Capitolo 20

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Entro in casa, vedo solo la luce della cucina accesa e sento qualcuno che versa qualcosa in un bicchiere, mi avvicino e vedo Charles di spalle, vado dietro di lui, gli metto le mani davanti gli occhi e gli dico "chi sono?" mette le sue mani sulle mie e mi dice "sorellina" si gira e ci abbracciamo, poi ci sediamo al tavolo, inizia a bere il suo tè freddo alla pesca e mi chiede "vuoi un bicchiere?" prendo il suo e bevo un po', glielo ridò e gli dico "sto bene grazie" ride a bassa voce, riempie di nuovo il bicchiere e gli chiedo "Arthur dorme?" annuisce e dice "Virginia è tornata a casa un'oretta fa" annuisco e sospiro, mi dice "avanti parla" "è che vorrei tornare ad avere il rapporto di prima con colei che considero mia sorella, non sono arrabbiata con loro, anzi sono felice che stanno insieme perché entrambi sono in buone mani, ma vorrei sapere perché non me l'hanno detto. Tu lo sapevi?" e mi dice "no l'ho scoperto anch'io quella sera, anche se prima ho notato qualche comportamento strano da parte di entrambi però non avevo dato molta importanza" annuisco e gli dico "si anch'io come te" poi mi chiede da curioso qual è "com'è andata questa sera con Lando?" "ma niente di che, tranquillo non ci siamo baciati" e sospira sollevato mentre gli tiro una botta scherzosa sulla spalla facendolo ridere e continuo "siamo andati al ristorante e poi abbiamo preso un gelato. Ah e mi ha fatto guidare la sua macchina e al contrario tuo non si lamenta" ridacchia e mi dice "lo sai che forse sotto sotto ma molto sotto mi fido di te e so che guidi bene, altrimenti non ti lascerei la mia auto, apparte me la guidi solo tu" gli sorrido felice e cala un silenzio piacevole, mentre lui finisce di sorseggiare il suo tè appoggio la testa sulla sua spalla un po' addormentata, posa il bicchiere sul tavolo e mi dice "andiamo a dormire" annuisco e lava velocemente il bicchiere mentre io vado in bagno per mettermi il pigiama, lui invece era già pronto si era messo solo un pantalone della tuta e rimaneva a petto nudo.

Quando esco vado prima nella camera di Arthur, gli do un bacio in fronte e si muove dicendo a bassa voce "sorellina" gli sorrido e mi siedo sul bordo del letto mentre lui si appoggia alla tastiera del letto e mi dice abbassando la testa con un'espressione da cucciolo "sei ancora arrabbiata con me e Virginia?" gli sorrido, metto due dita sotto il suo mento e gli dico "non sono arrabbiata con voi, anzi sono contenta che state insieme, solo non capisco perché non me l'avete detto prima" e mi dice "è che avevamo paura della tua reazione e avevamo pensato che era meglio nascondere tutto, ma abbiamo sbagliato era meglio dire tutto dall'inizio" gli sorrido e gli dico "si era meglio però ora tranquillo è tutto apposto, devo solo chiarire con Virginia, ma credo che lo faremo presto. Buona notte fratellino" gli do un bacio in fronte e lui mi abbraccia forte, rimaniamo così per qualche minuto e mi dice "mi sei mancata sorellina" sorrido e ci stacchiamo, mi alzo e gli dico "buona notte" si sdraia e mi dice "notte" esco e gli chiudo la porta.

Apro quella di Charles e vedo che è ancora sveglio, mi fa segno di avvicinarmi e mi siedo sul bordo del letto, gli chiedo "tutto bene? Strano che non ti sei addormentato subito" mi sorride accarezzandomi una guancia e mi dice "no sto bene è che spero solo bene per domani" lo guardo confusa e gli dico "cosa c'è domani" abbassa lo sguardo e mi dice "ecco ancora non te l'ho detto, ma ecco... domani per pranzo siamo noi tre come al solito" annuisco e continua "Virginia" annuisco "e... ecco... viene-viene anche... viene anche Alexandra" dice rapidamente, lo guardo con gli occhi sbarrati e gli dico "lei viene qui a pranzo?! Stai scherzando?!" non risponde quindi capisco che parla davvero, mi passo le mani sul viso sospirando e gli dico cercando di stare calma "perfavore almeno dille di non fare come l'altra volta" e un po' innervosita continuo "ti pare che neanche ci conosciamo e mi viene a dire che sono stupida e non valgo niente, così come Lando. Ma ti pare?! Neanche ci conosciamo poi si crede chissà chi e mi guarda come se potessi provarci con te e ti vuole solo per se. È ovvio che io ti starò sempre accanto, sono tua sorella e ti sosterrò sempre" mi sorride e mi dice "provo a parlarle spero che domani non ti dica più niente, anche perché abbiamo già visto cosa sai fare basta vedere con quella cameriera alla festa ieri sera" ridacchio e poi continua "poi lo so che tu ci sarai sempre per me così come io ci sarò sempre per te" ci abbracciamo e poi mi solleva facendomi passare su di lui per poi farmi straiare sul letto accanto a lui e mi dice "dormi qui stasera" annuisco e mi addormento subito.

Ad un certo punto nella notte sento un tuono molto forte e mi sveglio di scatto mettendomi a sedere sul letto, anche Charles si sveglia e mi dice "ma che ora è" guardo l'orologio e gli dico "le 3 di notte" c'è un altro tuono ancora più forte e sobbalzo, all'improvviso la porta della stanza si spalanca ed entra Arthur che dice agitato "Charles sai che Aurora ha paura dei tuoni, volevo andare da lei ma non..." si accorge di me, tira un sospiro di sollievo e dice "sei qui, per fortuna" gli sorrido e batto una mano sul letto dicendogli "vieni anche tu qui" prende la rincorsa e si butta sul letto facendo sollevare me e Charles e il letto fa un tonfo, poi Charles dice con voce assonnata "ma che cazzo state facendo, non mi distruggete il letto di nuovo come quando avevamo 10 anni perfavore ragazzi, state pure qui ma lasciatemi dormire" io e Arthur ridacchiamo e ci sdraiamo per poi addormentarci.

Il giorno dopo, quando ci svegliamo vedo che siamo tutti e tre attaccati e sdraiati sullo stesso fianco, io tengo un braccio intorno al fianco di Arthur, mentre Charles lo tiene intorno al mio, mi alzo cercando di non svegliarli, mi cambio, metto un pantaloncino di jeans nero e un top bianco con i tacchi neri ed esco cercando di non fare rumore con le scarpe, prendo la mia Ferrari e vado al bar, prendo tre croissants, uno al cioccolato per me e due alla marmellata per gli altri due, torno a casa, entro di nuovo nella stanza e dormono ancora, che dormiglioni. Mi tolgo i tacchi e rimango a piedi scalzi, vado in cucina e faccio tre caffè, li metto in un vassoio con i croissants e vado in camera, lo appoggio in fondo al letto e mi avvicino a Charles e Arthur, gli faccio i grattini sulla testa e si svegliano sorridenti, si poggiano alla testata del letto sbadigliando e mi dicono "buongiorno sorellina", gli sorrido e prendo il vassoio mettendolo davanti a noi, all'improvviso si svegliano e sorridono al vassoio dicendo "grande hai preso i croissants" prendono i loro e anch'io prendo il mio, poi beviamo il caffè e Charles dice "mamma mia che buona la colazione così, magari si potesse fare tutti i giorni" e gli dico "se ti sente Andrea" io e Arthur ridiamo mentre Charles fa un'espressione un po' disperata. Poi porto il vassoio in cucina mentre loro vanno a cambiarsi, mi siedo sul divano e guardo un po' di TV, ma come sempre non c'è niente, dopo un po' suona il campanello e dico "vado io", apro e mi trovo davanti Virginia, lei mi guarda dispiaciuta, io invece non so come descrivere come mi sento: felice e allo stesso tempo in cerca di una sua parola, una spiegazione. Le faccio segno di entrare e ci sediamo sul divano, poi mi dice "ti posso spiegare" annuisco e mi dice "scusa se non te l'abbiamo detto, lo so che tra me e te non ci sono mai stati segreti, è che avevamo paura della tua reazione, ma è stato peggio che ci hai scoperto tu da sola e in quel modo, abbiamo sbagliato, ho sbagliato a non dirtelo... sei tanto arrabbiata" le sorrido e le dico "non sono arrabbiata, soprattutto con te non riesco, l'unica cosa che mi ha dato fastidio è che non me l'abbiate detto, ma non importa ormai, poi sono contenta che state insieme" ci sorridiamo e poi non trattenendomi più, l'abbraccio, anche lei ricambia subito e le dico "le sorelle sono tornate" e ci mettiamo a ridere, quando ci stacchiamo vediamo arrivare verso di noi i miei due fratelli, si siedono con noi mettendosi ai lati e noi rimaniamo in centro e Charles dice "fatto pace? Tutto come prima", con Virginia ci guardiamo e poi diciamo in coro sorridendo "si", guardo Arthur e Virginia in effetti stanno bene insieme, si vogliono baciare, si vede, ma mi guardano non sapendo cosa fare e dico "bacio, bacio" si aggiunge anche Charles e battendo le mani a tempo diciamo "bacio, bacio, bacio", i due si avvicinano sempre di più fino a baciarci, stanno anche approfondendo il bacio, ma Charles dice "ok ok basta fratellino, non dovete farlo qui, contieniti", si staccano e vediamo Arthur tutto rosso faccia per l'imbarazzo e noi tre scoppiamo a ridere mentre il più piccolo ci guarda male. Dopo poco Virginia dice "Aurora, Charles vi devo, anzi dobbiamo, dirvi una cosa", intanto mi siedo in braccio a Charles e le faccio segno di continuare "perfavore state calmi non fatevi prendere un infarto" ci guardiamo un po' sconvolti non capendo e continua "io e Arthur, come dire... abbiamo una figlia", sbarriamo gli occhi e diciamo "figlia?!" annuiscono e Arthur dice "ma non è proprio nostra nostra, ora vi spieghiamo" e lei dice "una mia amica, aveva una figlia, ma un giorno mentre erano in macchina hanno fatto un incidente, sia la madre che il padre sono morti, si è salvata solo la bambina, e siccome non aveva parenti, per non mandarla in un orfanotrofio abbiamo deciso di adottarla" io e Charles siamo sempre più stupiti e dico a bassa voce "oddio... non ci credo" mi riprendo e dico "avete fatto un bellissimo gesto... ma perché non l'avete detto prima" e Charles, che si è appena ripreso, risponde al posto loro dicendo "lo stesso motivo per cui non hanno detto della loro relazione giusto" annuiscono e poi annuisco anch'io arrivandoci poco dopo e da bravo bastardo dice "buongiorno sorellina" gli do uno scapellotto dietro la testa e gli altri due si mettono a ridere mentre lui fa una smorfia di dolore, poi dico con gli occhi sognanti "allora quando mi fate conoscere la mia nipotina? Come si chiama, quanti anni ha? Oddio non vedevo l'ora di essere zia" ridiamo tutti e poi Virginia dice "presto la conoscerete tranquilli".

🧡 Così guido il mio cuore 🧡~ Lando Norris Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora