♥️Welcome to Las Vegas♥️

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Diana
-"Avanti Diana, monta in macchina!» urla Mark, di fianco alla sua limousine nera, parcheggiata nel posteggio dell'aereoporto di Las Vegas

-"Arrivo!» esclamo.

Sono entusiasta; sono passati due mesi da quando sono stata dimessa dall'ospedale di Kyzyl e sono stati davvero bellissimi. Mi sono sentita una ragazza normale, che conduce una vita ricca e piacevole.

Credo che emozioni simili non si provino spesso nella vita.

Mark mi ha portato a Mosca, dove oltre a farmi fare un giro turistico, mi ha sistemato in un hotel di lusso.

Non avrei mai immaginato che la capitale della Russia fosse così bella: finalmente ho visto tutto ciò che ho sempre studiato nei libri.

Sono stata ore nella spa, mi hanno fatto trattamenti e massaggi di ogni genere, mi è stato regalato un cellulare. È stato come rinascere, una sensazione meravigliosa.

Forse alla fine riuscirò a dimenticare Kyzyl, tutti gli orrori che ho vissuto in quel luogo e i ricordi traumatici che mi porto dietro.

Dopo l'arrivo del mio passaporto, io e Mark siamo volati fino a Las Vegas, in prima classe.
Ho visto il cielo, la cosa più bella su cui avessi mai posato lo sguardo. Era azzurro, con delle nuvole bianche somiglianti alla panna montata,  che ho visto solo una volta, senza mai assaggiarla.
Mark è ricco per davvero, a dirigere i Death Flowers.

Sono molto entusiasta, voglio scoprire tutto sul mio nuovo lavoro, anche se sarà una cosa tremenda quella che dovrò fare.

Uccidere. Solo il verbo mi fa rizzare i peli sulle braccia e mi provoca una forte sensazione di angoscia.

Sprofondo nei miei pensieri negativi: dovrò uccidere delle persone, probabilmente innocenti, per soldi. La mia coscienza sarà sempre più sporca, lo sarà la mia anima, il mio cuore, io.

Non sono mai stata una persona violenta, non voglio fare agli altri ciò che è stato fatto a me.
Non voglio essere la causa del male di nessuno.
Scaccio quei pensieri dirigendomi verso la limousine.

Una volta dentro, rimango per l'ennesima volta stupita. L'abitacolo è enorme, potrebbe tranquillamente contenere sette/otto persone e c'è del cibo dentro degli scompartimenti e una televisione grandissima.

Una cosa del genere a Kyzyl non l'avrei vista nemmeno con il binocolo.
Mark sorride, vedendo la mia espressione.

-"Ora il mio autista ci porterà fino alla nostra base, a Las Vegas. Vedrai, ti piacerà tutto della città"-
Non ne dubito, infatti sorrido di ricambio, mentre mi appresto a guardare fuori dal finestrino dell'auto costosa.

Finalmente, dopo un po', arriviamo nella frenetica Las Vegas, che mi lascia senza fiato.
C'è un cartello di benvenuto all'ingresso nella città, che è uno spettacolo di vita e di luce.

Ci sono monumenti famosi che ho studiato a scuola, casinò, luci, vita che sprizza da ogni parte. La gente per strada cammina, ride, beve e fuma.
Non si droga.

C'è un clima di pura festa e divertimento, le luci dei casinò quasi mi accecano. Riesco a sentire la musica a tutto volume nei locali, vedo ragazze che attraversano la strada con addosso vestitini aderenti, splendenti e colorati.

È da sempre che sogno di poter avere dei vestiti colorati, a Kyzyl dovevo indossare sempre i soliti capi grigi e scolorati. Ogni giorno con gli stessi indumenti addosso.

Il cielo è pieno di stelle, che splendono come dei diamanti nel cielo blu scuro.

Mamma, so che sei lì, spero che tu veda dove sono adesso...

Death Flowers - Il mostro di Las VegasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora