♣️The Alibis ♣️

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Diana
«Eddai Diana, sbrigati, che fai ancora nel letto?» Billy irrompe nella mia stanza, con in viso un espressione scioccata.

«Ho sonno» piagnucolo, con il mio cuscino in faccia. È venerdì sera, abbiamo fatto un allenamento veramente estenuante, sono le nove di sera, fa freddo, vorrei dormire e sono già in pigiama sotto le coperte. Cosa c'è che non va?

«Non fare la bambina, alzati, Mark ci porta fuori!»
«COSA?» balzo sul letto come un gatto, incurante del fatto che potrei rompere le doghe, saltandoci sopra in quel modo.

Mark non ci porta mai fuori, dev'essere un occasione davvero speciale!
«Hai capito bene, porta noi Death fuori, quindi vestiti!» dice, correndo verso la cabina armadio.

«Ma dove andiamo?» chiedo, curiosa, mentre scendo dal letto e raggiungo Billy.
«Al Wyn Las Vegas Casinò!» esclama lei, su di giri.

«COSA?- urlo per la seconda volta- perché mai ci porta nel casinò più prestigioso della città?»
Mark che ci porta al Wyn? Strano, e tanto. Ci protegge sempre, non ci porta mai in posti così caotici e affollati.

«Sì, sbrigati!» mi incita lei, mentre traffica tra i miei vestiti e inizia a lanciarli ovunque.
«Billy non ho niente da mettermi!» mi metto le mani nei capelli. Non mi sono mai comprata vestiti per le occasioni eleganti, forse avrei dovuto seguire i consigli di Mark.

«Qualcosa lo troviamo, tu vatti a sistemare, che sembri una barbona!»
«Ti voglio bene anche io, Billy» dico ironicamente.

Mi specchio e vedo che i miei capelli sono ridotta ad una matassa annodata, ho le occhiaie e indosso un pigiama rosa confetto.

Sempre al top direi.

Mi butto sotto la doccia, lascio che l'acqua calda scorra sul mio corpo magro e che mi scaldi.
Ho sempre amato l'acqua calda: a Kyzyl non l'ho mai avuta, dovevo lavarmi con quella fredda anche nei mesi invernali.

Detesto tutto ciò che riguarda il mio passato, mi fa sentire triste e impotente, come quando mia madre subiva le violenze di mio padre e io non potevo fare nulla per impedirlo.

La sensazione peggiore che abbia mai provato.
Mi passo il bagnoschiuma sulla parte superiore della schiena e sulle spalle, sentendo delle piccole e lunghe sporgenze sparse ovunque. Cicatrici.

Mi ricordano costantemente di ciò che ho passato, non andranno mai via, d'altronde come i ricordi.
Resteranno, indelebili come l'inchiostro del mio tatuaggio.

Per sempre.

«Diana, ma che stai facendo lì sotto? Sbrigati!» sento Billy sbraitare dall'altra stanza.
Lascio perdere le cicatrici, esco dalla doccia e, ancora in accappatoio, corro in camera per raggiungere la mia amica.

Billy mi viene incontro frettolosamente, quasi correndo, con addosso il suo vestito verde petrolio che le fascia le curve con delicatezza.
Non è molto alta, ma quell'abito slancia alla perfezione la sua figura esile.

«Mettiti questo!» dice, porgendomi un vestito simile al suo, nero.

È molto aderente, con uno scollo abbastanza profondo sul seno.
Ha delle spalline sottilissime, che lascerebbero intravedere tutta la parte della schiena dove ho le cicatrici.

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⏰ Last updated: Dec 11, 2023 ⏰

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Death Flowers - Il mostro di Las VegasWhere stories live. Discover now