7.

48 7 50
                                    

Dato che allenarsi rientrava nelle passioni di Taehyun, quella mattina aveva deciso di sfruttare al massimo la piccola palestra che aveva in casa, allenando specialmente le braccia.

Era solito ignorare la stanchezza fisica, eppure si era costretto a fermarsi per bere un po' d'acqua. Ne aveva anche approfittato per dare un'occhiata al gruppo che aveva coi suoi due unici amici, sorridendo ai loro messaggi privi di senso logico.

In quel momento, con la sua solita aria seria, il signor Kang aveva fatto un'entrata trionfale con tanto di asciugamano sulle spalle "ti va di allenarci insieme? Dovrei essere ancora in grado di stare al passo"

"Va bene, ma non stancarti troppo o mi sentirò in colpa" quella proposta insolita gli aveva fatto ritrovare l'energia perduta "da cosa vorresti cominciare?"

"Che ne diresti di farmi da personal trainer?" sembrava pronto ad una lunga e difficile sessione di ginnastica.

"Comincia col fare un po' di addominali, una serie da venti non dovrebbe essere troppo stancante. Poi ti lascio riposare un po' per riprenderti dalla fatica" si era assicurato di farlo sistemare correttamente, contando lui stesso.

Il suo vecchio, nonostante ci avesse messo tutto l'impegno del mondo, ne aveva fatti soltanto dieci "santo cielo, mi sta venendo da vomitare"

"Fatti da parte e lascia il posto a chi sa tenersi in forma" gli aveva dato una pacca sulla spalla, ridendo piano. Poi era tornato ad essere serio "senti papà, ho una richiesta da farti"

La disponibilità dell'uomo era stata resa evidente dal suo sguardo attento "sputa il rospo, lo sai che se ne ho la possibilità non ti dico mai di no"

Il grigio era solito farsi piccolo quando si sentiva in imbarazzo, eppure quella volta era stato diverso: sembrava determinato "vorrei aiutare un mio amico"

Già dal tono utilizzato da suo figlio si era reso conto dell'importanza della situazione "continua, in cosa posso essergli utile?"

"Ha una situazione familiare molto complicata e non gli permettono di godersi la passione che ha per la musica" il ricordo del rumore della chitarra andata in pezzi gli faceva male al cuore "vorrei aiutarlo, ma non so cosa fare perché sono impotente"

"Da come ne parli, anche se non sei sceso nei dettagli, mi pare di capire che non se la stia passando molto bene" si era portato indietro i capelli ingrigiti dal passare del tempo "immagino sarebbe inutile comprargli qualcosa di inerente alla sua passione"

"Purtroppo è così, se fosse stata solo una questione di soldi non avrei avuto alcun problema grazie a tutti i miei risparmi"

Il signor Kang aveva incrociato le braccia al petto "hai presente la stanza accanto al garage che dobbiamo modernizzare? Potremmo dargli la chiave e lasciargliela usare per i suoi strumenti e tutto il resto"

"Ti starebbe bene? Davvero?"

"Ho commesso molti errori con te e penso che aiutarti a risolvere questo tipo di problemi potrebbe essere un buon modo per scusarmi col mio bambino. Anche tua madre verrà a parlarti, ma intanto ci penso io: non importa se non ti piacciono le cose che ti abbiamo proposto e non abbiamo nemmeno fretta di avere una nuora. Devi fare le tue scelte seguendo i tuoi tempi"

Quel discorso toccante sarebbe stato perfetto se non ci fosse stata la menzione di una donna nella sua vita, ma per Taehyun quello era stato un traguardo enorme e non se l'era sentita di parlare del suo orientamento sessuale. Non era il momento giusto.

"Ti ringrazio papà, Beom sarà felicissimo" non sorrideva molto, ma quando lo faceva gli si illuminava il viso.

"Figurati figliolo, la tua felicità è la mia" se n'era andato dopo avergli fatto una carezza sulla testa, intenzionato a portare a termine la sua proposta il prima possibile.

Chasing That FeelingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora