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Nel momento in cui era cessato il movimento che gli aveva procurato più piacere di quanto avrebbe mai creduto possibile, Taehyun si era affrettato a recuperare la sua compostezza e a riabbottonare i jeans.

Voleva stare lontano da colui che aveva ancora gli occhi puntati nella sua direzione, ma quello era soltanto a causa della sua paura di incontrare uno sguardo disgustato.

Beomgyu, essendosi reso conto del suo disagio, si era schiarito leggermente la gola "ti senti un po' meglio adesso? Fisicamente, intendo"

"No, se possibile sto ancora peggio" aveva stretto i pugni con una forza tale da far gonfiare le vene sulle sue mani "non avresti dovuto farmi quella cosa"

"Avresti potuto dirmi di no e mi sarei fermato subito, ma oltre ad ansimare senza controllo ti sei persino messo a fare le fusa come un gatto" il suo tono di voce era estremamente calmo, segno che non lo stesse accusando di nulla "che ti costa dire che ti è piaciuto e che ti ha fatto stare bene?"

"Siamo entrambi maschi, ci tengo a ricordartelo" era ancora rosso per la vergogna di essersi lasciato andare "è profondamente sbagliato"

Il castano aveva evitato di fare un passo verso di lui, colpito dalle sue parole come se fossero state frecce infuocate "mi sembrava di aver capito che tu non sia omofobo"

"Infatti non lo sono, ma non faccio nemmeno parte di quel mondo" si era finalmente voltato a guardarlo, non riuscendo a trattenere le lacrime che si stavano formando nei suoi occhi "non ci credo che la prima persona che mi abbia mai toccato sia un ragazzo"

"Tae, sono veramente a tanto così dal sentirmi offeso"

"Non è questa la mia intenzione, sto solo esprimendo quello che provo senza mettere dei filtri in mezzo. Sei stato tu a dirmi che tra amici è molto importante essere sinceri, perciò eccoti servito"

"Quindi a preoccuparti non è il tuo problema con la masturbazione, ma il tuo orientamento sessuale? Fai sul serio?"

Taehyun sembrava arrabbiato, eppure non ne aveva motivo "quello che hai fatto poco fa mi ha aiutato a chiarirmi le idee e no, non credo proprio di essere omosessuale"

Il maggiore aveva annuito lentamente "non c'è bisogno di darti per forza un'etichetta, non sei un tipo di formaggio. Puoi amare chi vuoi senza confini"

"Io non sono come te"

"Quindi la tua richiesta di baciarti era una finzione per ravvivare il momento di tensione che c'è stato tra noi?" Beomgyu si era spento proprio come quando parlava con suo padre "hai piagnucolato per prendermi in giro?"

Il grigio non era a conoscenza del fatto che quelle domande non necessitassero di alcuna risposta perché, era ovvio, il suo amico sapeva la verità. Tuttavia aveva deciso di fare un passo indietro "i tuoi capelli un po' lunghi mi hanno fatto immaginare di essere con una donna, è per questo che mi sarebbe piaciuto fare qualcosa di più. È stata colpa del mio stato confusionale"

Tutta l'eccitazione che il più alto aveva provato si era dissolta come fumo nel vento "puoi provare a prendere in giro me, ma dentro di te sai benissimo quanto ti sia piaciuto farti toccare da un altro uomo. Smettila di mentire a te stesso e vedrai che la tua vita migliorerà"

"Sono a posto così, ti ringrazio per la preoccupazione"

Beomgyu era stato sul punto di andarsene, ma poi si era voltato per raggiungerlo in fretta e spingerlo sull'unico divano che c'era nella stanza. Voleva toccarlo e baciarlo fino a lasciarlo senza fiato, ma si stava limitando a tenerlo fermo sotto al suo peso "credo fermamente nel consenso, che sia fisico o a parole non ha importanza, perciò se dovessi notare qualcosa di negativo da parte tua mi toglierò subito"

Chasing That FeelingWhere stories live. Discover now