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"Il caricatore l'ho preso, lo spazzolino da denti anche. Perché sento che manca qualcosa?" Yeonjun era rimasto impalato a fissare la sua valigia aperta, non capendo quale fosse il problema.

Suo fratello era corso in suo soccorso, buttando una pioggia di preservativi all'interno "adesso sì che sei pronto per partire"

Il maggiore non aveva realizzato subito la situazione, ma quando lo fece non ebbe esitazione nel dare un ceffone sulla testa del suo fratellino "ti sembra uno scherzo divertente?"

"Perché ti arrabbi? Non ho detto che li userai con Soobin"

"Non era un modo per dirmi che succederà qualcosa tra noi?"

"No, ne ho portati anch'io per sicurezza. Quando si va in vacanza si ha un leggero cambio di personalità e la mia voglia irrefrenabile potrebbe tornare" aveva sorriso maliziosamente "il fatto che tu abbia pensato proprio a lui ti rende un bugiardo"

"Cosa c'entra l'aver capito male col dire le bugie?"

"Lui non mi interessa, è solo un buon amico!" l'aveva imitato in modo impeccabile, con tanto di sguardo afflitto rivolto al cielo "mi dispiace ferire i suoi sentimenti, ma non posso proprio innamorarmi di una persona come lui"

Il signor Choi, fermo sulla soglia, li stava guardando confuso "di chi state parlando? Ci sono delle novità e non mi avete detto nulla?" sembrava offeso.

Yeonjun si era affrettato da lui per fingere di ridere "papà, lo sai che a questo cretino piace scherzare. Avrebbe dovuto fare teatro da quanto è bravo"

Colui che era stato menzionato si era portato due dita al mento "papino adorato, il tuo bambino non vuole ammettere a se stesso che gli piace Soobin"

"È quel ragazzo alto dell'altro giorno, vero? Mi sta simpatico e si vede che è una brava persona, io approvo quindi accalappialo"

"Perché stiamo parlando della mia vita amorosa? Guarda che tu, maledetto spione, hai molte più probabilità di me di far sbocciare l'amore"

"Vero, però io lo ammetto senza problemi di avere una cotta per qualcuno. Deficiente"

Il padre aveva scompigliato i capelli di entrambi "pensate soltanto a divertirvi, senza fare programmi che potrebbero non realizzarsi"

Anche la signora Choi si era unita al quadro familiare, dando quattro pranzi al sacco ai suoi bambini "così siete a posto, avete già preso i soldi che vi abbiamo dato?"

Beomgyu era stato il primo ad annuire, mostrando un'immensa gratitudine "ci state dando troppo però, sono solo cinque giorni"

"È meglio che avanzino al non averne abbastanza, noi ragioniamo così" l'uomo, non contento delle somme generose che aveva dato loro, aggiunse altre banconote "questi teneteli per farci dei pensierini, se vi capita di visitare qualche negozio tipico del posto"

"Adesso ho capito, stavo dimenticando le cuffie!" il rosso era corso a prenderle, indossando il suo immancabile berretto prima di poggiarsele al collo "sono pronto"

"Molto bene perché Tae e Bin vi stanno aspettando in salotto" la donna era tornata di là per fare compagnia ai suoi adorati ospiti, i quali erano entrambi emozionati di andare in vacanza.

I suoi figli si erano messi a correre con la stessa grazia di due elefanti, trascinando le loro valigie con noncuranza e rischiando di rompere qualsiasi cosa.

"Vi conviene sbrigarvi a sparire perché sto per controllare se i rumori che ho sentito fossero quelli della rottura dei miei amati soprammobili"

Nel sentire quelle parole minacciose tutti i giovani si erano dileguati in fretta, prendendo il taxi come concordato e restando in silenzio per l'intero tragitto.

Chasing That FeelingWhere stories live. Discover now