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Yon, essendo solita svegliarsi di soprassalto ogni mattina, si era spaventata quando le sue palpebre si erano mosse lentamente, portandola a sedersi con uno scatto ansioso.

Le era bastato guardarsi intorno per riportare a galla ogni singolo istante del giorno prima e, se si escludeva l'enorme dose di imbarazzo che ne scaturì, la sua gioia era arrivata alle stelle.

Il letto non stava ospitando nessuno a parte lei e ciò l'aveva convinta ad alzarsi ed indossare il pigiama che le stava grande "sono le undici, ho dormito come un sasso"

Adorava l'appartamento del suo attore preferito, il quale era fornito di mobili moderni ma che presentavano vari colori a seconda della stanza. Riflettevano alla perfezione la personalità di chi ci viveva.

Il proprietario si trovava in salotto e, con un copione tra le dita, era totalmente immerso in quella che sembrava essere una scena drammatica "così non va, ci sto mettendo troppa poca emozione"

"Non pensi di essere un po' troppo duro con te stesso? Ti sei immerso a tal punto da avere persino gli occhi lucidi" era appoggiata al muro e non ci aveva pensato due volte a rivolgergli un sorriso raggiante.

"Vorrei dare il massimo per non deludere le persone che mi seguono, mi sembra il minimo che possa fare" il modo in cui era corso da lei per baciarla a stampo l'aveva reso adorabile "buongiorno, hai dormito bene?"

"È stata la dormita migliore della mia vita, te lo posso assicurare" si era lasciata avvolgere da quelle braccia ormai familiari, chiudendo gli occhi per godersi il momento "e tu?"

Hueningkai stava sorridendo come un bambino felice "è lo stesso per me. Ne avevamo entrambi bisogno"

Lo sguardo della castana, dopo aver guardato in direzione del proprio telefono, si era trasformato da calmo a terrorizzato "cavolo, mi sono dimenticata di controllare gli impegni di oggi"

L'attore l'aveva lasciata andare e la stava guardando preoccupato "ho pensato avessi il giorno di riposo, considerata l'ora che abbiamo fatto a parlare"

"Dovevo fare le pulizie in un negozio di animali e poi andare a pulire una mensa scolastica. Ormai è troppo tardi anche per la seconda cosa" si stava mordicchiando un'unghia.

"Come funzionano questi lavori? Ti pagano la giornata o hai uno stipendio fisso?"

"Sarebbe bello avere il lusso di un normale stipendio, non mi preoccuperei inutilmente ogni giorno" aveva messo via il telefono, cercando di scacciare la preoccupazione dal suo viso "ormai il danno è fatto e non serve farne un dramma"

"Non vorrei sembrare invadente con quello che sto per dirti, ma quanti soldi avrebbero dovuto darti oggi?"

"All'incirca ottantamila won" dirlo le aveva fatto mettere il broncio "sono un vero disastro perché è una bella cifra"

Il biondo si era diretto verso il suo portafogli, aprendolo senza esitare "è stata anche colpa mia se te ne sei dimenticata.. Permettimi di rimediare"

"Metti via quel coso o mi offendo"

"E io me la prendo se non accetti la cifra che ti spetta"

Si stavano guardando in cagnesco, mostrando apertamente la loro determinazione e mettendosi d'accordo sul basare tutto sulla fortuna, infatti avevano scelto di giocare a pari e dispari.

La vittoria era stata del maggiore, il quale aveva sorriso trionfante durante la consegna delle banconote "signorina, il vostro compenso"

"Mi sta venendo voglia di prenderti a calci dove non batte il sole"

Chasing That FeelingWhere stories live. Discover now