YOU'RE ON YOUR OWN KID

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ALICE

So make the friendship bracelets
Take the moment and taste it
You've got no reason to be afraid
-taylor swift

<< Alice maledizione alzati sono le 7 farai tardi!!>>

Sento urlare mio padre mentre sale le scale diretto verso la mia camera

<<Ali- mi spieghi dove cavolo sei?>>
Dice spalancando la porta della mia camera non trovandomi nel letto.

Sputo il dentifricio e mi asciugo la bocca velocemente
<< Lo so papà un attimo mi stavo lavando dammi il tempo di mettermi le scarpe e scendo. Tu intanto va a riscaldare la macchina>>

Sbuffo irritata.

Ho finalmente finito il liceo, 5 anni infernali e se non fosse stato per le mie quattro fantastiche amiche mi sarei sicuramente uccisa per la noia e la disperazione.

Ho passato la mia ultima estate qui a Burlington dove sono nata e cresciuta e ho lavorato costantemente in un bar vicino casa.

Dei soldi in più non fanno mai male soprattutto se voglio sopravvivere in un altra città a mezz'ora da casa. Ovviamente non vivrò da sola infatti io e le mie quattro amiche Claudienne, Dalia, Sarah e julet vivremo insieme in uno degli alloggi del campus.

Probabilmente dovrò munirmi di pali santi e tanta pazienza perché sono tutte matte quelle ragazze, certo io non sono tanto meglio ma loro non conoscono limiti ma è proprio grazie a loro se adesso non sono chiusa in un reparto psichiatrico.

<< Allora tesoro - dice papà interrompendo i miei pensieri - come ti senti? sei agitata per il tuo primo giorno di università?>>

si ero parecchio agitata ma ero abbastanza brava a nasconderlo

<< No non tanto. Sono solo molto curiosa di sapere com'è la vita di uno studente universitario e di vedere dove vivrò per i miei prossimi quattro anni>>

apparte la piccola bugia sul fatto di non essere agitata il resto è tutto vero. Non vedo l'ora di essere del tutto indipendente, di avere un tetto dove vivere da condividere con le mie amiche e godermi a pieno questi anni.

Non sono una molto positiva ma sento che saranno quattro anni memorabili.

<< Ti invidio sai? Vorrei tanto tornare a quegli anni. Per favore alice vivili a pieno, studia per soddisfare te stessa e divertiti tanto, ci saranno sicuramente molte feste non ti dico di non andarci solo di regolarti, stai attenta e non superare mai i tuoi limiti coloro che conosci solo tu. Fai nuove esperienze perché questi anni non tornano più indietro. Innamorati ma non lasciare che ciò condizioni i tuo rendimenti scolastico e appena puoi torna qui a casa da me che già mi manchi>>

Amo mio padre, è un uomo fantastico non mi ha mai fatto mancare niente nonostante tutto quello che abbiamo passato. Sicuramente l'amore da parte sua non è mai mancato.

<< Papà grazie ti voglio tanto bene e tranquillo non penso mi lascerò distrarre dai ragazzi lo sai che.. ecco sai che voglio concentrarmi su me stessa e sulla scuola loro sono una distrazione inutile non mi serve nessun ragazzo. Ho già te e le mie amiche che mi date amore e affetto non ho bisogni di altro.
Riguardo il resto si papà ho intenzione di fare esperienze e godermi ogni secondo di questi anni e anche se non amo molto le feste sono sicura che le ragazze mi forzeranno ad andarci>>

Rido per l'ultima frase, quelle ragazze sono sempre riuscire a convincermi a partecipare a quasi tutte le feste che sono state organizzate in questi anni a Burlington.

<<Bene siamo arrivati a destinazione>>

Dice papà mentre parcheggia.

Scendo dalla macchina e rimango stupefatta a fissare la struttura che avevo davanti.

L'Università di Boston è enorme e a dir poco bellissima ma a risvegliarmi dal mio stato di shock fu lo squillo del mio cellulare, lo tiro fuori e sul display leggo "Claudì💞".

tra le quattro Claudienne è stata la prima che ho conosciuto.
In secondo superiore, lei era amica del ragazzo con cui stavo e insieme a lei ho scoperto di non avere solo un paio di corna ma ben dieci, quello stronzo si era divertito per tutta l'estate, mentre io lavoravo per aiutare economicamente mio padre e per mettermi dei soldi da parte per l'Università lui, era in vacanza in Grecia a ficcarlo ovunque ci fosse un buco.

Sono stata malissimo e Claudienne mi è stata molto vicino, grazie a lei l'ho superato più velocemente e abbiamo legato tantissimo cosi tanto che ora ci è difficile scollarci l'una dall'altra.

<< Ma buongiorno pasticcino alla crema dove passi sei già arrivata?>>

sorrido per il nomignolo improvvisato, io e Claudienne ci prendiamo costantemente per il culo dandoci strani nomignoli come questo

<< Buongiorno anche a te mio bombolone al pistacchio. Si sono arrivata e sono rimasta abbastanza destabilizzata dalla grandezza dell'università insomma si l'ho già vista ma ora che ho la consapevolezza di doverci entrare ogni giorno per i prossimi quattro anni mi fa davvero strano>>

ed è cosi infatti, mi è anche venuta molta più ansia di prima perché ho paura di perdermi insomma non sto esagerando è enorme questo posto e io non ho un ottimo senso dell'orientamento

<< Cazzo si è enorme questo posto sono sicura che faremo cosi tante figure di merda che perderemo il conto. A ti ho vista girati verso destra>>

mi giro e la vedo correre verso di me cosi allargo le braccia per accoglierla in un abbraccio forte e caloroso

<< oddio che bello!! sono cosi entusiasta non vedo l'ora. wuela buongiorno anche a te signor. Wright>>

Claudienne saluta mio padre sempre con il cognome nonostante lo conoscesse da anni solo per fargli un dispetto.

<< Insomma Claudienne quante volte te lo devo dire di chiamarmi Josh?>>

infatti cone previsto da entrambe si è innervosito e scoppiamo a ridere

<<Dai Josh scherzo lo sai>>

risponde Claudienne ridendo

<<Si si va bene ora fammi salutare mia figlia e vi lascio libere di esplorare il vostro appartamento >>

risponde papà con il suo solito tono pacato

<<Papà perché non vieni con noi cosi mi aiuti a portare le valigie>>
cosi fece. Ci aiutò con le valigie e una volta arrivate anche Delia, juliet e sarah se ne andò lasciandoci al nostro nuovo inizio.

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spazio autrice:

Non fate caso a me che sto rileggendo i vecchi capitoli per sistemarli e renderli più leggibili

ALICE SI LEGGE ELIS 🩶
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