Lei è mia

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John:
Ho ripensato a lei tutto il giorno invece. Nella mia testa la sua figura mentre non solo si lecca le dita. Penso a lei che ora sta lavorando dall'altra parte dell'ufficio e al suo sorriso cosi bello mentre lo fa.
Ogni tanto alza lo sguardo e ci guardiamo intensamente. Ho paura di quello che sento onestamente, ma è comunque un sentimento che non posso controllare.
So che Caiden mi tiene d'occhio e devo stare attento a ciò che faccio. I miei piani sono semplici e devo assolutamente rispettarli. Devo aspettare due mesi che il testamento sia definitivamente concluso cercando naturalmente di organizzarmi con il nuovo lavoro.
Per me non è affatto semplice prendere posto come capo nella grossa multinazionale. Infatti quando ho letto le volontà del nonno mi è preso un colpo. Lui vorrebbe proprio che io e i fratelli casas gestissimo questo posto come una famiglia. Sarebbe anche facile se, ci volessimo bene come fratelli. Chissà se nonno Archie era a conoscenza dei miei sentimenti verso sua nipote prima di esprimersi in quel modo.
Lui nella lettera ha scritto che avrei dovuto sempre proteggere brenda e che avrei avuto il compito di indicarle sempre la strada giusta.

" a che pensi "
La domanda fatta da Caiden interrompe i miei pensieri. È tutto il giorno che è cosi serio con me.
" ah nulla , sono solo un po' stanco" mento accennando un sorriso.
"Dopo la riunione vado via"
" stasera ho una festa al locale e non posso lasciare maya quasi da sola" aggiunge sedendosi accanto a me.
Io annuisco e continuando a pensare mi imbatto nella preoccupazione di non farcela.
"Cai secondo te ne sono capace" domando senza farmi troppi problemi. Conoscendolo mi direbbe se non ne fossi abbastanza in grado.
" sei il migliore amico, lo sai" dice sincero .
" il nonno ci ha visto lungo su di te "aggiunge per poi alzarsi e prendere un bicchiere d'acqua.
"Beh mi ha dato una bella responsabilità ed io ho paura di deluderlo"
Mi guarda come se stessi parlando arabo. Lui non può capire , io non ero suo nipote e ci sarà sempre in me la paura di fare la scelta sbagliata.
"Mio nonno si fidava ciecamente di te ed è per me lo stesso. Ascolta john tu sei mio fratello e non ti permetterò di affrontare questa cosa con insicurezza . Ci sarò sempre per te e insieme affronteremo tutto.
Pochi minuti dopo veniamo interrotti dall'avviso della nostra prima riunione da capo ufficiale .
"Pronto?" Domanda.
Ecco che mi ricordo perché Caiden è la mia famiglia.
Lui è l'unico che crede in me e nelle mie potenzialità. Lui è l'unico che mi vede per ciò che sono realmente.
Per questo devo stare lontano da brenda, cosi non perderò l'amore di mio fratello.

Tutti e tre entriamo in aula ed il mio cuore batte fortissimo. I presenti ci elogiano manco avessi salvato il mondo. Il signor rick addirittura si emoziona vedendo l'impegno e la complicità che sul lavoro ci accomuna.
Brenda con la sua autostima è riuscita alla perfezione a spiegare il suo nuovo progetto e di quello che si occuperà.
Caiden invece... beh lui è il migliore.
Avrà più responsabilità di tutti ma sono sicuro che riuscirà benissimo a gestire tutto.
Lui è nato per questo.
Questo è un nuovo inizio per me, questa volta sul serio.
In questi anni sono stato un po' ovunque e per vivere ho fatto veramente di tutto.
Sono arrivato lì dopo otto ore di viaggio che ho proseguito da solo.
Per i primi tre anni in Australia ho gestito l'officina di Michael un signore bravissimo che mi ha dato tutto.
Lavoro , casa e supporto.
Lui e sua moglie mi hanno accolto in casa con loro non facendomi mai sentire un ospite
Per me separarmi da tutto quello è stato così difficile.
Poi ho deciso che la mia strada sarebbe dovuta cambiare e che dovevo prendermi ciò che mi spettava.
Ho lavorato nei bar come cameriere, negli hotel e nelle panetterie .
Le ho provate tutte in questi anni, senza mai trovare pace.
Quando nonno Archie si è ammalato io sono tornato e gli ultimi due anni mi trovavo a nemmeno trenta minuti da qui.
Ero vicino a loro anche se lontano per tanti motivi.
Uno di questi era proprio brenda .
Per questo ora devo fare le cose bene, senza che soffra nessuno, perchè so bene che l'ho ferita molto andandomene.
Magari un giorno le spiegherò il motivo.
Le spiegherò che non me ne sono andata perché pentito di quello che avevo fatto, anzi.
Nel frattempo la riunione è finita e brenda è ritornata in ufficio per organizzare le ultime cose con il team.
La responsabilità che hanno è veramente importante e le fa onore alla sua età cercare di gestire al meglio gli affari.

"John io devo andare, tu vieni con me?" Domanda Caiden mentre rimette i vari fogli nei fascicoli di appartenenza.
Mi guardo intorno e siamo rimasti solo noi.
"Si amico vengo con te" rispondo rimettendomi la giacca del mio completo nero.
Oggi il tempo non è dei migliori e sembra proprio che sia arrivata la primavera.
Piove molto e il vento ha una temperatura più bassa.
Ci mettiamo in macchina ritornando a casa. Sento che caiden al telefono sta discutendo con Olivia e sembra proprio che lui sia incazzato nero.
Quella ragazza non mi piace e ho anche provato a parlargliene.
Il problema è Che caiden è testardo e non accetta mai consigli da altre persone, quindi non mi va di intromettermi ancora.
Mi ricordo che lui una volta era diverso, più gentile con le persone e più altruista. Da piccolo aveva una cotta per maya la migliore amica di brenda. Io pensavo sempre che nel momento in cui lui si sarebbe dichiarato a lei, io gli avrei parlato dell'amore che provavo per sua sorella.
Peró poi le cose sono cambiate, lui è cambiato.
Non ne ha mai più voluto parlare ed ha cambiato atteggiamento un po' con tutti.
Ho sempre sospettato in qualcosa, ma non ne abbiamo mai parlato.
In casa sento un profumo di vaniglia che i miei sensi collegando direttamente a lei.
È incredibile come brenda sia ormai fissa nella mia testa.
"Dov'è brenda?" Domando curioso a caiden.
Lui mi guarda vago dicendomi che non lo sa.
Divento automaticamente geloso e furioso per non sapere dove sia.
Con lei mi sembra un obbligo averla sotto mano e tenerla d'occhio.
Sento che li fuori gli uomini aspettino il momento giusto per saltarle addosso e divorarla.
Per questo pretendo che nessun uomo si avvicini a lei.
Per sette anni sono stato uno schifo pensando a lei con altri uomini, pensando che quello che fanno loro con lei l'ho fatto io per primo.
Quindi è mia.
Caiden entra in camera sua ancora arrabbiato della discussione con oliva.
Mezzo pomeriggio è passato e di brenda nemmeno l'ombra.
"Stasera c'è quella festa al locale, forse ci andrà per aiutare" penso mentre sono sul divano con lo sguardo puntato al cellulare.
Non voglio mandarle un messaggio, tantomeno chiamarla.
Non mi va che pensi che abbia un ossessione per lei.
Salgo al piano di sopra, nella sua stanza.
C'è il suo odore dappertutto.
Prendo una maglia dall'enorme poltrona bianca situata vicino il balcone.
La porto al naso attivando cosi uno dei miei sensi preferiti su di lei.
È come tornare indietro a quando sulla mia pelle sette anni fa, potevi sentire il suo profumo di cioccolato e vaniglia.
Per un attimo le sue mani sono ancora sul mio petto e la sua bocca è su ogni centimetro del mio corpo.
Mi eccito solo col suo odore e al pensiero di averla ancora qui vicino a me.
Decido di prendere la maglia e portarla nella mia stanza.
La stanza di quando ero bambino.
Mi fu data dal nonno per quando decidevo di restare li a dormire.
Quanti baci rubati e quante notti insonni insieme a lei.
Una volta entrato nella mia stanza mi precipito direttamente in doccia.
Mi fa sentire meglio, soprattutto dopo quei pensieri su si lei.
Di fretta indosso la maglia  nera, un jeans del medesimo colore ed un chiodo di pelle .
Aggiusto i capelli con un po di gel e l'aiuto delle mani.
Prendo le chiavi dell'auto e mi reco al locale.
Caiden è uscito prima, mi sembra dovesse prima parlare con la sua fidanzata.
Sono circa le nove quando arrivo e questa sera credo ci sia fin troppa gente.
Il locale è pienissimo ma nella folla intravedo subito la figura di brenda.

I WANNA BE YOURS Where stories live. Discover now