una volta per tutte

30 4 3
                                    

John:
Per giorni ho schivato l'idea di prendere a pugni cayden. Ho riflettuto e sono tornato in me, un po' come quando ho provato a parlarle.
Brenda è cocciuta come un mulo e scommetterei un milione di dollari che non capirebbe più di tanto lo sforzo nel mio discorso.
Alla fine sono tornato a casa ancora deluso da me stesso.
Non ho parlato con brenda.
Cayden si scopa maya.
Meredith ha provato più di una volta ad infilarsi nei miei boxer.
Ora mi trovo sempre lì per l'ennesima volta fermo a guardarla mentre serve ai tavoli. Nonostante l'intenso patrimonio che possiede lei è lì a servire come se fosse così normale.
Di lei mi ha sempre compito la sua spontaneità e la forza con cui affrontava un ostacolo. Era una bambina eppure io già la desideravo.
Non sono mai stato ricco, anzi. Quando lo sono diventato però ho capito quanto inutile fosse possedere troppi soldi. Ho pensato "cazzo john ma tu a questo ambisci"
A delle puttane che venderebbero l'anima per stare con te (e non solo per farci sesso eh).
Poi ho imparato a gestirli e a prendermi le mie responsabilità.
Più soldi meno ostentazione, tanto quello non  mi era mai piaciuto.
Ora l'unica cosa che ostento è il desiderio di morire dentro di lei, come un tempo facevo.
Anche se non ci facevo sesso, a me bastava sfiorarla o baciarla durante gli intervalli, dove nessuno ci vedeva.
Il rischio.
La paura.
Quell'odore di proibito.
I suoi occhi squadrano la mia figura ogni volta che possono.
Io sono seduto al tavolo trenta, proprio difronte al bancone.
Ho la visuale di tutta la sua sensualità e quella sensazione di gelosia che mi valica in corpo peggio di un proiettile.
Il modo in cui mi guarda non è umano, sembra quasi una sirena.
Una sirena ammaliatrice che mi fa desiderare di scopare in tutti i modi possibili.
La mia perversione è cresciuta insieme a lei.
Stasera sta indossando un vestitino talmente attillato che senza immaginazione posso ammirare quei capezzoli cosi duri e giurerei che le si sono induriti pensando a me.
Quel seno prosperoso cosi alto e tondo mi ha sempre fatto impazzire.
Quando aveva tredici anni una mattina, mi accorsi di quante forme avesse sviluppato. Iniziai ad immaginarla sotto di me mentre con forza le dimostravo quanto mi eccitasse.
L'avevo fatto poi. Erano trascorsi due anni ma l'avevo fatto.
Ad ogni passo che fa il vestitino nero le si alza sempre di più scoprendo quelle cosce grosse e slanciate.
Si muove sinuosa, portando quel vassoio come se fosse la cosa più semplice di questo mondo.
Non c'è un uomo in questo fottuto posto, che non la sta guardando ed impreco per ogni sguardo che però lei riversa a me.
Mi sfida.
Mi tenta.
Mi uccide.
Con Caiden affianco non posso che sembrare indifferente, poi ne approfitto per scagliare la prima pietra.
Siamo soli, ora può essere più che sincero.
Quello che non sono io.
"Perché ti scopi maya" le mie parole gli arrivano puntigliose, quasi infastidendolo.
Lui non mi guarda nemmeno, continuando a posare lo sguardo sul suo drink.
Se non lo conoscessi penserei che non gli importa nulla, di questo posto e di maya.
Per sua sfortuna, Caiden è tutto ció che negli anni ho studiato di più.
Anzi lui e sua sorella, con la differenza che studiavo brenda perché ne ero ossessionato.
Conosco abbastanza caiden quindi, per giurare sulla mia pelle che era pazzo di maya dal primo giorno in cui venne a casa per fare merenda.
C'ero anch'io quel giovedì.
Lei e brenda frequentavano la stessa classe, ma non facevano parte dello stesso ceto sociale.
Brenda era ricca, carismatica, intelligente.
Maya uno scricchiolio con lunghi capelli biondi e occhi talmente grigi che sembravano trasparenti.
La sua spavalderia, l'umorismo e il coraggio facevano di lei una bambina con le palle.
Noi ci somigliavamo  per questo non siamo mai andati d'accordo.
Fatto sta che Caiden ne era affascinato e credo la vedesse come un qualcosa di irraggiungibile.
Maya è sempre stata molto popolare, bella e sexy.
Non che Caiden non fosse all'altezza, ma non era pezzo per lui.
Caiden non ha abbastanza palle per prendere qualcosa che desiderano tutti, per la paura di essere giudicato.
Il mio opposto praticamente.
Infatti ha scelto Olivia. Una col suo stesso ceto sociale, che mangia solo crudo e roba per celiachi pur non essendolo.
Aveva scelto la ragazza che si era scopata pure il preside, ma che manteneva comunque un profilo basso.
Per Caiden è importante sempre ciò che dicono e pensano gli altri ed è per questo, che  la cotta per maya era rimasta una semplice infatuazione.
Ed è sempre per questo che invece di darmi spiegazioni come avrebbe dovuto, si è limitato a mentire, corrugando la fronte e vittimizzando se stesso.
"Non me la scopo non lo fare mai"
Non ci avrei mai creduto.
Gli rido in faccia, costringendolo a girarsi verso di me.
"Credi veramente di potermi mentire"
"Perché dovrei amico, sono fidanzato e non ho bisogno di andare altrove..o meglio non con maya" afferma posando gli occhi su di lei.
"Ero ubriaco" aggiunge subito dopo squadrandola con più attenzione.
"Non deve più accadere" gli sussurro all'orecchio prima di lasciarlo li per andare al bagno.
Lo vedo annuire e prendere subito il cellulare,probabilmente preso dai sensi di colpa sta chiamando la dolce e cornutissima Olivia.
Pochi minuti dopo sento la musica alzarsi sempre di più. Sembrava quasi di stare in un nightclub.
Ci ero stato una volta per il compleanno di un amico, e quella era stata anche l'ultima volta.
Mi ero ripromesso che non ci avrei messo più piedi. Troppa ambiguità.
Ritorno al tavolo notando il mio amico più infastidito che mai.
L'avevo visto così raramente.
Non capivo finché non mi fece cenno col capo.
Brenda era salita su una specie di tavolo molto alto che avevano proprio difronte a noi.
Stava ballando ondeggiando i fianchi un po' troppo.
Lo stivale le stringeva sul polpaccio proprio come avrei fatto io contro il suo culo appena sarebbe scesa da lì.
Vederla così desiderata da altri mi provocava turbamenti pericolosi.
"Non ti abbassare troppo" mugolavo cercando di calmare il mio corpo.
Ero pronto per fare una scenata.
Ero pronto a prenderla da li con la forza e portarla nella mia camera.
Le avrei mostrato cose desideravo farle da cosi tanto tempo.
Mi stava guardando.
Lei mi stava guardando mentre ballava sexy su un tavolo del bancone.
Mi sta disobbedendo ed è pronta ad avere la sua punizione.
Si porta un cicchetto alla bocca e lo beve in un solo sorso.
Il suo sguardo è ancora su di me, cosi si lecca le labbra finendo con l'occhiolino più sensuale che avesse fatto finora.
L'aveva fatto moltissime altre volte ma stavolta.
Cazzo quanto mi eccita.
Mi sento come quando il quattro luglio di otto anni fa  facemmo il bagno nudi dopo che mi aveva fatto l'occhiolino in cucina.
Non l'ho mai detto a nessuno, ma li pomiciammo e ci toccammo tutto il tempo.
Per me era proibito e mi eccitava come non mai.
Io avevo poco più di diciassette anni mentre lei quattordici.
Aveva un corpo mai visto prima d'ora ed io di donne ne avevo avute abbastanza.
Al ricordo di quella sera mi venne duro come una quercia.
Guardo Caiden che sembra aver capito che quei gesti non erano per chiunque.
Non mi guarda peró, è solo incazzato nero.
Lo ero anch'io ma avevo un altro piano per la serata.
Non potevo farmi prendere alla mano cosi facilmente.
Questa sera avremmo chiarito una volta per tutte.

I WANNA BE YOURS Where stories live. Discover now