o n e

93 9 94
                                    

la famiglia Banhg era la famiglia aristocratica più emergente di tutta la Corea.
influenti in politica e di grande rilievo nella società, i Banhg si erano guadagnati il posto più alto in tutta la piramide sociale dopo lunghi secoli di storia.

questa famiglia discende da una lunga linea di imperatori e comandanti dell'esercito, persone ricche e sempre ben viste dal popolo.
alcuni dicono che questi Signori risalgano addirittura ai primi secoli dopo Cristo, quando i capi più importanti delle popolazioni barbariche dei ceppi asiatici si furono stabilite in Corea e abbero incominciato a strutturare l'impero coreano, solido e fiorente grazie al loro duro lavoro.

pian piano, però, il potere dei loro antenati ha cominciato a ridursi sempre più.
verso la fine del 1300, la dinastia Joseon, con un colpo di stato, occupò il potere e conquistò il trono dell'Impero coreano, che fin ad allora era stato custodito dai Banhg.

questi importanti Signori furono così oscurati dall'immenso potere della dinastia Joseon. il loro potere diminuì, il loro antico splendore andò pian piano a disperdersi sotto i Joseon.

nonostante ciò, la famiglia Banhg non perse mai del tutto la sua forza, che si rafforzó col passare dei secoli.

sfortunatamente, nessun esponente dei Banhg riuscì a riconquistare il trono dell'Impero, ma comunque, come aristocratici, rimasero alla cima della piramide della società, diventando così la famiglia di Conti più importanti di tutta la Corea.

quel giorno era il 12 di febbraio del 1809, Seoul.

la giornata era appena iniziata, il sole era sorto da pochissime ore.
la mattinata non si apprestava però, ad essere una buona mattina.
tutta la città era velata da un leggero strato di nebbia, nuvoloni grigi carichi di pioggia si espandevano per tutto il territorio.
il freddo era pungente, capace di scuotere le ossa. il tempo era uggioso e umido, non dei migliori insomma.

nella parta più appartata di Seoul si presentava la enorme villa dei Banhg, circondata da un immenso campo erboso, la quale era la struttura più imponente di tutta la città.
quella casa, compreso la grande distesa d'erba, era sempre appartenuta alla dinastia di questi Signori sin da quando si era iniziato ad edificare i grossi edifici, più o meno da metà del 1600.

la mattinata era appena iniziata; i maggiordomi avevano appena svegliato 'il più piccolo' in quella casa, l'appena 20enne Christopher Banhg, l'erede, il successore, colui che avrebbe ottenuto tutte le ricchezze e le proprietà della sua famiglia, una volta sposato.

Christopher non aveva mai passato un'infanzia gioiosa.
i suoi genitori non gli avevano mai permesso di giocare nel grande prato fuori casa, né di scorazzare felice con i suoi amici tra le strade della città; fin da piccolo gli erano state insegnate le buone maniere, il galateo e tutto quello che c'era da sapere per un futuro Conte.

il piccolo Chris si limitava a provare di apprendere tutto ciò i suoi tutori gli insegnavano, leggendo di continuo nella biblioteca del padre e sedendo per tutto nel giorno nello studio.

qualche volta guardava fuori alla finestra della sua stanza, e vedeva i figli dei servitori che giocavano nella campagna.
avrebbe voluto essere come loro, dopotutto era un bambino anche lui. cosa aveva fatto di male per meritarsi rigidi insegnamenti e lunghe e noiose lezioni di buone maniere?

la sua famiglia era una tipica famiglia del 1800.
suo padre si chiamava Christopher, proprio come lui, ed era l'attuale Conte della casata dei Banhg. era un uomo alto, dai capelli quasi grigi dovuta l'età. non era una persona amichevole ed il piccolo Chris non lo aveva mai considerato come un vero padre, dato che non aveva mai passato del tempo con lui.

sua madre si chiamava Elizabeth. era una giovane donna, splendidamente bella e misteriosa.
quando era giovane, appena maggiorenne, fu costretta dal padre adottivo a sposarsi con Christopher, che aveva superato da un bel pezzo la pubertà.

°º I love you all the time º° ^JeonChan^Where stories live. Discover now