f i f t e e n

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la Contessa aveva fatto chiamare Chris nella grande sala dove c'era il suo trono, il pomeriggio seguente.

Chris poteva dirsi molto sereno, forse un po' troppo spansierato e con la testa fra le nuvole.
si incamminó per la stanza per raggiungere la madre, che stava seduta, ovviamente, sul suo trono.

Chris sapeva che ben presto quel trono sarebbe spettato a lui, aveva quasi timore di sedersi lì.
da piccolo stava sempre seduto sul quel trono sfarzoso, per giocare felice; adesso gli spettava sedersi su quel trono per comandare tristemente per il resto della sua vita.

"Christopher, ieri hai fatto ciò che Sebastian ti aveva chiesto di fare?" disse la Contessa al figlio, aprendo il suo ventaglio bianco per sventolarsi il viso.

"catalogare i miei libri?! si certo.." disse Chris, tenendo ancora il gioco che si era inventato il giorno prima col suo maggiordomo "mi ci è voluto tutto il pomeriggio"

"ho notato, siccome non ti ho visto nemmeno a cena" sbuffó la madre.

ovviamente, Chris aveva la menta altrove. ricordava i memento del pomeriggio precedente, nella sua mente erano vividi i sospiri soffusi di Jeongin, il suo viso bellissimo e le sue labbra morbide che gli creavano una tale dipendenza che amava.

più ricordava, più voleva creare altri momenti come quello del giorno prima.
voleva ancora stare in quel modo con Jeongin, dimostrargli in quella maniera quanto lo amava gli era piaciuto, e non poco.

"madre" disse Chris, ritornando alla realtà "vado in città tra qualche minuto"

"come mai?" chiese scettica la donna.

"voglio vedere ancora la città, i suoi monumenti e le strade" rispose Chris "me lo permettete?"

la donna roteó gli occhi, sbuffó silenziosamente, ma poi annuì lentamente col capo, cenno che il ragazzo aveva la possibilità di andarci.

"grazie madre!" disse Chris "grazie davvero"

"non devi ringraziarmi, Christopher" disse la madre, sistemandosi i ricci biondi acconciati in una bella ma semplice acconciatura "hai bisogno di uscire anche tu"

Chris fece un profondo inchino alla Contessa, voltandole poi le spalle e andando verso le scale per raggiungere le stanze superiori.

"porterò Jeongin con me" disse Chris mentre se ne andava velocemente via, prima che la madre potesse ribattere in qualche modo.

salì velocemente le scale e, con un gran colpo di fortuna, vide Jeongin in fondo al corridoio, mentre usciva dalla sua camera e chiudeva la porta alle sue spalle.
gli corse incontro abbracciandolo dai fianchi e prendendolo in braccio, sorprendendolo alle spalle.

Jeongin lanciò un urletto per lo spavento, poi si portò le mani sulla bocca.
Chris gli posò un bacio sui capelli, che quel pomeriggio erano estremamente profumati di vaniglia.

"ti ho spaventato Jeongin?!" rise Chris, posandolo giù dopo poco.

"si che mi avete spaventato" disse Jeongin, portando una mano sul cuore in modo teatrale "potevo morire.."

si guardarono negli occhi, poi scoppiarono a ridere.
si abbracciarono spontaneamente, scambiandosi poi baci leggeri sul viso e sulle labbra.

"Jeongin" disse dopo poco Chris, tenendo ancora stretto a sé il minore "ho un regalo per te"

il viso del minore si illuminó, i suoi occhi si spalancarono.
sembrava un bambino con quell'espressione, così felice e carino; era davvero curioso di sapere di cosa si trattasse.

"che cos'è Chris?" domando infatti, subito dopo "vi prego voglio saperlo"

Chris gli bació la punta del naso, non riuscendo a resistere alla dolcezza del minore.
gli accarezzò i capelli prima di iniziare a parlare.

°º I love you all the time º° ^JeonChan^Where stories live. Discover now