t w e n t y

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era passata una settimana dalla venuta di Chris nella grande villa dei Banhg.

il ragazzo se la passava abbastanza bene all'interno della grande struttura; dopotutto era sempre stata la sua casa e ci aveva vissuto per una vita intera. le alte mura della villa con la sua campagna rigogliosa e fiorita gli ricordavano tremendamente della sua splendida vita passata, e in ogni modo gli ricordavano di Jeongin.

lui non poteva far altro se non ripensare amaramente e bramare ancora il ragazzo.
voleva stringerlo a sé ancora una volta, voleva riprovare il tocco delle sue dita e il dolce odore dei suoi capelli.

sapeva che non avrebbe mai più potuto, e ciò gli dilaniava disperatamente il cuore, ormai fermo da tempo.

si poteva dire che, nel frattempo, Chris amministrava egregiamente le sue proprietà, si dedicava a quelle che erano le mansioni di un Conte.
si occupava di chi viveva e lavorava per lui nella sua dimora e non si preoccupava di nulla. nessuno, in fondo, lo avrebbe mai scoperto; o, a dir il vero, lui non avrebbe mai permesso a nessuno di scoprire la sua vera, terribile natura.

Chris era solito uscire ogni sera per sfamarsi al meglio. non poteva ovviamente evitare ciò che gli era stato destinato: era un vampiro, ed ogni vampiro, per tenersi in vita, ha il bisogno di assumere una certa quantità di sangue di qualche preda, possibilmente umana.

quella sera, Chris stava facendo un giretto per la villa, guardando malinconico i quadri rappresentanti i membri della sua famiglia.

pian piano, il sole calava e la luna sorgeva; le domestiche e i servitori stavano per tornare nelle loro stanze e, dopo che si fosse assicurato che tutti fossero dormienti, il ragazzo sarebbe uscito per cacciare.
era passato relativamente molto tempo da quando s'era cibato di un umano e, a dirla tutta, avrebbe fatto di tutto per poterne bere il sangue.

e finalmente, Chris vide i primi servitori andare a letto.
sorrise tra sé e sé.

si sistemó frettolosamente i vestiti, per poi lasciare la villa, richiudendo la porta dietro di sé, attento a non far alcun rumore per non destare sospetti.
si addentró così nella campagna, dove sicuramente avrebbe trovato qualche preda con cui sfamarsi; se la fortuna era dalla sua parte, quella sera, qualche carrozza poco importante sarebbe passata per la via vicina alla campagna, garantendogli un delizioso pasto.

aspettò, seduto tra l'erba, e godendosi i suoni della notte e la loro musica.
fece un breve passeggiata, accostandosi poi alla stradina e nascondendosi nel buio.

finalmente, dopo svariati minuti di attesa, Chris vide in lontananza un uomo a cavallo.
Chris non aveva nessun buon motivo per uccidere quell'uomo, ma infondo non si interessava più di ciò che le altre persone potessero provare a causa dei suoi comportamenti. in secondo luogo, moriva di fame e aspettava quel momento di caccia da tutta la giornata.

non appena quel povero malcapitato si avvicinò abbastanza al nascondiglio di Chris, il ragazzo gli balzó addosso, come una tigre feroce che uccide la preda.

il cavallo, spaventato da quell'attacco, scappò via nella campagna dopo aver disarcionato l'uomo, mentre Chris si avventava sul collo della sua preda, succhiandogli il sangue.

Chris si appartó in un luogo molto buio, dietro ad un altissimo albero, mentre divorava la sua preda.
beveva voracemente il sangue della sua vittima prelevandolo dal suo collo; il liquido rosso gli colava dai canini sporgenti, scendendo verso il collo e macchiandogli la pelle bianca e camicia nera che indossava quella sera.

pensava che quella sera non avrebbe destato alcun sospetto, ma si sbagliava di grosso.

già da un paio di giorni, una delle cameriere stava provando a capire le sue azioni; era pressoché incuriosita dal perché il Conte uscisse di sera, senza alcun apparente motivo.

°º I love you all the time º° ^JeonChan^Where stories live. Discover now