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ancora una volta, solita routine. si era svegliato al mattino presto ed era entrato in ufficio con l'intenzione di poter scambiare due parole con taehyung.

alla fine, si stava quasi abituando a tutto quello.

con sua grande sorpresa però, quella mattina non era alla sua scrivania. il monitor era acceso e la sedia spostata, ma non c'era alcuna traccia della tazza di caffè ne del suo proprietario.

si mise a cercarlo in giro e lo trovò dentro la stanza delle fotocopie. stava armeggiando con una delle stampanti e si stava continuamente lamentando a bassa voce del fatto che non ci fosse più inchiostro al suo interno.

jungkook sorrise a quella scena e si avvicinò a lui. «sai dove tengono il rotolo? posso cambiarlo.»

taehyung non gli rispose neanche, continuò piuttosto a cliccare il tasto per stampare, ma con scarsi risultati. spazientito ma senza guardarlo, gli indicò una scatola dentro un armadietto.

jungkook lo aprì, prese uno dei rotoli di inchiostro e tornò vicino a lui. sfiorò la sua mano che si trovava ancora sopra la stampante e la aprì, sostituendo il rotolo con quello nuovo.

taehyung lo spinse via per poter fare le fotocopie e si appoggiò al muro nell'attesa che finisse, così chiuse gli occhi e cercò di rilassarsi.

jungkook lo guardò da più vicino, aveva un fascino notevole e in molti sostenevano che fosse il più bello li dentro. incluso lui.

era abituato ad un certo standard di bellezza, in corea tutti tendevano ad avere sempre un aspetto ben curato e pulito. ma taehyung era qualcosa in più, una bellezza che non aveva mai visto in nessun'altro.

aveva dei morbidi capelli color pece che coprivano gran parte del tempo i suoi occhi, molto più affilati rispetto ai propri. le sue labbra, nonostante non fossero quasi mai curvate verso l'alto, sembravano morbide e un po' rosate.

ma anche quando sorrideva, il suo viso non si scomponeva mai, come se fosse stato creato per essere l'essere perfetto.

e poi aveva un piccolo neo sulla punta del naso, proprio simile a quello che aveva jungkook sotto le labbra.

«non fissarmi.» sentì uscire da quelle stesse labbra poco dopo.

ma jungkook non parve per nulla intimorito dalle sue parole, anzi fece qualche altro passo in avanti. «non dovresti ringraziarmi per aver accompagnato te e il tuo fratellastro ieri?»

taehyung aprì gli occhi e li puntò nei suoi, la sua mano andò subito a stringere la sua camicia con forza. «come fai a saperlo?»

«me l'ha detto lui.» rispose semplicemente jungkook, alternando il suo sguardo dai suoi occhi alle sue labbra.

non aveva mai provato attrazione per un uomo prima d'ora, ma in quel momento, avrebbe voluto sporgersi e assaggiare le labbra di taehyung che sembravano davvero soffici.

taehyung rafforzò la presa. «se lo dici a qualcuno, troverò un modo per farti licenziare.»

«perchè non vuoi che si sappia?» chiese curiosamente jungkook, mentre si allontanava dalla sua presa e si appoggiava al muro di fronte.

«non voglio che pensino che è entrato in agenzia soltanto perché ci lavora suo fratello. jimin si è guadagnato quel posto perchè è bravo in ciò che fa.»

jungkook sorrise a quella spiegazione, doveva tenerci davvero tanto a lui. e nonostante avesse altre mille domande per la testa, decise per una volta di restare in silenzio e annuire soltanto.

taehyung fu stranito da quel suo comportamento ma cercò di non darlo a vedere, mentre prendeva le fotocopie e si dirigeva verso la porta.

ma jungkook si mise di fronte a lui, bloccandogli il passaggio. «non scherzavo quando ti dicevo che voglio conoscerti meglio.»

«non voglio essere tuo amico.» ripetè con sicurezza taehyung, cercando di passare di lato ma gli fu impedito ancora una volta. sospirò e alzò lo sguardo nel suo. «trovati qualcun'altro con cui scherzare in questo modo, a me non piace e non ho neanche il tempo di discutere con te. quindi, fingi di non conoscermi e ognuno per la sua strada.»

jungkook rise mentre si appoggiava alla porta. «perchè dovrei fingere di non conoscerti? lavoriamo nello stesso ufficio da tre anni e non hai alcun motivo per non essere mio amico.»

«ce l'ho un motivo, tu non mi piaci.» taehyung gli puntò un dito contro. «odio i tipi come te, cercate sempre qualcosa con cui divertirvi e vi piace fare innervosire la gente.»

jungkook scosse il capo, corregendolo. «non mi piace fare innervosire la gente, mi piace fare innervosire te

taehyung non gli rispose neanche, lo sorpassò e tornò più nervoso di prima alla propria scrivania.

[...]

«dov'eri finito?» namjoon lo guardò sedersi con in mano una tazza di caffè e aggrottò le sopracciglia. «a te fa schifo il caffè.»

«sì, ma c'è qualcuno a cui piace e voglio provare a berlo anche io.» disse ma la sua convinzione svanì all'istante quando sentì l'amarezza del liquido scendergli in gola. «che schifo, ma come fanno a berlo.»

namjoon lo prese in giro e gli diede una pacca alla spalla. «ti sei preso una cotta per una ragazza, eh?»

«ragazza?» jungkook rise mentre gettava uno sguardo a taehyung, poi si morse il labbro. «penso solo che sia attraente e mi diverte disturbarlo, tutto qui.»

«disturbarla, vorrai dire.» namjoon lo corresse.

jungkook annuì distrattamente e cercò di cambiare discorso. «penso che gli chiederò di andare a bere qualcosa insieme.»

«ma dovrò trovare un modo per convincerlo.» aggiunse poco dopo a bassa voce.

[...]

«puoi spegnere tu il mio computer? devo uscire prima per fare una cosa.» chiese al proprio migliore amico e quest'ultimo non potè neanche chiedergli quale fosse il motivo, perché era già uscito dalla stanza.

difatti taehyung quella sera era uscito qualche minuto prima e jungkook non aveva esitato a corrergli dietro. quando lo vide aspettare in strada, si posizionò al suo fianco con le mani nella tasca e parlò vicino al suo orecchio.

«si gela qua fuori, vieni a bere qualcosa con me.»

taehyung si allontanò subito da quella voce così vicina al suo orecchio, come infastidito. poi lo guardò di traverso e si allontanò per posizionarsi dall'altra parte della strada.

jungkook sorrise a quella sua testardaggine e lo seguì ancora, guardando il cielo cupo sopra di loro. «penso che tra un po' si metterà a piovere, ti bagnerai se starai ancora qui ad aspettare il taxi.»

«sono affari miei.» rispose stizzito taehyung.

jungkook si posizionò allora davanti a lui e con un sorriso sulle labbra gli disse: «facciamo cosi, se accetti di venire a bere qualcosa con me, non ti darò più fastidio.»

you're what i want | taekook ✓Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ