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taehyung si posizionò sulla sedia, afferrò la tazza media con all'interno il suo caffè e lo sorseggiò lentamente.

con gli occhi chiusi, gli tornò in mente il litigio avuto il giorno precedente con jungkook. e nonostante odiasse ammetterlo, doveva sistemare le cose con lui, cosi da potersi poi allontanare definitivamente e fingere di non averlo mai conosciuto.

quel ragazzo aveva rovinato la sua quotidianità e distrutto la sua pace, e non glielo avrebbe più permesso. si sarebbe scusato con lui e avrebbe messo un punto a tutto quello che c'era stato in quella settimana.

così quel mattino attese che jungkook facesse il suo ingresso e fu sollevato nel vedere che fosse sorridente come al suo solito.

ciò significava che non ce l'aveva con lui, giusto?

cosí cercò un pretesto per avvicinarsi e non appena namjoon lasciò la sua scrivania per andare nell'ufficio del direttore, si alzò e prese il suo posto.

jungkook sollevò un sopracciglio e lo guardò confuso, così taehyung prese a parlare velocemente per evitare che gli facesse delle domande:

«sono qui per scusarmi. non avrei dovuto urlare in quel modo, ma penso che sia stato necessario per porre fine a quest'amicizia. come ti ho già detto ieri, da oggi ognuno andrà per la sua strada. ci comporteremo esattamente come prima, non dovremmo salutarci ne uscire assieme.»

per tutto il tempo, jungkook lo guardò con un sorriso imperlato sulle labbra. così quando il maggiore se ne accorse, lo guardò infastidito. «perchè stai sorridendo?»

«perchè ci hai definito come degli amici, quindi avevo ragione. sono davvero riuscito a diventare tuo amico.»

taehyung roteò gli occhi in aria, oramai non poteva più rimangiarsi le parole dette e si malediva per non essersi preparato un discorso prima. «le nostre strade si separano qui.»

jungkook rise divertito e lo afferrò per un polso, facendolo rimanere seduto. «perchè sei così serio? siamo colleghi, puoi anche parlare in maniera più amichevole.»

«smettila di infasti-»

«grazie per ieri.» lo interruppe jungkook, facendolo zittire. «grazie a te ho dormito più comodamente.»

per la prima volta taehyung boccheggiò in cerca di qualcosa da dire, ma senza riuscirci. rimase soltanto in silenzio a fissarlo.

jungkook allungò una mano per accarezzare la sua guancia. «sei più bello quando non mi urli contro.»

«smettila di ripeterlo.» taehyung si alzò di scatto dalla sedia e si guardò in giro nervoso. nonostante la stanza fosse piena di gente, nessuno sembrava aver notato quel tocco.

«non puoi provare a parlarmi più gentilmente al posto di sgridarmi sempre?»

«ti sgrido soltanto perché mi obblighi a farlo, continui a darmi fastidio dal primo giorno. trovati qualcun'altro da disturbare, io non sono la persona giusta.»

«perchè dovrei trovarmi qualcun'altro se posso disturbare te? mi piace quando il tuo viso si arrossa a causa della rabbia, sei ancora più bello.»

«ti ho detto di smetterla di dirlo.» puntualizzò taehyung con il nervosismo a fior di pelle.

era assurdo come era arrivato fin li per scusarsi, ma come quel ragazzo aveva ribaltato la situazione in un attimo, facendolo innervosire ancora una volta.

«e poi, non saresti geloso se cercassi qualcun'altro da infastidire?»

«no. perchè mai dovrei essere geloso.» taehyung si alzò in fretta per tornare alla sua scrivania.

you're what i want | taekook ✓Where stories live. Discover now