4. Dépassement

175 24 76
                                    

IT: superamento

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

IT: superamento

✧✧✧

15 aprile 2023
Montecarlo, Principato di Monaco

Quel giorno la visita del casinò con la figlia del signor Aubert, Desirée, mi rubò solo una scarsa ora della mattinata. Prima di settimane dedicate al lavoro e al tentativo di persuadere la ragazza affinché cedesse le proprietà per mezzo di offerte convenienti, avrei avuto un intero pomeriggio da dedicare a mia figlia. Alla realizzazione di quella consapevolezza, il mio cuore si rilassò, e imboccai Avenue des Beaux Arts per risalire all'Hermitage in tutta la mia serenità.

Infilando una mano nella tasca dei pantaloni e curiosando tra i palazzi del One Montecarlo, i pensieri volarono tutti alla realtà in cui ero stato catapultato in meno di ventiquattro ore.

È tutto per soddisfare papà, mi ripetei. Il mio scopo primario non consisteva nell'arricchire l'azienda di famiglia e trasformarla da diamante grezzo a gemma preziosa, ma era quello di accontentare mio padre. Il bambino che ancora viveva in me mi pregava di farlo, di riuscirci, e insisteva a ogni passo che compivo in direzione dell'hotel.

Varcando l'ingresso, accolto dai portinai eleganti che spinsero l'imponente portone in ferro battuto, realizzai che non sarebbe stato semplice. Avrei dovuto trattare con Desirée, che appariva come una donna intenzionata a curare il germoglio della sua carriera fino a renderlo un fiore rigoglioso e invidiabile.

Io, che mi ero nutrito di ricchezze solo per colmare i vuoti del passato e garantire il meglio a mia madre e a mia figlia, non potevo essere più diverso da lei. Lei che aveva obiettivi chiari stampati nello sguardo deciso, contro di me, che mascheravo i miei reali intenti dietro atteggiamenti menzogneri.

Distratto, giunsi finalmente alla lobby dell'hotel. Il bianco delle colonne, dei soffitti e delle pareti lo rendeva un ambiente luminoso, impreziosito dai dettagli marmorei dei banconi della reception e dalle luci calde che ammantavano la zona centrale, arredata da divanetti e poltroncine di velluto. I concierge trasportavano carrelli ricolmi di valigie verso gli ascensori, strada che io stesso percorsi.

Stando a quanto avevo saputo prima di recarmi al casinò con Desirée, suo padre mi aveva riservato una Diamond Suite Principesca situata all'ultimo piano dell'edificio. Era una delle stanze più prestigiose, con un'ampia terrazza e la vista sul mare cristallino della Costa Azzurra; non era solo il panorama a renderla tale, se si pensava a tutti i benefici che portava con sé, dal servizio in camera alle altre comodità.

Le porte scorrevoli dell'ascensore si aprirono sul corridoio. Uscendo, quindi, estrassi dalla tasca del pantalone la chiave elettronica che mi avrebbe garantito l'accesso alla stanza. Una piccola stampa ne riportava il numero, che successivamente cercai affisso alle porte delle varie suite fino a trovarla. La inserii nell'apposito vano, rimuovendola quando l'uscio si sbloccò con un rumore impercettibile. Lo aprii.

Au-DelàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora