XXI

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Palau's pov:
Per quanto non fossero affari miei, la faccenda tra Birmania e Thailandia mi aveva sgomentata.
Non sapevo come comportarmi: li vedevo spesso assieme, come potevo dire a Myanmar che il suo ragazzo lo tradiva?
Sbuffai non riuscendo a pensare cosa fare. Sarebbe stato meglio stare zitta. Esatto, tacere era meglio.
Sospirai.
< Palau che hai? > chiese la sudcoreana guardandomi.
Arrossì imbarazzata. < Nulla. >
< Si vede che qualcosa c'hai >
< Lascia stare ugualmente. > conclusi distogliendo lo sguardo.
Sud Corea mi prese il mento con due dita e mi costrinse a guardarla. < Sai che mi puoi dire tutto Pa' > mi disse.
La mia espressione vacillò. Cercai di non guardarla. < È che... > bofonchiai, ma non riuscii a continuare.
Lei sospirò. < Per Thai e Myanmar? >
Annuii, mentre mi mettevo le mani sugli occhi cercando di non scoppiare in un pianto disperato.
< N-non so cosa fare! > dichiarai borbottando.
< Non devi fare nulla. Thailand capirà e si sistemerà tutto, vedrai. >
Sospirai e annuii.
La sudcoreana mi sorride e io ricambiai con un cenno.
Poi lei rubò la sedia al mio vicino -Sant'Elena- e la mise vicino a me, sedendosi poi.
Mise la mano sulla mia e la strinse. < Fidati di me. >
Annuii. < Scusa, è che... >
< Tranquilla, so che Myanmar è tuo amico, ma stai certa...non è santo. >
Inclinai la testa. < In che senso? >
< Le azioni di Thailand sono sempre...per un motivo, ecco. > spiegò Sud Corea, poggiando poi l'altra mano sulla mia coscia.
Arrossii. < South, puoi... >
La levò. < Hai ragione, scusami. >
Scossi la testa. < Tranquilla! >
Notai che lei si mordeva il labbro.
< South Korea. Che hai anche tu? >
Distolse lo sguardo. < Nulla. > mentì.
Le presi le guance con le mani e la costrinsi -stavolta io- a guardarmi.
La sudcoreana mi guardò arrossendo lievemente.
Lo feci anche io.
A quel punto, colpita da una strana voglia di comandare là situazione, mi avvicinai a lei. Mi guardava confusa, ma alla fine mi prese per le spalle mi strinse a sé baciandomi.
Ricambiai subito, arrossendo e un poco stupita dal fatto.
Mi chiese l'accesso con la lingua, ma rifiutai staccandomi. < South- >
Mi interruppe ribaciandomi. Ricambia stringendola a me e nel mentre Sud Corea mi prese per il polso e mi trascinò sulle sue gambe, accadendomi i fianchi.
Arrossii e mi staccai. < South- >
Mi interruppe un'altra volta, iniziando a baciarmi il collo dolcemente e passando le mani lungo i miei lineamenti.
Mi mordi il labbro trattenendo qualche mugolio di disapprovazione, ma di piacere.
La porta si aprì.
Ci girammo entrambe di scatto.
Vedemmo Ue e Asean baciarsi molto ardentemente. Ci scambiammo unis guardo e una risata, mentre guardavamo Ue che veniva sbattuto sulla cattedra da Asean, e quest'ultimo che lo prendeva e lo poggiava su di essa.
South mi spinse a terra e si abbassò anche lei. Ero seduta praticamente quasi lunga, e lei non perde tempo a baciarmi un'altra volta con foga e iniziare a passare le mani sotto la mia gonna.
Arrossii e le levai le mani. < Korea- >
Venni di nuovo interrotta da un suo dito sulle mie labbra e una sua faccia tutt'altro che buona. < Tranquilla, ci divertiremo in quattro oggi~ >
Arrossii. Scalciai e mi allontanai, mi alzai di scatto procurando l'attenzione dei due professori, e scappai via.
Da lì non seppi come andarono le cose, a parte che notai Ue tirare uno schiaffo a Asean.

Colombia's pov:
Mi misi a cavalcioni su di lui mentre lo baciavo dolcemente.
Russia mi stringeva i fianchi e più volte tentò a scendere fino alle mie cosce, ma avendo paura si tratteneva.
Ad un certo punto mi staccai e lo guardai male.
< Cosa? > domandò lui.
< Se mi vuoi scopare fallo! > sbottai.
Lui accennò un sorrisetto. < Posso~? >
Annuii sicura. < Voglio succhiarti le palle~ >
Il russo arrossì leggermente, per poi spostare le mani sulle mie cosce accarezzandomele. < Con calma però~ >
Feci un sorrisetto. < Non credevo che un russo così potente volesse farsi con calma una povera colombiana~ >
< Aggiungo una povera colombiana molto secsy. > mi baciò a stampo. < Comunque sei la prima ragazza a cui non vorrei fare nulla di male, sappilo. >
Mi addolcii talmente tanto che non mi accorsi che nel mentre mi aveva levato tutti i vestiti e che stavo gemendo sotto di lui.
Mi mordeva il petto in maniera precisa, dura, ma passionale.
Mi faceva sua in maniera dolce, assaporando ogni centimetro del mio petto.
Mi entrò dentro con calma, iniziò a muoversi con calma, molta calma, cosa che mi fece anche abbastanza arrabbiare.
A quel punto gli feci pressione e, gemendo, aumentai leggermente i movimenti.
Russia fece un sorrisetto. < Non ti vorrei mettere incinta. >
Digrignai i denti. < E fallo~! >
Lui mi guardò confuso. < Hai sedici anni >
< E?~ >
< Colombia non riusciresti... >
Lo baciai. Ma lui si staccò ed uscì da me.
< E questo perché~? >
Lui scosse la testa. < Non posso. >
< E~? > domandai io, accarezzandogli la schiena. < Credi che non potrei sopravvivere~? >
< No. > disse secco.
< E allora cosa? > chiesi stavolta con più accentualità a volerlo sapere.
Lui sospirò. < Vedi... >

Oman's pov:
Preparai velocemente due The caldi e un piattino con due biscotti.
Lo portai di sopra in camera mia. Aprii piano la porta anche per non inciampare, perché conoscendomi l'avrei sicurante fatto.
Per un attimo non scovai Yemen. Mi guardai un attimo intorno, finché non lo vidi tutto appallottolato su sé stesso appiccicato ad un cuscino che piangeva.
Inclinai la testa. < Ye...? >
Sentendo la mia voce probabilmente si svegliò dal suo disperato pianto, si asciugò le lacrime velocemente e fece finta di nulla. < Oman! Vieni? >
Poggiai i due The sul comodino. < Yemen...posso sapere perché- >
< No! > sbottò lui capendo. < Mi prenderesti per matto. >
< Non lo farei mai, e lo sai. > lo rassicurai, accarezzandogli la schiena. < Ye, possiamo risolvere... >
< No! > sbottò lui.
< Ma fidati, se ne parli magari ti sentirai meglio! > poggiai la stessa mano sui suoi capelli, accarezzandoglieli.
Gli si fecero nuocente gli occhi lucidi. Mi misi sul letto accogliendolo fra le mie braccia.
Yemen si buttò fra le mie braccia ed iniziò a piangere un fiume di lacrime, mentre io lo accarezza i dolcemente.
< E-e poi i-io non capisco c-come fai a-a sopportarmi... > finì lui stringendolo forte a sé.
Ricambiai la stretta. < Perché so che posso contare su di te, Ye >
Yemen alzò lo sguardo e mi baciò dolcemente.
Arrossii non sapendo che fare.
Si staccò quasi subito, per poi appoggiare nuovamente la testa sul mio petto. < O-ora odiamo p-pure. >
Rimasi un attimo stupito, ma poi incominciai ad accarezzarlo. < Come potrei mai, amore mio...? >
Yemen mi strinse a sé. < N-non capisco come fai ad amarmi. >
Ridacchiai. < A tante cose io non posso dare una spiegazione... >
Lui alzò o sguardo. < Sei un angelo cazzo. >
Sorrisi baciandogli la fronte. < Il tuo angioletto allora? >
< Si, il mio angioletto. >

Only you. {ch story omegaverse}Onde histórias criam vida. Descubra agora