Capitolo 4

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Passato

Odiavo da morire quel posto , io e Pran  ci eravamo finiti all'età di sei anni quando delle persone ci avevano portato via dai nostri genitori , non capivo il motivo , finchè avevamo dei genitori e un tetto , come diceva la mamma , eravamo al sicuro no ?

-Questo posto-disse uno dei due uomini- non è andato a dei bambini , per non parlare di loro , sono sporchi e mal nutriti - 

-Dobbiamo portarli via- disse l'altro che era una donna 

-Non potete , loro sono nostri-

-Datevi una ripulita e ne riparleremo - e intanto ci avevamo portati via , senza nemmeno farci prendere le nostre cose - non vi serviranno-dissero 

Venimmo portati in un posto grigio e privo di qualsiasi gioia , c'erano bimbi nella mia età e altri ancora più grandi , Pran aveva paura , io pure ma dovevo far finta di essere forte per entrambi , lui una volta arrivati mi guardò spaventato - andrà tutto bene te lo prometto-dissi e lui si rasserenò 

Ma quello fu solo l'inizio di molte delusioni

Presente 

-Sei vuoi andartene vai pure non ti fermo-disse papà

-Lo so che non te ne frega nulla , tranquillo -dissi , eravamo in quella che era ormai la mia ex camera mentre mettevo le mie cose della valigia 

-Sei ormai adulto , io la mia parte con te lo fatta e fin troppo bene , sei stato tu a rovinare tutto- disse con tono autoritario 

Io risi - non smetterai mai di rinfacciarmelo -menomale che me ne sto andando , mi dispiaceva lasciare Pran con quei due , ma non potevo andare avanti così

-Arrivederci- dissi

-Vedi di non spendere tutto-dissi

-I soldi li ho , quelle della partite di calcio , me li sono guadagnati io da solo , non col tuo aiuto io avevo talento non tu- sputai quella parole 

-Avevi talento , poi hai mandato tutto al diavolo per fare il cretino - non volendo sentire altro me ne andai - 

Non ho cercato io quell'incidente , è successo , ma vivere ogni giorno con gente che ti fanno sentire inadeguato è come mettere in mano una pistola ad una persona che vuole farla finita , invece di aiutarlo , lo inciti a morire ,e loro invece di aiutarmi mi avevano condannato e basta, presi la mia macchina  , quella che mi ero comprato da solo , e me ne andai , arrivai al condominio un quarto d'ora dopo . Appena scesi presi le mie cose , avevo due valigie , ma quando arrivai per prendere l'ascensore con mia grande gioia scoprì che era fuori uso 

-Fa sempre così- disse una voce , mi voltai ed l'amico di Pran -ti do una mano , sembrano pesanti - 

-Non ce ne è motivo -dissi 

-Ma sono molte scale - disse ancora - in due sarà più facile - per me la fatica sarebbe stata doppia e alla fine accettai , lui sorrise e prese una valigia e salimmo le scale , e la fatica era sin troppa , lui notò - aspettami qui-disse e se ne andò , mi sedetti  sulle scale, mi sentì inutile , non riuscivo neanche a salire un paio di scale , lui tornò poco dopo e prese anche l'altra 

-Non è necessario-

-Neanche essere testardo lo è- rispose e si fece ancora altre scale , quando tornò disse - vuoi che porti anche te ?-domandò

-Assolutamente no -dissi e mi alzai - mi sento bene - e continuai a salire le scale sino ad arrivare al mio appartamento - allora grazie -dissi

-Non c'è di che - rispose e se ne andò , quando mi sedetti sul divano mi sentii in paradiso , sollevai la gamba destra e tolsi la protesi e la mia gamba potè tornare a respirare 

ImperfettoWhere stories live. Discover now