Capitolo 30

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Era trascorsa una settimana da quando non sentivo Korn , e lui d'altronde non mi  aveva cercato, non che lo aspettassi , lo avevo trattato di merda , però mi mancava , so di aver sbagliato , ogni sera dopo aver finito di studiare , me ne stavo impalato davanti alla sua porta con l'intenzione di bussare ma qualcosa mi bloccava , e di conseguenze me ne tornavo dentro nel mio appartamento 

Un giorno ricevetti lo strano messaggio di mia madre " riunione di famiglia , tu e Pran dovete venire al ristorante " non diceva più nulla 

-Non si può evitare una persona per sempre -disse il mio gemello - andiamo e vediamo cosa vogliono - non ne ero molto convinto ma non potevo lasciarlo andare da solo e così decidemmo di andare 

Il ristorante scelto era uno di quelli lussuosi al centro della città 

-Eccoli -disse nostra madre , io e Pran ci guardammo , non c'era paura nei miei occhi così come nei suoi , ci sedemmo di fronte a loro 

-Sono stato fin troppo generoso , a darvi del tempo per riprendervi dalle vostre storielle di poco conto - disse lui - ma ora basta , tornate in voi - ci mostro le nostre foto in compagnia di Korn e Pat 

-Già mi hai cacciato e tolto tutto- dissi - cosa ho da perdere ?- 

-Ascoltami bene . Ti ho dato tutto quello che avevo e mi hai ripagato con la peggiore delle disgrazie , facendoti amputare una gamba - disse - il minimo che puoi fare è mostrarti riconoscente - 

-Io non ti ho chiesto mai niente di tutto questo , volevo solo affetto da parte vostra , non essere picchiato se sbagliavo -dissi - non ho conosciuto amore con voi e detto onestamente essere tuo figlio ha un prezzo decisamente troppo alto e non intendo più pagarlo -

-E tu Pran ? - domandò la mamma - sei con Ton?-

-Sempre -rispose lui e io sorrisi 

Ci alzammo - non ho perso la gamba per mio piacere , è stato un incidente , un incidente che non ho causato , ma per te non ero più un oggetto da mostrare ma solo una zavorra -

-Non siamo mai stati noi il problema , ma voi - continuò Pran - siete solo capaci a padroneggiarvi coi soldi , ma siete vuoti dentro - 

-Non siete mai stati degni di essere nostri figli !- disse l'uomo 

-E ne andiamo fieri , perchè voi non siete mai stati degni di essere chiamati genitori !- urlai , lui stava per venirmi addosso 

-Fallo e chiamo la polizia -disse Pran - e dico anche quello che ci hai fatto passare - minacciò il mio gemello , l'uomo strinse i denti e tornò a sedersi 

-Bravo cagnolino - e ridendo andammo via 

Una volta fuori dal ristorante  Pran disse - non mi sento diseredato , o orfano - disse - finchè ho te ho e avrò sempre la mia famiglia - 

-E tu sarai sempre la mia -

Liberi da ogni catena , eravamo tornati a respirare 

ImperfettoWhere stories live. Discover now