Capitolo 3

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Stamattina mi trucco più del solito, le occhiaie della scorsa notte sono così evidenti che è meglio nasconderle. Non so cosa indossare questa mattina, andremo con la classe al cinema quindi potrei esagerare. Apro l'armadio, ma alla fine opto per un pantalone di tuta e una felpa corta nera. Mi attacco i capelli in una coda alta mettendo in risalto il piccolo tatuaggio che ho fatto sul collo anni fa di nascosto.

χαρμολύπη

Questo tatuaggio significa "gioia" e "tristezza" insieme. Avevo pensato di farlo quando i miei si sono separati, ma l'ho fatto quando entrambi si sono ricreati un'altra famiglia. Ed è vero che spesso queste due emozioni si presentano dentro di noi allacciate, legate strette tra loro. Perché tanto è così, ogni cosa contiene l'altra, e gli opposti sono più simili di quanto si crede.
Prima di scendere giù, dò una controllata a Elia.
<<Posso entrare?>>gli chiedo aprendo la porta e lo trovo a sistemarsi i capelli.
<<Tutto bene?>>annuisce così sospirando scendo dal piano di sotto. Mi irrigidisco notando che in cucina c'è l'ultima persona che speravo di incontrare. Sto per ritornare di sopra, ma lui chiama a gran voce il mio nome. Chiudo gli occhi, c'è la puoi fare Sophia.
Era solo un incubo.
Entro in cucina e senza rivolgergli il minimo di considerazione, prendo un biscotto.
<<Non si saluta?>> Mi rimprovera, ma io non l'ascolto, mastico più in fretta che posso il biscotto e lo butto giù.
<<Tua madre dovrebbe insegnarti le buone maniere o magari, tuo padre>>so che mi sta provocando e so che non dovrei reagire, ma stare in silenzio non fa per me.
<<Secondo me dovresti levarti dalle palle>>lui, sorpreso dal mio attacco, scoppia a ridere.
<<È cresciuta la piccola Sofi? Credo che dovrei constatare, sei sexy quando ti arrabbi>> il suo commento mi dà il voltastomaco.
<<Non parlare così di me>>sputo disgustata.
<<Oh piccola, non sai come vorrei farti parlare di me>>mi fa l'occhiolino e io scappo via. Per tutto il tragitto le sue parole mi rimbombano in testa e sono costretta a fermarmi per vomitare, il mio stomaco si stringe dolorante e gli occhi iniziano a pizzicare. Non so per quanto ancora resisterò sotto lo stesso tetto con lui. Al cinema, chiedo a Barbara di tenermi la borsa e nel mentre io vado in bagno a sciacquarmi la faccia. Questa è stata la prima è ultima volta che permetto a uno stronzo del genere di farmi piangere. Quando esco dal bagno, le ragazze sono già entrate così le raggiungo.
<<La mia borsa?>>ma lei continua a parlare con le ragazze, dandomi i nervi.
<<Barbara, parlo con te>>
<<Che c'è?>>
<<Dov'è la mia borsa?>>alza le spalle.
<<Non lo so>>
<<Cosa?>>che vuol dire che non sa dove sia finita la mia borsa, lì dentro c'è di tutto.
<<Non lo so, io...ragazze, avete visto la borsa di Sophia?>>tutti scuotono la testa, perché ancora mi fido delle persone?
<<Sei inaffidabile>> la sgrido.
<<ma come ti permetti>>mi rimprovera e io scuotendo la testa me ne vado. La cerco ovunque e la trovo solo quando ormai il film è finito. Che ci faceva la mia borsetta negli ultimi posti? La prendo e controllo che dentro ci sia tutto, ma c'è qualcosa di strano, controllo bene e dalla borsa tiro fuori un biglietto. Chi me l'ha messo qui dentro?
Mi guardo attorno, ma non noto nessuno di sospetto a parte Barbara che mi passa offesa davanti.
<<Andiamo?>>
<<Ti raggiungo dopo>>Giulia se ne va e appena rimango da sola, leggo il bigliettino.

X:<<Stasera chiudi la porta a chiave >>

Spalanco gli occhi. Da chi arriva questo messaggio? Avevo già pensato di farlo, ma ora mi accorgo che la mia mano sinistra trema. L'unica spiegazione a questo biglietto e che qualcuno sa e ha visto cosa mi ha fatto Mike e cosa ha intenzione di fare.

Scusatemi per il capitolo un po' corto, mi farò perdonare aggiornando un doppio capitolo oggi❤️.

Nel mentre, che ve ne pare di questa storia? Sono i primi capitoli e ci sta essere un po' confusi, ma chi avrà mandato quel messaggio a Sophia? Eh perché nel biglietto c'erano scritte proprio quelle parole?

Insegnami ad amartiWhere stories live. Discover now