Capitolo 12

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Quando ritorno a scuola ci sono diverse persone all'entrata e mentre mi guardo intorno cerco di individuare la professoressa. Poco dopo, la trovo vicino al portone che sta parlando con dei miei compagni. Mi guardo intorno e i miei occhi incontrano quegli occhi neri che mi fanno battere il cuore e roteo gli occhi quando mi guarda anche lui. Nevan si allontana da dov'era e sta per avvicinarsi a me, ma la professoressa mi si para davanti.
<<Sophia, menomale. Sono felice che tu sia qui>>mi abbraccia e io immobile non ricambio. Dev'essere proprio disperata per aver fatto un gesto del genere con un suo alunno. Noto Nevan borbottare qualcosa infastidito e io cerco di trattenere una risata.
<<Il corso deve ancora iniziare e già ci sono problemi>>
<<Che tipo di problemi?>>chiedo accigliata cercando di non essere troppo invadente.
<<La storia, ho dimenticato la trama a casa e ora non la ricordo>>urla in una crisi di nervi, a volte mi chiedo come fanno ad assumere persone così sbadate.
<<Se vuole posso pensarci io>>azzardo.
<<Tu? Conosci la storia?>>mi chiede guardandomi sorpresa.
<<Si>>in realtà quando mi ha proposto di partecipare non sapevo nemmeno chi fossero Amore e Psiche, ma all'ora di pranzo la mia curiosità ha visto e così l'ho cercato.
<<O mio Dio Sophia, sei meravigliosa>>urla davanti a tutti prima di abbracciarmi e quando mi stacco, mi porto una ciocca dei capelli dietro l'orecchio imbarazzata notando che lo sguardo di tutti è su di me. Tra tanti sguardi può interessarmi solo il suo? Il suo è l'unico che cerco e lo trovo non molto lontano da qui a parlare con una ragazza.
I miei muscoli si irrigidiscono, chi è quella?
Noto che arrossisce a una cosa detta da Nevan e io infuriata, mi giro ed entro.
Quel bast-
Perché si è fatto visibile a tutti?
Quando entro, vado a sedermi e spero che Nevan si siede accanto a me, ma si siede di fronte ed accanto alla ragazza che in questo momento sta ridendo.
Sbatto il piede infastidita.
Vuole che lo picchi?
No perché io sono pronta a fargli la tomba.
Nevan mi sorride.
Pezzo di merda.
Chiudo gli occhi in due fessure pronta a fare una scenata se serve ad allontanare quella e lui se ne accorge. Ad un tratto il telefono mi vibra nella tasca della tuta e quando lo prendo mi acciglio notando che si tratta di un numero sconosciuto.
Chi sarà?

Chat:

X:<<Smettila di fissarmi così, è solo una ragazza>> è lui.
Questo è il suo numero.
Ora sono felice.
Il malumore sembra sparito.
Ho il suo numero, ma lui come ha avuto il mio?

Io:<<tu smettila di comportarti come se ti piacesse scopartela>>invio.

Okay, sembro gelosa, ma non mi importa.
Lo noto alzare un sopracciglio mentre cerca di trattenere un sorriso.

Nevan:<<i tuoi film mentali sono assurdi>>
Mi sta prendendo in giro? Guardandolo noto che si sta proprio divertendo.
Stringo i pugni.

Io:<<Questo non fa parte dei miei film mentali, ma della realtà>>

Invio e poso il telefono sul ginocchio mettendo le braccia conserte. Solo quando noto un messaggio divertente che riguarda il mio broncio, mi risistemo sulla sedia.

Nevan:<<non voglio scoparmela>> alzo gli occhi in cielo facendogli assumere un espressione infastidita.
Non gli credo.
Nevan:<<Non mi piace neanche Clare>>
Clare?
È questo il suo nome?
È già sulla lista dei nomi che non mi piacciono.

Io:<<Allora hai un problema, lo dimostri male. TI SEI FATTO ANCHE VEDERE>>

Lo sento sbuffare.
Nevan:<<Hai ragione, ho un problema>>scrive notando il mio nervosismo.
Lo sapevo.

Io:<<Quale sarebbe?>>mi mordo le unghie nervosa.

Quale problema potrà mai avere?
Nevan:<<il problema è che mi piaci tu…>>
Nevan:<<...e da quando ci siamo baciati non fai altro che tornarmi in mente>>
L’ha scritto veramente?
Rileggo il messaggio una, due, tre volte.
L’ha detto.
Sul mio volto appare un sorriso da bete.

Io:<<ma Clare è bella e perfetta, mentre io…>>

Nevan:<<In tanto, ho scelto te>>

Fine Chat:

La professoressa mi chiama e io sono costretta ad alzarmi, lasciando che il telefono continui a vibrare sulla sedia.
Perché mi sta inviando così tanti messaggi?
<<Amore e Pesche è una delle storie mitologiche più belle, metafora dell’età battaglia tra razionalità e istinto, tra cuore e cervello. La storia racconta di un amore ostacolato dall’invidia di una dea e di due amanti che riescono a ricongiungersi nonostante mille difficoltà e peripezie>>spiego e sto per iniziare a raccontare la storia, ma la professoressa mi blocca.
<<Grazie Sophia, ora vai a posto>>
<<La storia?>>chiedo confusa.
<<L'ho ricordata>>mi sorride e io ritorno a posto. Meglio così. Prendo il telefono e cercando di non farmi beccare, leggo i messaggi.

Inizio Chat:

Nevan:<<Continuiamo a fare così>>
Nevan:<<A girare in tondo>>
Nevan:<<Sto perdendo la testa>>
Nevan:<<Ti vedo ridere con le tue amiche e vorrei essere io a farti sorridere così>>
Nevan:<<Sono sempre più affascinato da te>>
Nevan:<<Non so che cosa hai fatto su di me>>
Nevan:<<Non riesco a smettere di pensare a te>>

Io:<<Oh...>>

È l'unica cosa che riesco a scrivere.
Le guance mi vanno a fuoco.
Mi mordo il labbro.
Sento un sospiro farsi pesante e sorrido pensando fosse lui.

Nevan:<<Ogni volta che ti vedo mi viene voglia di baciarti>>stringo le gambe ricordando la sua bocca sulla mia.
Nevan:<<non è più solo una “leggenda” per me>>
Nevan:<<ho una sorpresa per te>>

Io:<<una sorpresa?>>

Nevan:<<riesci ad andartene?>>

Fine Chat.

Cosa mi invento?
Mi accorgo che sono già iniziate le prove così mi alzo dalla sedia e mi avvicino alla professoressa.
<<Sophia>>
<<Mi scusi, ma non mi sento bene>>mento e cerco di essere il più convincente possibile. Delle mani si posano sui miei fianchi e girandomi noto che si tratta di Nevan.
Mi guardo attorno.
Nessuno sta prestando attenzione a noi quindi significa che è tornato invisibile.
<<Dille che ti fa male la testa>>
<<Non posso dirle che…>>mi interrompe.
<<Fallo sennò niente sorpresa>>da quando siamo passati ai ricatti? Smetto di sbisbigliare e mi giro verso la professoressa che mi guarda confusa.
<<Ho mal di testa, forse è meglio se ritorno a casa>>
<<Si si, certo. Riposati cara>> e dandomi le spalle se ne va.
Tutto qui?
<<Vedi? È stato semplice>>mi sussurra all'orecchio Nevan facendomi sorridere.
Si, lo è stato.
Quando raggiungiamo il cortile della scuola, noto subito la sua macchina nera.
<<Dove andiamo?>>
<<Non posso dirtelo, è un sorpresa>>apro la bocca per ribattere, ma lui mi interrompe.
<<Chiama a tua madre e digli di non aspettarti per cena>>

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 07 ⏰

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