Capitolo 4

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<<Sei stata un po' dura nei confronti di Barbara>>
<<Dura? Aveva perso la mia borsa, se non se ne poteva occupare me lo diceva>>poso le mie labbra sulla cannuccia e continuo a bere il mio frappè alla fragola. Dopo il cinema, Giulia mi ha invitato a berci qualcosa e io non ho potuto rifiutare, in questi giorni non abbiamo passato tanto tempo insieme e così abbiamo rimediato.
<<Dovresti scusarti>>
<<Non esiste>>
<<Sei testarda>>
<<Io?>>
<<Tu>>sorrido.
<<Lo so>>sorride anche lei.
<<Che te ne pare del ragazzo nuovo?>>alzo le spalle.
<<Non ho avuto modo di parlargli, sinceramente>>
<<Mi sembra simpatico>>dice all'improvviso spostando lo sguardo e io la guardo attentamente.
<<Giulia?>>
<<Mhmm?>>le sue guance sono più scure.
<<Non è che ti piace?>>arrossisce.
<<LO SAPEVO>>
<<NO>>
<<No?>>
<<Si>>
<<Si?>>
<<Sento arrivare il mal di testa>>si tocca la fronte.
<<E tu sii più chiara>>mi guarda e sbatte le palpebre.
<<Le tue unghie...>>so che vuole cambiare discorso, ma non ci riuscirà.
<<Giulia>>sbuffa lasciandosi andare nella sedia.
<<Okay, lo trovo interessante>>
<<Quindi ti piace!>>
<<"Piace" parolone, direi carino>>mente e io lo capisco subito. Se a Giulia non piacesse questo ragazzo non me ne parlerebbe mai, anche se fosse carino e poi si sta torturando così tanto le labbra che sono sicura che da un momento all'altro le uscirà sangue.
<<Basta, cambiamo discorso. Stasera c'è una festa...>>non c'è bisogno che continui, so già la mia risposta.
<<Andiamoci>>spalanca gli occhi.
<<Davvero?>>annuisco, meno tempo passo in quella casa meglio è per me.
<<Wow, non pensavo che fosse così facile, ero già pronta a supplicarti e a minacciare la nostra amicizia>> sghignazza divertita e io la spingo facendo lo stesso.
<<Ci prepariamo a casa tua?>>mi chiede, ma non ho il tempo di parlare che un mazzo di fiori mi si para davanti, alzo lo sguardo e il cameriere che ci ha servito poco fa mi guarda imbarazzato.
<<O mio Dio>>sento sussurrare da Giulia e io mi gratto la testa imbarazzata, deve esserci un'errore.
<<Signorina, questi sono per lei>>
<<Per me?>>ci sarà un errore, per forza.
<<È lei Sophia?>>mi chiede.
<<Sì, sono io>> e il cameriere, felici di non essersi sbagliato, mi passa i fiori. Li guardo, questi sono i miei fiori preferiti, la calendula rosa accompagnati da altri tipi di fiori e rose dello stesso colore. Chiunque sia, come faceva a saperlo? Alzo lo sguardo e il cameriere se n'è già andato.
<<Questi fiori sono bellissimi>>grida Giulia entusiasta e si alza mentre io prendo il biglietto incastrato in mezzo ai fiori.
<<Chi te lo manda?>>mi chiede curiosa.

X:<<Aspettarti è stato come aspettare un arcobaleno di notte>>

Chi ha scritto questo bigliettino è la stessa persona che mi ha fatto trovare quel bigliettino nella borsa, riconosco la scrittura.
Mi guardo attorno.
<<MA QUESTO RAGAZZO E' UN POETA>>urla Giulia e io le lancio un'occhiata visto che tutti i presenti si sono girati a guardarci.
<<E' una cosa bellissima, Sophia>>continua senza starmi a sentire.
<<Possiamo andare a casa mia?>>le chiedo alzandomi e posando il bigliettino dentro la tasca dei jeans, Giulia annuisce e prende i fiori.
Saliamo in camera mia e lascio lì Giulia mentre io ne approfitto per andare in bagno. Quando finisco, mi lavo le mani e trovo Giulia intenta a guardare uno dei miei disegni e mi irrigidisco quando mi accorgo che sta osservando l'unico disegno che non avevo voglia vedesse nessuno, i suoi occhi.
Come un fulmine, glielo levo dalle mani ed evitando le sue proteste, poso il disegno in un cassetto e proprio in quel cassetto poso anche i due bigliettini del ragazzo misterioso. Chiudo quel cassetto a chiave, l'unico in cui posso e mi giro verso Giulia che mi guarda con il broncio.
<<Sei cattiva>>si lamenta e io mi butto sul letto.
<<Non capisco perché l'hai nascosto lì dentro, quel disegno è stupendo e i suoi occhi...>>non la lascio continuare.
<<Possiamo parlare d'altro?>>le chiedo, ma lei scuote la testa.
<<Non ti permetterò di cambiare argomento proprio ora>>sbuffo e le tiro il cuscino rosa che schiva.
<<Sei già pronta per una mostra d'arte, perché non li mandi?>>resto in silenzio.
<<Hai paura di non farcela? Hai talento, Sofì e poi se mandi quel disegno sarebbero dei pazzi a non farlo>>cerca di prendermi la mano, ma io mi alzo dal letto.
<<Non lo so>>
<<Qual'è il problema?>>mi chiede sedendosi su esso mentre io cammino avanti e indietro per la stanza.
Come glielo spiego?
<<Da quando hai problemi a confidarti con me?>>mi blocco.
<<Non è quello>>
<<Cosa?>>
<<Il problema è che quello che hai visto non dovevi vederlo, era un disegno privato>>
<<Privato? Tra noi due non c'è privacy>>
<<Quel disegno non dovevi guardarlo>>questa volta si alza pure lei.
<<Non ti ho detto che è brutto>>lo so che non lo è perché i suoi occhi non lo sono.
<<Forse è meglio prepararci>>interrompo il contatto visivo e mi avvicino verso l'armadio.
<<E' meglio>>sussurra Giulia prima di infilarsi in bagno.
Per stasera avevo intenzione di indossare qualcosa di semplice, ma poi ci ho ripensato e ho tirato fuori un abito nero che mi arriva per poco sotto le ginocchia con una scollatura profonda che mette in risalto le mie tette strette in un reggiseno di una taglia più piccola in modo da farle risultare più grandi e più sode. Aggiungo degli stivali a spillo e infine mi trucco esagerando anche con esso, ombretto rosa e nero, una linea sottile di eyliner, matita sotto gli occhi e infine ho dipinto le mie labbra con un rossetto rosso sangue. Mi guardo allo specchio e sorrido al mio riflesso, i miei capelli abbinati al rossetto rendono tutto più bello.
<<Sei letteralmente bellissima>>Mi giro verso Giulia e anche lei indossa un vestito da togliere il fiato. Le faccio l'occhiolino e lei mi sorride scuotendo la testa.
<<Mi aiuti con la piastra?>> mi chiede e io faccio il segno di militare facendo scoppiare a ridere entrambe.
<<Scema>>ride e io sto per scusarmi per prima, ma lei scuote la testa.
<<No, non dovevo curiosare nelle tue cose>>sospiro sollevata che tra noi tutto si sia risolto e prendo la piastra.
Pronte, scendiamo giù.
Vorrei evitare di farmi vedere in questo modo, ma Giulia entra in salotto e io sono costretta a seguirla, lì troviamo Elia nella poltrona col telefono e mia madre e Mike che "guardano" il film, baciandosi ogni millesimo secondo. Mi dispiace per Elia.
<<Signora Cook, noi usciamo>>Giulia si piazza davanti al televisore.
<<Signora Fly>>la corregge mia madre e mentre Giulia si scusa io resto a guardare quel pervertito che guarda Giulia peggio di un cane in calore. Spalanco gli occhi quando lo noto toccarsi la erezione evidente. Che schifo. Sposto lo sguardo, ma quando lo riporto nel salotto, sussulto e faccio un passo indietro trovandomelo davanti. Quando si è alzato da lì? Guardo dietro di lui e mi accorgo che mia madre e Giulia non ci sono più, dove sono andate?
<<Stasera sei porca e questo vestito...>>si lecca le labbra.
<<Potresti diventare la mia puttana preferita se non ci fosse già tua madre>>serro i denti, come si permette a parlarle così?
<<Non ti meriti il cazzo, non hai nemmeno le palle di dirglielo in faccia>>sorride.
<<Hai sbagliato, due volte. Uno, le palle l'ho e ho voglia di sbattertele in faccia e due, tua madre lo sa già>>il mio corpo trema a causa della rabbia e continuo a tremare quando posa la mano sui miei fianchi e sta per spostarli sul mio sedere, ma la finestra all'improvviso si spalanca provocando un grande baccano.
<<Che succede qui?>>mia madre rientra nel salotto seguita da Giulia che si sistema il vestito mentre Mike si allontana.
<<Non lo so, la finestra si è aperta e...>>esco subito fuori da quella casa. Il mio petto si alza e si abbassa velocemente e io conto cercando di restare calma e di non farmi prendere dal panico. Se quella finestra non si fosse aperta...
Butto indietro la testa e ricaccio indietro le lacrime.
<<Andiamo?>> mi chiede Giulia e io annuisco.
Come al solito non si accorge di niente.
Non ci vuole molto ad arrivare a questa festa e pronta a dimenticare tutto quello che è successo, appena scendiamo dalla macchina mi dirigo dentro senza aspettare Giulia e vado subito verso l'angolo alcol dove nel tavolo trovo diversi bicchieri.
Non so cosa c'è dentro, ma ne butto giù cinque tutto in un fiato.
<<Merda, fa piano>>un ragazzo mi sorride e mi passa un'altro bicchiere.
Non mi aveva detto di fare piano?
Sbuffo e girandomi, me ne vado.
Ma l'incoerenza delle persone?
Cammino fino a raggiungere la pista e solo quando Morena mi urla nell'orecchio entusiasta mi rendo conto di stare già ballando. L'alcool ha già fatto effetto? Mi scrollo le spalle e ballo con le ragazze. Non mi importa di chi pensa che io non sappia ballare, di chi pensa che io stia esagerando, di chi giudica come mi muovo, io voglio solo divertirmi ed è proprio quello che faccio. MI tocco ovunque e lascio che i capelli svolazzano di qua e di là mentre mi abbasso mettendo in risalto il mio sedere. Giulia urla entusiasta e mi segue, muovendo il bacino e toccando il mio corpo, strizzando il seno destro. Sorrido e presa da una scarica di adrenalina mi giro, ma mi blocco quando lo vedo. Rivedo quei occhi nonostante le mille persone, nonostante il buio, nonostante a volte le luci illuminano la sala. Lo vedo solo perchè sono ubriaca? Sbatto le palpebre e ritorno "sobria" quando lui è ancora lì, appoggiato alla parete a fissarmi. Questa sera è più bello del solito, nonostante i pugni stretti lungo i fianchi. Grazie alla camicia sbottonata riesco a vedere uno dei suoi tatuaggi. Un triangolo attaccato a un altro triangolo che ha due cerchi dentro, che significa? Rialzo lo sguardo e lui mi fa l'occhiolino. Sta scherzando? Stufa e all'improvviso incazzata, cammino verso di lui. Mi deve una grossa spiegazione. Spingo tutti e tutte quelle persone che cercano di tracciarmi il cammino e sto per raggiungerlo, ma Barbara mi si para davanti.
<<Sophia>>oh no, proprio ora?
<<Barbara, ora non posso>>la supero, ma mi fermo alle sue spalle perchè lui non c'è più, è sparito, di nuovo.
Porca put....
<<Tu mi devi delle scuse>>Barbara arrabbiata mi si para davanti, ma io adesso sono più incazzata di lei.
<<Io non ti devo niente, tu mi hai perso la borsetta>>
<<Non te l'ho persa, l'ho data a un ragazzo>>a un ragazzo?
<<Che ragazzo?>>possibile che sia lui?
<<Io, non me lo ricordo, ma mi dispiace>>sospira e stanca di continuare a litigare con lei l'abbraccio.
<<Va tutto bene, dispiace anche a me>>lei mi stringe e apre la bocca per dire qualcosa, ma qualcuno ci si butta di sopra.
<<ODDIO, finalmente. Due coglioni voi due>>Giulia è andata peggio di me e così anche Morena e Lucia che sghignazzano.
<<Giulia, modera il linguaggio>> la rimprovera Barbara ridendo e Giulia le rivolge una risata prima di iniziare a twerkare addosso a noi.
<<Ora che avete risolto, andiamo a divertirci>>ed è quello che facciamo, ci divertiamo, ci tocchiamo, balliamo l'uno attaccata all'altra, ma mi scanso quando Lucia cerca di infilarmi la lingua in bocca. Ma che le prende?
<<Sei così ubriaca da non saper riconoscere una figa da un cazzo?>>scherzo e lei mi spinge indietro e si gira iniziando a ballare con un ragazzo a caso. E' matta, penso ed emetto una smorfia disgustata quando la vedo infilare la lingua nella bocca del ragazzo in questione che la spinge verso la parete. Dovrebbe bere di meno, penso e quando mi giro mi accorgo che un ragazzo si è avvicinato a me. Solidamente ci ballerei, ma ora non ho voglia. Cerco di dargli le spalle, ma lui mi ferma.
<<Ehi, vorrei solo sapere il tuo nome>>apro la bocca per dire qualcosa, ma dalla mia bocca esce un rutto così forte che un camionista sarebbe stracciato. O MIO DIO.
Le mie guance vanno a fuoco così come ogni parte di me.
Come è successo?
Io non rutto mai così.
Sto per scusarmi, ma il ragazzo mi dà le spalle e se ne va, merda.
Mi tiro indietro i capelli sudati e mi guardo attorno in cerca delle mie amiche, ma di loro nessuna traccia.
Bene Sophia, è ora di tornare a casa.

Vi ho promesso il capitolo ed eccolo qui 🥰, ammetto che è abbastanza lungo, ma dovevo farmi perdonare per stamattina, ci sono riuscita?😂❤️.

Che ne pensate?
Dovrei continuare a pubblicare i capitoli?
Sono stra curiosa di saperlo, aspetto i vostri messaggi con ansia ❤️❤️.

Baci, baci.

La vostra, Noemi❤️

Insegnami ad amartiWhere stories live. Discover now