Capitolo 10

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Infilzo la forchetta nelle frittelle per i nervi, mentre aspetto che Elia scenda giù.
Un freddo pungente mi colpisce da dietro.
<<Agape, devi calmarti>>Nevan mi leva la forchetta delle mani.
<<Calmarmi? Io sono calmissima>>riprendo la mia forchetta e continuo a mangiare le frittelle ripiene di paprika dolce e cipolla caramellata. Sono così incazzata che potrei mangiarne altri dieci piatti.
<<Allora perché stai mangiando quella schifezza?>>schifezza? Mi porto una mano sul petto offesa.
<<Stai offendendo il mio piatto preferito o sbaglio>>fa una smorfia disgustata e guarda il ricettario di mamma aperto sul tavolo.
Taglio un altro pezzo di frittella, ma non ci riesco.
Perché questo coltello non taglia?
<<Uff, vedi che quelle non sono le palle di Mike>>mi ricorda Nevan sorridendo, iniziando a sfogliare il ricettario. Le palle di Mike? Magari. Li taglierei a fettine e li butterei nel fuoco.
<<Quello stronzo ha picchiato mia madre>>Nevan si blocca.
<<Com'è successo?>>
<<Non lo so, Elia mi ha raccontato tutto>>
<<Elia?>>
<<Mio fratello>>sussurro così a bassa voce che non sono nemmeno sicura mi abbia sentito, ma lui subito dopo mi abbraccia e io cerco di trattenere le lacrime.
<<Mi dispiace>>
<<Ha solo sei anni>>la mia voce è già rotta dalle lacrime.
<<Mi dispiace>>mi sussurra accarezzandomi i capelli e sopra ad essi gli lascia un leggero bacio, sospirando.
Alzo lo sguardo e rabbrividisco notando la sua mano libera dai miei capelli salire lungo il mio braccio, mi accarezza il collo e aggancia le dita intorno al mio mento, guardandomi dal basso verso l'alto. Guardandolo negli occhi capisco subito le sue intenzioni. Mi vuole baciare! Il cuore inizia a battermi impazzito, mi bacerà? Deglutisco.
Nevan si morde il labbro prima di avvicinarsi al mio volto, sento il suo respiro sulle mie labbra screpolate mentre il mio petto si alza e si abbassa velocemente.
Le nostre labbra si sfiorano e sta per baciarmi quando all'improvviso si stacca.
Lo guardo confusa, ma lui indica dietro di me e lì noto Elia guardarci curiosi o meglio, guardare curioso Nevan.
Mi ricompongo subito, facendo sparire il rossore delle guance.
<<Elia lui è Nevan, un mio amico>>Nevan mi lancia un'occhiata, ma non dice nulla.
<<Che stavate facendo?>> Merda.
<<Noi…>>cerco di inventare una scusa, ma non me ne viene nessuna.
Fortunatamente c'è Nevan a salvarmi.
<<Che ne dite di fare i biscotti alla pesca e pancetta?>>
<<Biscotti alla pesca e pancetta?>>gli chiedo sentendo lo stomaco brontolare. Si, lo so che sto già mangiando, ma il mio stomaco ha bisogno di altro cibo. Soprattutto ora che ho il ciclo. Nevan annuisce ed entrambi ci giriamo verso Elia.
Lui guarda entrambi e alza le spalle.
<<Per te va bene se lui resta o…>>gli chiedo incerta, ma lui annuisce scrollando le spalle così tutti insieme iniziamo a metterci a lavoro.
<<Qua dice, biscotti friali fatti con pesca fresca e pancetta densa>>mi alzo e vado verso il frigo.
<<Che cosa ti serve?>>
<<Farina>>mettendomi in punta di piedi la prendo e gliela passo.
<<Bene, adesso il burro>>apro il frigo.
<<Mhm e uova>>
<<Zucchero>>lo porgo a Elia che a sua volta lo porge a Nevan.
Sorrido notando loro due cucinare.
<<Pesca>>
<<E infine pancetta>>la metto nella padella e la cucino. Quando mi giro, Nevan e Elia non ci sono più. Dove sono andati? Mi pulisco le mani e vado a cercarli. Entro in salotto, ma mi fermo all'entrata quando sento diverse risate. Mi nascondo dietro la parete e li guardo di nascosto, Elia sta ridendo per una battuta fatta da Nevan che nel mentre sistema la loro casetta fatta di cuscini e coperte. Vederli insieme mi fa un effetto che non riesco a spiegare, ma quasi scoppio a piangere di fronte alla risata di Elia. Non l'ho mai sentito ridere così. All'improvviso mi vibra il telefono così lo prendo dalla tasca dei jeans.

Chat:

Giulia:<<Urgenza, posso venire a casa tua?>>

Guardo Elia e Nevan.

Insegnami ad amartiWhere stories live. Discover now