Gemma del Mare

1.

Mentre me ne sto a fissare il mare, invidiando i marinai che salpano verso posti lontani, non posso fare a meno di chiedermi cosa ne sarebbe stata della mia vita se fossi cresciuta insieme ai miei genitori biologici.
Forse sarei appartenuta anche io al mare, come quei pescatori laggiù?

Quando quel terribile giorno mia mamma (o colei che credevo fosse mia mamma) è venuta a mancare ho perso ogni speranza che riservavo verso il futuro. Tutto il mio mondo è crollato.
Dopo i primi dieci giorni infernali ho trascorso gran parte delle mie giornate in biblioteca. Mi sono rifugiata nei libri perchè rappresentavano per me l'unica occasione di vedere il mondo con occhi diversi, di uscire per qualche ora dalla mia triste disperazione entrando nella vita di qualcun'altro.
I libri si trasformavano in compagni silenziosi, portando con sé il potere di trasportarmi oltre i confini della mia triste realtà.
Nel tentativo di sopravvivere alla tempesta che aveva sconvolto la mia esistenza mi sono isolata dal mondo. Ho allontanato anche le poche amicizie che coloravano la mia vita:  un distacco triste ma assolutamente necessario se non volevo ferire anche loro.

Tre giorni fa, quando mio padre ha ritenuto che fossi abbastanza pronta, mi ha consegnato una lettera scritta da mia madre. Accanto a questa lettera, c'era una splendida collana d'oro con un grande ciondolo che incastonava una gemma blu.

«Tesoro, sai quanto tu fossi speciale per tua madre... e per me, naturalmente? Ti abbiamo sempre amato profondamente e sempre ti ameremo, anche se lei non è più qui, ovunque si trovi adesso. Per favore, leggi questa lettera non appena ti sentirai pronta. L'ha scritta la mamma per te. Ti anticipo che non sarà facile, ma potrà condurti finalmente verso una nuova avventura. Potrà darti ciò che tu adesso desideri nel profondo del tuo cuore: una nuova speranza. Sei il nostro dono più prezioso.»  Mi ha detto mio padre.

Ci siamo abbracciati a lungo e sono venuta qui a leggere la lettera.