CAPITOLO SETTANTATREESIMO

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《Hai deciso di non venire.》disse dispiaciuto.

《No,》lo guardai. Era completamente perso. Lo abbracciai, per i sensi di colpa.《mi dispiace.》dissi piangendo.

《Lo sapevo.》

《Cosa?》gli chiesi asciugandomi le lacrime con il pollice.

《Che non saresti partita con me. Lo riconosco, sono stato un coglione.》

Mi avvicinai e gli accarezzai la guancia sorridendo.《No.》gli dissi cercando di tirarlo su di morale.

All'improvviso, lui mise la sua mano sulla mia schiena e l'altra mi strinse il fianco. Eravamo così vicini da non poter più respirare. I nostri occhi si incrociavano, mi mancava il respiro e, lui era così dannatamente bello. Mi guardò con uno sguardo avvilito e posò il naso tra il collo e la spalla, stringendomi ancora più forte a lui come se volesse condividere il battito del suo cuore con me. Non sentivo nessun rumore, nessun battito che andava diversamente dal suo, tutto all'unisono. Come se volesse passare l'intera vita con me.
Non sapevo cosa stavo facendo.
Gli sollevai la testa e lo guardai. Misi il mio naso sulla sua fronte, lui mi prese in braccio, lo accarezzai e posai il naso vicino al suo. Chiusi gli occhi, decisi di lasciar fare a lui. Mi baciò sopra il naso e mi sfiorò le labbra. Le aprii leggermente, e Charlie iniziò a baciarmi, in modo così dolce che non ti avrebbe mai stancato. Dopo un po', mi fece scendere a terra e io lo riabbracciai.

Dopo un silenzio d'imbarazzo assordante, lui mi fece una domanda che ci complicò la giornata.

《Ci potrà essere ancora qualcosa tra noi?》disse balbettando.

《Mh, non lo so.》

《Io...io, be', io...vorrei riaggiustare quel rapporto che avevamo.》

Lo guardai con una faccia dubbiosa.

《Be', magari non ora, dopo un po' di tempo. Io vorrei ricominciare tutto da capo.》

Non sapevo cosa rispondergli. Io gli volevo comunque bene. Puoi ricucire un buco miliardi di volte, ma se sai che ogni volta si riaprirà, è inutile.

《Facciamo una cosa.》

Lo guardai curiosa.

《Noi penseremo alla nostra relazione, a quello che c'è stato. Se possiamo ripartire insieme o se dobbiamo prendere strade diverse. Penseremo a tutto l'amore che ci siamo dati, a tutto il male che ci siamo fatti, a quella forza che abbiamo avuto di andare avanti, e quella debolezza che ci ha staccato le mani l'una dall'altra.》

《Le nostre mani non si sono staccate, la debolezza non ha allontanato i nostri corpi, ma ha fatto smettere di combattere le nostre anime, nonostante l'amore che abbiamo verso l'altro.》

Dalle parole che mi sono uscite dalla bocca, abbiamo iniziato a piangere.

《Giuro che tornerei indietro, manderei a fanculo quei cinque stronzi, perché tu vali il triplo di loro. Posso lottare finché sei al mio fianco, ma se non ci sei, mi arrendo perché non ho più la forza che mi davi.》

Ci abbracciammo così forte, da consolarci.

《Voglio che non pensassimo, e che alla sera del ballo se ci sentiamo di riprovarci ci ritrovassimo lì. Se vorrai dimenticarmi, non venire al ballo. E se io non vorrò, non verrò.》

Guardai in basso, lui mi accarezzò la guancia.

《Lo prometti?》mi chiese.

《Lo prometto.》gli sussurai.

《I viaggiatori del volo 264 del FrenchAir diretto per New York, Stati Uniti possono recarsi alla zona del Check-In. Buona giornata e buon viaggio.》si sentì.

《Devi andare.》dissi con un sorriso pieno di tristezza.

Lui iniziò a frugare nella tasca dello zaino.

《Tieni. Sarebbe dovuto essere il tuo biglietto per l'America.》

《Sì, ma sono due.》

《Lo so, potevi anche partire con qualcun'altro. C'è anche compreso il viaggio di ritorno. Non scadono, quindi potresti venire da me quando vuoi, e in caso non ti trovassi bene, puoi anche tornare qui in Francia.》

《Okay.》

Presi i biglietti e li strinsi al cuore.

《Arrivederci.》mi disse baciandomi per un'ultima volta.

《Arrivederci.》

Lo vidi allontanarsi fino a scomparire tra la folla.
Scappai via dall'aeroporto. Uscii, non mi serviva un ombrello. Piangevo insieme alla pioggia, alzai il viso al cielo.

《Cosa farò senza te.》mi chiesi.

《Charleen! Eccoti!》disse raggiungendomi Christian.
Lo abbracciai forte.

《Stai bene?》mi chiese.

Annuii di si. Guardammo il cielo, passò un aereo.
Forse quella poteva essere l'ultima volta in cui potevo vederlo.

NON SONO ALL'ALTEZZA [IN REVISIONE]Donde viven las historias. Descúbrelo ahora