3. « Anima consumata »

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Lost in the fire - Gesaffelstein, the Weeknd

KYLE'S POV

Continuavo a pensare a quella ragazzina insolente.

Non era possibile.

Non potevo innamorarmi, era una scommessa, solo una fottuta scommessa.

Andai a prenderla come ogni mattina a casa, ed eccola lì.

Davanti alla porta di casa con la faccia corrucciata che mi aspettava.

Che le era successo?

Decisi che glielo avrei chiesto più tardi.

La salutai e la feci salire nell'abitacolo.

«Ciao bambolina, che si dice?» Dissi io.

Lei non rispose, aveva il viso rivolto verso il pavimento.

Era successo qualcosa, chissà cosa pensai.

«Che succede, bambolina? Ti ha lasciato il fidanzato? Dissi io.

Okay, so di essere uno stronzo, ma volevo farlo lo stesso, tanto non mi interessava in quel senso quindi non avevo paura di ferirla oltre.

«Non è divertente... comunque non ti interessa, sono fatti miei.» Dissi lei.

«Va bene bambolina, quando vorrai dirmelo sono qua, lo sai!» Le dissi io.

Fummo in silenzio per tutto il tragitto fino a scuola, stavo parcheggiando e non mi fece nemmeno finire di fare manovra che aprí la portiera e si fiondò letteralmente fuori dalla vettura.

«Bambolina ma che cazzo fai!» Le gridai.

Ormai invano perché era già all'ingresso dell'istituto.

Era impazzita, pensai.

Finii di parcheggiare velocemente e la raggiunsi correndo con ampie falcate.

«Ragazzina, dove pensi di scappare? Mi dici cos'hai stamattina? Il tuo umore è cambiato in modo repentino.» Dissi io.

La presi per un braccio e le dissi testuali parole.

«Non ho nulla e ora lasciami, per cortesia.» Disse lei visibilmente irritata.

Forse ha il ciclo pensai.

«Hai il ciclo per caso ragazzina? Sei così acida stamattina!» Dissi io.

«Fottiti, Kyle.» Disse lei.

E se ne andò dritta in aula di biologia.

Io avevo lezione di chimica, che palle pensai.

Non avevo voglia di fare lezione oggi, quindi andai nella sua aula, la presi letteralmente per il braccio e la portai nel retro dalla scuola, appartati.

«Ma cosa fai? Lasciami! Ho lezione!» Disse lei infuriata.

Poverina, si stava perdendo la lezione, diceva.

«Niente lezione, oggi si brucia tesoro. Oggi ti porto in un bel posto! Mi ringrazierai più tardi.» Dissi io.

La presi e la portai in macchina.

Volevo portarla al mare, non so nemmeno io il perché.

Una volta entrati nella vettura piombò un silenzio piatto, decisi di alzare il volume della musica per smorzare l'atmosfera.

Dopo circa un'oretta di strada, arrivammo al mare.

Era così bello.

Venivo sempre qui quando non volevo più pensare a nulla, l'ho fatto per lei.

Sapevo che aveva qualcosa che non andava e volevo indagare.

Una volta arrivati, la vista era stupenda.

Un mare calmo ci invitava ad avvicinarci a lui, infatti lo facemmo.

«Perché mi hai portato qui? E per la cronaca, è la prima volta che salto scuola e non è da me, perciò sono preoccupata di questo, che mi stai facendo?» Mi disse lei.

«È proprio questo il punto, bambolina. Non l'ho mai fatto per nessuna, quindi che cosa mi stai facendo tu! Dovrei chiedertelo io.» Dissi io.

Ci sedemmo in riva al mare.

L'acqua era davvero magnifica, cristallina.

Non parlammo. Ci godemmo l'aria del mare.

Iniziai io.

«Allora, bambolina, si può sapere che cos'hai?» Dissi io.

«Nulla, ho litigato con mia madre. Non gli piace che sto con te, Kyle. Sei una brutta influenza, mi ha detto.» Confessò lei.

La madre non si sbagliava.

Ero una brutta influenza per chiunque avessi attorno.

«Tua madre ha ragione, Heart. Sono una brutta influenza per te, non dovresti frequentare i cattivi ragazzi come me. Devi ascoltare tua madre. Io sono rotto, Heart. Sono in pezzi. La mia anima è nera come la pece, e potrei ferirti, anzi so fare solo quello.» Dissi io, sinceramente.

Era la verità.

Ero rotto.

Rotto dentro.

Avevo l'anima scura, cupa e solo un'anima pura e bianca come la sua poteva salvarmi da me stesso.

Non sapevo più chi ero e cos'ero diventato.

Agli altri facevo vedere ciò che in realtà non ero, indossavo una maschera per farmi vedere forte e sicuro di me, quando in realtà ero debole.

Forse proprio questa ragazzina poteva aiutarmi a cambiare, a cambiare ciò che sono.

Bruciarsi ardendoOnde histórias criam vida. Descubra agora