7. « Festa in piscina »

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🎵 Stargirl Interlude — The Weeknd

HEART'S POV

La scuola era in subbiglio.

Kyle aveva invitato tutti a casa sua per una festa in piscina, me compresa.

Non avevo voglia di andare a certe feste, ma mi costrinse praticamente.

Ero a casa che mi stavo preparando.

Mi misi un semplice vestitino estivo, con il costume di sotto.

Kyle venne a prendermi sotto casa e ci dirigemmo a casa sua.

Non ero mai stata a casa sua.

Abitava in una mega villa galattica, a tre piani, era immensa.

La piscina era altrettanto enorme.

Entrammo e ci dirigemmo nell'enorme salone.

C'era già un sacco di gente.

Salutò un po' di suoi amici e mi portò in camera a cambiarci, ci mettemmo il costume e ci tuffammo in piscina, anzi, mi buttò facendomi strillare, in piscina.

Mi baciò io lo baciai.

Le cose con Kyle andavano a gonfie vele.

Stavo iniziando a capirlo.

In fondo non era una brutta persona, aveva solo un brutto passato, ma era ancora salvabile, si poteva salvare.

La sua anima non si era ancora annerita del tutto, era ancora mezza pura.

Eravamo ancora in piscina con un sacco di persone in mezzo, era praticamente piena di gente.

Tutti in piscina.

D'altronde era una festa in piscina, dove dovevano essere altrimenti?

Io e Kyle uscimmo dalla piscina e andammo a prenderci un asciugamano, eravamo completamente fradici.

«Tesoro, sei tutta che goccioli.» Mi disse lui scherzando.

«L'ho notato...» e aggiunsi: «Grazie a te che ci hai buttati in piscina.» Dissi io.

«Dai, è stato divertente!» Disse lui.

Okay, era stato divertente ma non volevo dargli la soddisfazione.

«Vestiamoci altrimenti ci beccheremo un bel raffreddore.» Dissi io.

E lui annuì, andò in camera sua a prendermi una sua maglietta che mi stava a vestito, nera a V.

Mi sentivo in imbarazzo con solo quella addosso in mezzo a tutte queste persone.

Lasciammo perdere la festa e andammo in camera sua, tanto eravamo a casa sua.

Ci baciammo per quelle che sembrarono ore e ci unimmo in modo passionale.

Ci stavamo bruciando, e lo sapevamo entrambi.

Ma a entrambi piaceva il fuoco, e lo bramavamo.

Bramavamo l'uno e l'altra, ci bramavamo a vicenda.

Come un fuoco che cerca di accendersi, noi lo alimentavamo.

Dopo la festa, andammo a fare un giro notturno con la sua moto.

Io abbracciata a lui, a guardare il panorama mozzafiato che la notte godeva.

Magnifico.

Il cielo era pieno di stelle, tantissime e luccicanti.

Per un momento, pensai che ci stavamo per schiantare perché andava fortissimo, ma mi sbagliavo.

«Bambolina, tieniti mi raccomando» Ricordo solo che mi disse.

Avrei fatto come avrebbe detto, se non volevo restare con il culo a terra, letteralmente.

Era magnifica la brezza notturna, era così fresco.

Avevo il vento letteralmente in faccia, mi rinfrescava.

Era una sensazione paradisiaca.

Anche lui si stava divertendo, più che altro perché aveva dietro me, per quello.

Mi portò al mare.

Il mare di notte, una cosa magnifica.

Iniziò a togliersi i vestiti, e capendo cosa voleva fare, feci la stessa cosa e ci tuffammo.

Il bagno a mezzanotte.

Stupendo.

Eravamo stupendi.

Al chiaro di luna io e lui.

Noi due, solo noi.

Bruciarsi ardendoWhere stories live. Discover now