Capitolo 7

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You said I was the most exotic flower
holding me tight, in our final hour.
I don't know what you do,
it's unbelievable
 ❞


Per il resto della settimana sembrava essersi stretto fra noi il tacito accordo di trattarci come due sconosciuti.

Se nei corridoi i nostri corpi calamitavano l'un l'altro facendoci per sbaglio sfiorare le dita, reciprocamente ci sforzavamo di non far incrociare i nostri sguardi.

Ma era durante le lezioni che le cose si facevano molto più complicate.

Con noi studentesse, come professore, ci sapeva proprio fare. Andare alle sue lezioni era come recarsi ad un santuario; grazie alla sua aura da intellettuale noi lo ascoltavamo con la stessa dedizione con la quale i pellegrini assistono alla celebrazione della Messa.

Ci stimolava alla riflessione, voleva incoraggiarci ad esporci nei dibattiti che andava a creare, come nei veri tè filosofici di cui avevamo solo sentito parlare.

Il suo corso era sì di storia della filosofia esistenzialista ma, ci spiegava sempre che, affinché comprendessimo e riuscissimo a memorizzare il pensiero dei vari filosofi, avremmo prima di tutto dovuto imparare a ragionare come loro.

Ci faceva sentire adulte, non delle povere sophomore che erano solo al secondo anno di college, come facevano invece il resto dei professori.

Sotto questo punto di vista, faticavo a non ammirarlo anche io come le altre.

Fu questo suo modo di insegnare a convincermi che ai suoi tempi lui fosse lo studente migliore, nonostante supponessi lui pensasse praticamente la stessa cosa di Trudi.

Nonostante ciò, fui l'unica alla quale il suo essere conviviale parse intriso di ipocrisia, come se dovesse costantemente dimostrare di essere all'altezza, agognasse spasmodicamente di sentirsi accettato.

D'altronde ero l'unica a conoscerlo davvero.

Non sapevo, però, se si fosse reso conto di essere riuscito anche molto bene a farsi adorare da tutte.

Certo, in ogni caso sarebbe stata una boccata d'aria fresca rispetto agli altri professori così duri e seriosi, rigidamente accademici ma soprattutto, tremendamente moralisti e autoritari per quanto riguardasse la dottrina cattolica.

In ogni caso, nella maggior parte del tempo, s'imponeva di scordarsi della mia esistenza.

Almeno fino a quando, intervenendo a gamba tesa, richiamavo la sua attenzione su di me come un mendicante in ginocchio, vanificando ogni suo singolo sforzo.

A quel punto, chiudeva gli occhi sospirando e su di me calava il gelo. 

Cercava di mascherare il suo desiderio nei miei confronti indossando una maschera fatta di fastidio e sconforto, prima di voltarsi verso di me e la sua serietà mi sembrava così reale che mi spaventava, facendomi sentire un insetto fastidioso che non poteva schiacciare solo perché eravamo in un'aula e lui era il mio professore.

Prom (gone wrong) ☯Where stories live. Discover now