Shi'ar. Salvando la Veggente

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Tutte le mie paure si sono materializzata adesso. Avevo immaginato che prima o poi qualcuno arrivasse a me. Alieni. Shi'ar.

Avevo letto di loro dagli archivi del Wakanda, so chi sono, come è strutturata la loro forma di governo e tutto quello che poteva essermi utile. Ma non sarei andata da nessuna parte. Legata e imbavagliata, vengo sospinta anche in malo modo verso quella che sembra una cella, una volta dentro le sbarre si rivelano essere dei raggi laser.

Il carceriere mi guarda lascivamente, la cosa mi disgusta "Presto verrai presentata al nostro imperatore, Veggente. Sarai l'arma più potente dell'Impero Shi'ar." Lo fulmino con lo sguardo. Quanto vorrei parlare e mandarlo a quel paese!

Resto sola, in silenzio e penso a tutto quello che è successo, a come la mia vita sia cambiata in così poco tempo. A come non voglio essere la Veggente eppure questo fardello mi accompagnerà per tutta la vita. A Bucky, che è entrato nella mia vita casualmente, restandoci. A come mi sono innamorata di lui.

A mio padre. Mio padre. Se riuscirò a venirne fuori, prometto di parlargli e chissà, instaurare una specie di rapporto.

Bucky, aiutami!

***

New York, Sancta Santorum

Incazzato. Furioso. Impotente ed è una cosa che odio.

Come posso raggiungere un posto che dista chissà quanti anni luce da qui? Come posso raggiungerla?

Gli Avengers non esistono più, o meglio, sono sparpagliati per il mondo fino a nuovo ordine, Carol è in chissà quale galassia a fare l'eroina, i Guardiani idem e chiamare gli X men nemmeno per sogno, Logan vuole ancora farmi fuori.

Steve ormai si è ritirato, così chiedo supporto a Tony, almeno per qualche arma cosa che non ho come, dato che questa era un vacanza.

"Ok Findus, ti mando qualcosa. Dovrai presentarmi la ragazza dato che è stata così abile da fregarmi il cofanetto..." "Quello era suo o almeno di tutte le Veggenti che ci sono state prima di lei. Grazie Tony, a buon rendere..." penso sia giunto il momento di parlare con Strange.

**

Sto cerando di localizzarla con i miei poteri. Sono lo Stregone Supremo e devo fare qualcosa per mia figlia. "Stephen, dobbiamo parlare..." "Non ora Barnes, sto cercando mia figlia..." in piedi con attorno cerchi intricati di magia e incantesimi che espando attraverso il tempo e lo spazio.

"No, adesso parliamo!" entra nei cerchi distruggendoli solo con la forza della sua rabbia. Non ho mai visto nulla di simile! "E va bene, parliamo..." emanava una specie di antica magia, come se in lui ci fosse uno spirito, una forza primordiale.

"Perché? Perché non ti sei fatto avanti quando è rimasta da sola? Perché non hai fatto il padre?" "Per molti buoni motivi Barnes. Io e Helena non pensavamo che lei ereditasse lo status di Veggente, abbiamo deciso di tenerla al sicuro non interferendo nella sua vita. Devo ringraziarti per averla portata al sicuro in Wakanda..." "Ma adesso non lo è più! Ora che ti è venuta voglia di fare il padre e sapranno CHI è il padre, non pensi che avrà sempre un bersaglio dipinto addosso?" "Lo so! So benissimo di averla incasinata ma lei è tutto quello che mi rimane di Helena. Pensate quello che vi pare ma ho amato Helena più di quanto possiate immaginare e tu non mi farai la paternale..."

Si fa sotto, afferrandomi per il bavero con la mano in vibranio. "Non è una paternale Stregone, ti sto solo ricordando che hai una figlia. Una donna meravigliosa che ho imparato a conoscere in Wakanda e di cui mi sono innamorato – sbatto le palpebre incredulo, lo avevo intuito ma che me lo dicesse così apertamente – mi sono innamorato come mai mi era capitato – i suoi occhi virano per un secondo nel giallo oro – farò di tutto per salvarla. Di tutto..."

Perle KimoyoWhere stories live. Discover now