Capitolo 1

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JAMIE DORNAN

Oggi gireremo la scena del bacio in ascensore. Sono abbastanza nervoso sarà il primo di una lunga serie. Dakota é già posizionata nell' abitacolo in legno - trasformato in un finto ascensore - mentre ripasso mentalmente cosa fare.
«Ok gente, tutti in posizione. Tra due minuti gireremo la scena.» Ci avverte l'aiuto regista così entro "nell'ascensore" e Dakota mi sorride timidamente. Ancora non si é instaurato un gran rapporto tra noi.
«Ci siamo, Cinquanta Sfumature Di Grigio scena del bacio, prima.» Il ciak si chiude facendo un sonoro rumore che riecheggia nella stanza, sussulto per un momento ma appena la macchina da presa ci inquadra dico subito la mia battuta: «Fanculo il contratto.» Sto per baciare Dakota ma un urlo improvviso mi fa voltare.
«No Jamie, no. Non va bene così.» É Sam, la nostra direttrice «questa é la battuta più famosa del romanzo, non puoi dirla come se fosse una semplice frase della tante. Hai desiderato questa donna. L'hai desiderata dal primo momento in cui é entrata nel tuo ufficio. La vuoi e non ti importa nulla del tuo contratto.»
Dakota cerca di nascondere una risata e devo ammettere che la cosa mi infastidisce; probabilmente sta ridendo di me, crede che non sia un bravo attore.
Faccio un lungo respiro e butto fuori l'aria trattenuta sono a quel momento.
«Ok Sam, sono pronto possiamo riprendere.»
So che posso sembrare un tipo alquanto goffo ma se c'è una cosa che so fare quella é proprio recitare ed essere messo in dubbio mi fa venir ancora più voglia di dimostrare quanto valgo.
«Cinquanta Sfumature Di Grigio scena del bacio, seconda.» Faccio un respiro profondo e per la seconda volta ripeto la battuta: «Fanculo il contratto!» Poi mi avvento su Dakota premendola contro la parete in legno. La bacio e come c'era scritto nel libro le alzo le mani sulla testa, tenendogliele bloccate. "Non puoi toccarmi Baby, sono Christian Grey e ho cinquanta sfumature di tenebra." Ripeto nella mia mente quasi compiaciuto.
La Johnson ansima e non capisco le lo faccia perché dettato dal copione o le piace davvero. Continuo imperterrito il mio assalto, penso ad Amelia e a come sia diverso baciare lei. Per qualche secondo mi lascio trasportare dimenticando di essere sul set. "É piacevole il contatto con le sue labbra." Scaccio subito quell'idea rimproverandomi mentalmente per aver pensato una cosa simile.
«Perfetto ragazzi, meravigliosa.» Dice Sam.
Mi stacco da Dakota e rimaniamo a guardarci, l'imbarazzo che c'è tra noi in questo momento è palpabile.
«Tutto bene?» Chiedo, accompagnando la frase con un sorriso di circostanza.
«Si si, solo non pensavo...»
«Non pensavo?»
«Davvero bravi, ragazzi i miei complimenti non avrei mai pensato che sareste stati in grado di mettere in atto la stessa enfasi di quando ho scritto questo pezzo.» La James si complimenta con noi, annuisco sorridendole nonostante abbia ancora con la mente proiettata sulla frase lasciata a mezz'aria dalla Johnson.
"Non pensava cosa?"  Indagherò a fine riprese.

La giornata é ancora lunga, ci sono tante scene da girare tutte piuttosto noiose che richiedono molta meticolosità come quella del l'intervista, lì si che c'è stato da sudare. Tutto procede lentamente, l'imbarazzo per la scena dell'ascensore é andato a svanire con il passare delle ore. Quando finalmente ci viene concessa una pausa, ne approfitto per riprendere il discorso che io e Dakota abbiamo lasciato in sospeso.

DAKOTA JOHNSON

«Hey, Johnson.»
Sussulto quando la voce di Jamie mi coglie alla sprovvista.
«Hey, Dornan!» Esclamo, quasi mi strozzo con l'acqua che sto bevendo.
«Allora, non pensavi cosa? Hai lasciato la frase incompleta, sai ci tengo a sapere se ho fatto schifo.» Fa quel sorriso buffo e non posso non ridere a mia volta. Lo fisso, indecisa se dirgli o meno la verità.
"Ho adorato il tuo modo di baciare e mi dispiace che sia stata solo finzione." Certo Dakota, dirgli una frase del genere di farà risultare poco professionale.
«Non pensavo che saresti stato così bravo.» Sorrido, compiaciuta di non aver rivelato troppo.
«Beh, ad essere onesti non credevo di farcela. É stata la tua risata beffarda a spingermi oltre.»
Trattengo un risolino e, proprio mentre sto per aprire bocca, sento: «Dakota e Jamie ai camerini per il cambio abiti. Si gira la scena del ballo a casa di Christian.»
Sbuffo e Jamie ride.
«Conversazione rimandata, su sbrighiamoci prima che ci chiamino di nuovo.» Annuisco e corro subito a cambiarmi.

Indosso un delizioso abito svasato di un rosa pallido. Niente reggiseno per via della schiena nuda.
«Allora Dakota, la scena inizierà con te che scendi le scale. Jamie ti aspetterà vicino la finestra. Poi ti chiederà di ballare e lo farete sulle note di Sinatra. Tutto chiaro?»
«Chiarissimo, Sam.»
«Perfetto, allora si parte.»
«Scena del ballo a casa di Christian Grey, prima.»
Inizio a scendere le scale guardando Jamie, lui si volta venendomi incontro. Qualcosa va storto, non mi rendo conto di aver poggiato male il piede, ruzzolando giù come una bambola.
Grandioso! Tutti si alzano per vedere se stia bene e Jamie in un lampo si avvicina aiutandomi a tornare in piedi.
«Tutto bene? Ti sei fatta male?»
«No, sto bene. Il mio ego un po' meno ma nulla che non si possa risolvere, grazie.» Poggia entrambe le mani sulle mie spalle, mi fissa negli occhi. Scruto quelle pozze grigie che mi osservano ma sono incapace di articolare qualche parola.
«Hey ragazzi, tutto bene? Dakota ti sei fatta male?» La voce di Sam mi riporta alla realtà e subito mi affretto a risponderle: «Si tutto bene, non mi sono fatta male, possiamo riprendere.»

JAMIE DORNAN

Mi destabilizza guardarla negli occhi. É difficile da spiegare, ma c'è una certa affinità che ci lega. Sono entrato subito in sintonia con quella ragazza ma ho paura di quello che potrebbe accadere nei prossimi mesi.

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