Capitolo 7

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DAKOTA JOHNSON

«Eloise ti prego dammi un pizzico!» Chiedo ancora scioccata.
«Dakota ma che hai fatto? Sei sconvolta sembra tu abbia visto un fantasma » sorride divertita.
«Peggio molto peggio, Sam mi ha appena spiegato cosa ci attende per la scena del cubetto di ghiaccio.» Mi passo una mano tra i capelli mentre Eloise chiede: «A si, ho letto la scena nel libro davvero molto intensa. Su Dakota immagina quante ragazze vorrebbero stare al tuo posto e poi siamo attori é compito nostro recitare anche in parti così come dire...spinte.» Rifletto sulle sue parole e ha ragione ma quella scena non so per qualche strano motivo mi rende nervosa soprattutto per via di quello che è successo ieri con Jamie in quel ripostiglio. Avevo voglia di essere baciata e lui aveva tutta l'intenzione di farlo ma l'interruzione della chiamata ci ha riportato con i piedi per terra ricordandomi che Jamie ha già una donna accanto.
«Nervosa "piccola"» Dornan enfatizza quella parola proprio come la recita il suo personaggio.
«Assolutamente no» mento, so per certo che anche lui lo è ma non lo lascia trapelare. Dopo la sfuriata di Sam Taylor in seguito a quel bacio ci diamo scusati a vicenda promettendoci di non creare ulteriori problemi. «Come sta tua moglie e la bambina?» cambio discorso nell'attesa che finiscano di preparare il set, sembra che la mia domanda lo agitati e mi dispiace così mi avvicino gli do un piccolo bacio sulla guancia e prima di raggiungere Eloise in camerino dico: «non fa nulla me ne parlerai un altro giorno.» Un sorriso di gratitudine si fa largo su quel bel viso. «A dopo, Jamie.»

JAMIE DORNAN

Chi più codardo di me! Un uomo che ha lasciato intendere ad una donna che ci potesse essere qualcosa senza mai aver avuto intenzione di subire le conseguenze. La realtà è questa: Dakota mi attira e più cerco di non pensarci più l'immagine del suo adorabile sorriso mi appare avanti gli occhi. "Ecco lo stai rifacendo" ormai non le conto nemmeno più le volte in cui la mia mente di focalizza su di lei, mi sento un verme e mi costringo a pensare ad altro. Afferro il telefono nella tasca dei pantaloni, compongo il numero di mia moglie due squilli e la sua bellissima voce mi riempie le orecchie. « È successo qualcosa?»
chiede nervosa «no nulla, avevo solamente voglia di sentire la tua voce. Come sta nostra figlia?»
«Bene, ora dorme. Questa mattina ha avuto piccole coliche ma adesso le é passata.» Sapere che la mia dolce bambina è stata male e io non ero li per coccolarla mi fa sentire ancora più coglione di quanto non lo sono già.
«Mi spiace non averti potuto aiutare.»
«Non preoccuparti, tra meno di un mese torneremo a Londra e sarà tutto finito.»
«Ti amo.»
«Anche io.» La saluto e ripongo il cellulare nella tasca dei Jeans.
Qualche minuto dopo il trillo mi avvisa di un messaggio, scorro sul touch per sbloccare e leggo:

Da: Dakota Johnson
A: Jamie Dornan
Oggetto: ICE

Mio caro Mr Grey,
Io e tutta la troupe aspettiamo con ansia che ci onori della sua presenza qui sul set. :)
-Dakota Mayi Johnson modella e attrice statunitense.

Mi affretto a rispondere divertimento. Da quando abbiamo letto il copione con i messaggi che si scambiano Christian e Anastasia chattiamo solo in questo modo.

Da: Jamie Dornan
A: Dakota Johnson
Oggetto: Impazienza

Mia cara Miss Steele,
So che non vede l'ora che le mie labbra siano ovunque sul suo bel corpo ma deve attendere ancora un momento.

-James "Jamie" Dornan modello e attore irlandese.

Premo "invia" e qualche minuto dopo arriva la risposta.

Da: Dakota Johnson
A: Jamie Dornan
Oggetto: Non tirare troppo la corda.

Jamie la Taylor oggi non è di buon umore ti conviene arrivare qui entro due minuti.
P.S. Spero ne valga la pena.

"Spero ne valga la pena" , rileggo quest'ultima frase un po' destabilizzato. Non riesco a capirla eppure ho desiderio di comprenderla, con la mente piena di pensieri mi avvio verso il set. Ad accogliermi c'è il timido sorriso di Dakota, ha due adorabili codine che la fanno sembrare un adolescente mi avvicino e ne attorciglio uno tra le dita: «ma come siamo carine, hai il permesso di stare qui bambina?» La prendo in giro, chiude gli occhi a fessura mi guarda con aria di sfida e dice: «Hai voglia di scherzare oggi? Lo sai che questa bambina potrebbe portarti dritta all'inferno?» Rido ma ha perfettamente ragione, basterebbe un momento di distrazione e l'inferno mi accoglierebbe a braccia aperte.
«Oggi gireremo solo questa scena poi avrete il pomeriggio libero.» Dice Sam avvicinandosi con un dolce sorriso accennato.
Dakota si volta verso di me chiedendomi se ho qualche impegno nelle prossime ore e invece di dirle "in realtà vorrei trascorrere del tempo von mia moglie," mi limito ad no con la testa.
«Ti andrebbe di fare un giro qui a Vancouver? Mi sarei fatta accompagnare da Eloise o Rita ma una ha un incontro con la direttrice di VOGUE  e l'altra deve incidere un demo.» Vorrei essere in grado di rifiutare e dirle che mi sono appena ricordato di avere un impegno improrogabile ma annuisco in un sorriso tirato.
«Grazie Jamie.»
Non dico nulla.

Bevo una sorsata di vino spostandomi con il capo vicino la Johnson. Lascio scivolare il liquido nella bocca, sussulta e il mio membro con lei. "Ti prego non tradirmi." Penso tra me, non voglio lasciar intendere il godimento che potrei provare in una situazione del genere anche se resistere richiede troppa forza mentale. Tra le labbra ho un piccolo cubetto di ghiaccio che trattengo saldamente tra i denti. Con la bocca ad un passo dal seno di Dakota lo lascio scorrere delicatamente sul petto. Il contatto improvviso con quell'acqua ghiacciata le fa istintivamente tirare un sospiro. "Calma e sangue freddo, è solo finzione solo ed unicamente finzione. Lei non sta provando nulla e tu di conseguenza." Vorrei tanto poter credere alle parole che ho appena enunciato nella mia testa ma il mio membro non vuole saperne.
«È stato bello conoscermi!» Recito la battuta richiesta dal personaggio. Poi continuo mentre lei si contorce sotto il tocco di quella piccola tortura. Arrivo lentamente in prossimità del pube e cercando di distrarre il più possibile il mio cervello continuo questo supplizio.

Mi bagno più e più volte il viso, guardo la mia figura alta e slanciata nello specchio respiro profondamente spostando lo sguardo sul telefono in attesa che Amelia si beva la bugia che le ho appena detto. "Cosa ti sta succedendo Dornan."

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