Capitolo 11

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DAKOTA JOHNSON

E dunque, siamo ormai giunti alla conclusione. Le scene finali richiedono lacrime, lacrime che ho tutta l'intenzione di versare. Tra me e Jamie c'è una situazione di strano imbarazzo il che, dopo le scene girate è alquanto ingiustificata. So che ha avuto una leggera discussione con sua moglie riguardo soprattutto una grande maggioranza delle fan della trilogia che vorrebbero me e Dornan fidanzati nella vita reale. I "Jakota" sarebbe il nostro soprannome Hollywoodiano da coppia una simbiosi perfetta dei nostri nomi. Sorrido al solo pensiero, tante ragazze credono veramente in un futuro tra me e il bel irlandese dallo sguardo di ghiaccio ma la verità è una sola, siamo solamente degli ottimi amici che condividono una passione in comune: la recitazione. Sarà strano non vedere più Jamie tutti i giorni sul set che con le sue tante battute e le sue facce buffe mi metteva sempre di buon umore.  <<Buongiorno a tutti!>> Sento una voce estremamente familiare che richiama la mia attenzione: è Dornan. Viene verso di me facendo la sua camminata alla "Christian Grey", mi scappa un sorriso sono felice che non abbia perso il suo humor date le circostante poco carine. << Hey Jamie, siamo molto attivi questa mattina, vedo!>> dico cercando di mascherare la mia tristezza dietro un finto sorriso. << Puoi dirlo forte, sono felice che siamo finalmente giunti alla fine.>> Per qualche strana ragione le sue parole mi colpiscono nel profondo quasi a volermi ricordare che forse per lui non era gradita la mia presenza come invece lo era per me. <<C'è qualcosa che non va? Ho forse detto qualcosa di sbagliato?>> Mi mordo la guancia cercando di riflette su cosa sia meglio dire ma non ce ne è bisogno perchè Sam ci chiama chiedendo la nostra presenza nella stanza rossa per la scena in cui Christian frusta Anastasia.

JAMIE DORNAN   

  Mi mancherà la complicità dei nostri sguardi. Quando, per caso, Dakota si girava verso di me, mi guardava e io facevo finta di non darle retta. Proprio come in questo momento, senza dire nulla ci scappa una risata, io ammiro il suo sorriso, e il quel momento non c'è niente di meglio al mondo.

DAKOTA JOHNSON

Mentre sono allungata sul freddo tavolo in questa stanza impregnata di cuoio la mia mente vaga velocemente su ogni attimo triste della mia esistenza, questo è l'unico modo per far si che riesca a versare lacrime che siano credibili. Mi guardo indietro, percorro il tempo mentalmente ,cercando un istante , un singolo secondo in cui mi sia sentita amata davvero. Non parlo di amore famigliare, quello ne ho ricevuto e ne continuo a ricevere tutt'ora ma proprio amore amore, non sono mai stata una tipa alquanto sdolcinata eppure ora che ho passato questi mesi circondata da un uomo che mi faceva sentire realmente protetta e importante capisco il vuoto che avevo nel petto. Mi sentivo incompleta, mancava un tassello importante nella mia vita e per quanto mi sforzassi di pensare il contrario quel tassello mancante l'ha riempito Jamie Dornan. Dopo pochi secondi iniziai a piangere senza nemmeno aspettare il via da parte di Sam, le mie lacrime non le controllavo più. Agli occhi della cinepresa potevano sembrare dettate dal copione ma nel profondo sapevo che quelle erano gocce di autocommiserazione. Voglio sentire il dolore, voglio avvertire le stesse sensazioni di una donna che come me ha creduto che tutto questo potesse essere vero. Una donna che può farsi del male fino a morire, ma  sapendo che l'uomo di cui è innamorata ha fatto di peggio, perchè è stato l'unico che pur sapendo che non poteva spingersi oltre l' ha fatta stare bene, dandole sempre di più, lo stesso di più che Jamie ha dato a me. Piango ancora e ancora.Ho vissuto tra realtà e fantasia non distinguendo più dove iniziasse una e finisse l'altra. La verità è che la stessa menzogna che mi ha illuso la prima volta, poi, come fosse nuova, tornerà ancora e spavalda si prenderà gioco di me un'altra volta, annullando tutte le  difese che innalzerò nei prossimi mesi, distruggendo le mie mura, altezzosa dinanzi alla mia esperienza. Non perderà tempo in maschere o occultamenti, non ne avrà bisogno. Si presenterà così com'è, come è sempre stata. Si presenterà di nuovo e poi ancora e ancora una volta, perpetua nel suo essere...

JAMIE DORNAN 

Sento come un dolore, l'anima pesante e gli occhi alla ricerca di un qualcosa che li potesse far risplendere in quel buio che regna nella mia testa. Le piccole cicatrici dei ricordi rimasti in questi mesi, restano impressi nella mente, e questi non fanno che invadermi e ricordarmi che non ho fallito ancora completamente. Quelle parole ancora incastrate nella gola, non dette per paura, non fuoriuscite per la convinzione di non essere compreso, vagano tra i mille pensieri. Così mi guardo dentro, ammirandomi, costruito da posti inesplorati e oscuri, dove risiede la vera storia di me stesso. Un uomo che ha raggiunto i suoi obbiettivi, un padre di famiglia e un marito "modello" secondo molti ma spregevole per se stesso.  Ora sono qui, impalato a recitare la mia parte, quella di un uomo che commisera se stesso per aver inflitto del male a una donna che lo amava, l'unica donna capace di donargli quella serenità che non aveva mai avuto, Un mostro esattamente come lo ero io. Osservo Dakota, lo sguardo triste, gli occhi colmi di lacrime. La vedo andarsene, voltarmi le spalle soavemente nel modo più naturale che potesse esistere.                                                                                                                         Per un attimo pensai "ritornerà" poi si sa come la ragione comincia mettersi in moto e dopo accurati calcoli conclusi che non tornerà mai. Mi costringo a ritornare alla realtà, scacciando dalla mente quegli assurdi pensieri che non hanno alcuna logica.

DAKOTA JOHNSON

Lo guardo come si guarda qualcosa che si sa già che ti mancherà. Troppo bello per durare, per essere vero, troppo bello per diventare un'abitudine. Lo guardo come si guarda il mare alla fine dell'estate, quando le giornate si fanno ancora più limpide e il sole splende in cielo. Lo guardo semplicemente, e lui mi sorride. Non mi scorderò tanto facilmente certi sorrisi, certi sguardi e certe parole.

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