Capitolo 3

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JAMIE DORNAN

Sono una persona che in genere non parla molto di se stesso e della sua vita privata. Ma con Dakota, é stato semplice aprirmi, soprattutto perché fin da subito ha capito che c'era qualcosa che non andava. Amo mia moglie e ho paura che lei stia mettendo in dubbio i miei sentimenti. Ma sa come sono, sa quale sono le mie priorità. Questo é il mio lavoro, non provo sentimenti verso Dakota, solo profondo rispetto. Forse vederci per la prima volta ridere e scherzare sul set, le ha fatto credere che mi potesse piacere ma non é così.
«Ancora pensiero Dornan?» Dakota si avvicina, sorridendomi. La truccatrice mi sta aggiustando un ciuffo ribelle e lei la osserva curiosa.
«Vorresti farlo tu.» Dico scherzando.
«Non sono una brava parrucchiera ma posso sempre provare.»
«Accomodati.» Le dico. «Ma, se farai un brutto lavoro, sarò costretto a licenziarti.»
Mi sorride e si avvicina. La truccatrice ci guarda perplessi ma non dice nulla. Due minuti dopo ci lascia "soli" per modo di dire. Siamo circondati dalla troupe che si accinge a montare il nuovo set. Dobbiamo girare la scena in cui vengo fotografato da José. Mentre tutti sono indaffarati nel proprio lavoro, guardo una buffa Dakota che gioca con i miei capelli. La osservo, é molto bella. Diversa da Amelia, lei ha dei lineamenti marcati e forti mentre quelli di Dakota sono più morbidi. Mi fa venir voglia di proteggerla, aspetta ma cosa sto dicendo? Scaccio l'idea dalla mente e mi costringo a non guardarla anche se mi risulta impossibile.
«Ecco fatto.» Dice sorridendomi.
«Ora tocca a me allora.» Alzo la mano e la porto vicino la guancia, la osserva e io cerco di sistemarle una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Mentre compio questo piccolo gesto, vedo un ragazzo moro venire verso di noi. Poi mi fa segno di fare silenzio con il dito e mette le mani davanti agli occhi di Dakota.
Sussulta e cerca di liberarsi, quando questo sconosciuto le chiede.
«Chi sono?» Lei sorride e si volta di scatto.
«Ciao, amore. Che ci fai qui?» Ah ecco, é il suo fidanzato.
«Volevo farti una sorpresa e vedere come procede il tuo lavoro.» Le sorride dolce e lei ricambia con un bacio e io capisco di essere di troppo.
Vado in contro a Sam e aspetto che mi spieghi cosa fare nella prossima scena. L'ascolto attentamente, quando d'improvviso, vengo distratto da una risata. Mi volto e noto Dakota con la testa rivolta verso l'alto e uno splendido sorriso sul volto.
«Jamie, mi stai ascoltando?»
«Em, si certo.»
«Va bene, due minuti e iniziamo.» Dice accendendo il megafono.
***
«Jamie, devi far trasparire il tuo disprezzo verso il fotografo. Tu pensi che possa essere una probabile minaccia e vuoi fargli capire che non lo temi. Vuoi dimostrargli che non può avere Ana. Su pensa a qualche episodio simile e vedrai che verrà facile.» Dice dolcemente la James.
Annuisco e torno ad osservare Dakota, cerco di fare come mi é stato appena detto e, la prima scena che mi viene in mente é lei con il suo fidanzato.
I miei occhi si chiudono a fessura, irrigidisco la mascella e faccio finta di sistemarmi i polsini della giacca.
Anche se non dovrei, ci penso ancora e da come annuisce Sam ho capito che questa é l'espressione che voleva. Me ne vergogno, non avrei dovuto pensare minimamente a Dakota con il suo fidanzato, ma l'ho fatto e mi mortifico da solo per questo.
«Ok, stop. Buona questa.» Dice il regista. La Johnson corre verso di me e dice: «Cavolo, a cosa stavi pensando? Sembravi veramente determinato a uccidere qualcuno.» Sorride e faccio altrettanto anche se mi sento profondamente in colpa.

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