Capitolo 7

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«Okay, fiorellino, ora apri la porta e fa finta di nulla.» Luke le lasciò un veloce bacio sulle labbra prima di scomparire nel salotto.

Abby sospirò, prima di aprire la porta. Si trovò davanti un ad un uomo bassino e robusto, con l'uniforme blu della polizia addosso. «Salve agente, posso... Posso fare qualcosa per lei?» balbettò, impaurita di ciò sarebbe successo se solo avesse sbagliato qualcosa.

«Vorrei solo farle alcune domande, signorina.» disse lui, chiedendole mentalmente di entrare.

La ragazza si spostò in modo da farlo entrare. «Vuole un caffè? O magari un tè, agente?» chiese, insicura.

«Un caffè, per favore.» la ragazza andò in cucina e l'uomo la seguì, sedendosi poi sulla sedia di legno della cucina. Abby andò verso il mobiletto sopra l'acquaio, prendendo una tazza bianca, per poi metterla sotto la macchinetta che accese. «Quindi... Lei da quando non vede sua madre, signorina Green?» chiese l'uomo mentre la ragazza gli posava il caffè davanti, per poi sedersi davanti a lui.

«Da un paio di giorni, come mai?» si spostò una ciocca dietro ai capelli, segno che faceva quando era nervosa.

«Sua madre è stata assassinata, signorina.» Abby si portò una mano alla bocca sgranando gli occhi, per cercare di entrare nella parte della figlia disperata per la morte della madre, che non sapeva assolutamente nulla di tutto ciò.

«C-cosa?» balbettò, riuscendo a farsi sfuggire una lacrima dagli occhi verdi.

«Purtroppo è così, e una delle cose più brutte è che è stata ritrovata dentro ad un sacchetto della spazzatura, in un bidone.» prese un sorso del suo caffè, per poi continuare a parlare, «Se ne è accorto il suo vicino, il signor Simpson, mentre andava a buttare la spazzatura; quando ha aperto il cassonetto ha subito sentito tanta puzza, e quella puzza non era molto normale, perciò ha aperto il sacchetto da cui proveniva, e... Ha trovato il corpo insanguinato di sua madre.» fece una pausa, prendendo un altro sorso di caffè, «Ha subito chiamato la polizia e noi abbiamo iniziato ad indagare. Ora come ora stanno eseguendo delle analisi per verificare le impronte digitali sul sacchetto e sulla donna. Sapremo i risultati fra un paio di giorni.» l'uomo finì il caffè fra una parola e l'altra. «Intanto, vorrei porle qualche domanda se a lei non dispiace.»

Abby sgranò gli occhi quando sentì che stavano facendo delle analisi per le impronte digitali. Lei e Luke non avevano badato a quest'importantissimo dettaglio.

Luke entrò in cucina, ed Abby cercò di fargli capire in tutti i modi di dirgli di andare da qualche altra parte e nascondersi, ma il biondo si diresse verso un cassetto ed estrasse un oggetto. Per poco Abby non svenne quando Luke si mise dietro il poliziotto, col coltello in mano.

«Signorina, è tutto apposto?» chiese l'uomo notando la sua faccia pallida e gli occhi sgranati.

«Luke... Ti prego, non farlo...» lo implorò con gli occhi Abby, convinta che se avrebbe fatto ciò che stava per fare si sarebbe messo ancora di più nei guai, e lei stava facendo di tutto per coprirlo, ma se continuava così, non sapeva se ci sarebbe riuscita ancora tanto a lungo...

«Signorina, con chi sta parlando?» chiese l'agente affrontando la fronte, ed Abby capì che lui non aveva ancora visto il suo futuro assassino.

«Ciao ciao bel poliziotto.» sibilò Luke prima di posare il coltello sulla gola del poliziotto e affondare la lama. La testa del poliziotto penzolò da un lato, prima di cadere definitivamente a terra, lontana dal proprio corpo.

Luke aveva ucciso un'altra persona.

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