Capitolo 8

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«Luke, non puoi assolutamente continuare così!» urlò Abby in preda alla disperazione, tirandosi i capelli scuri con le mani tremanti.

«Abby, non capisci che lo sto facendo per far stare al sicuro noi due, te?» Disse Luke con la mascella tesa, guardando Abby arrabbiato. Come faceva a non capire che era per lei tutto ciò che faceva?

«Ma lui non c'entrava nulla, è semplicemente venuto ad informarmi.» pianse la ragazza. Non poteva andare avanti così, non sapeva se avrebbe potuto reggere altri avvenimenti del genere.

«Abby, ora smettila e pulisci il sangue mentre io nascondo il corpo.» Così, Abby prese uno straccio bagnato e inizio a pulire, con le lacrime agli occhi, mentre Luke scompariva dalla cucina assieme al poliziotto defunto.

Presto il pavimento fu pulito, e Abby buttò lo straccio completamente rosso nel piccolo cestino della spazzatura della cucina. Nel restante tempo in cui era sola mentre Luke era dove lei non sapeva, iniziò a piangere all'impazzata. Lei voleva coprire Luke, ma sapeva che era sbagliato. Per ora stava seguendo il suo cuore, e non la ragione, anche se sapeva che avrebbe dovuto cambiare opinione e smetterla di stare al gioco macabro di Luke.

«Ehi, Abby. Non piangere.» le mani sporche di sangue di Luke iniziarono a giocare con i capelli della ragazza, macchiandoglieli.

«Luke, devi... Devi smetterla di fare così. Stai peggiorando t-tutto.» singhiozzò, affondando la testa nel petto del biondo che la avvolse con le sue braccia.

«Piccola Ab, non sto peggiorando niente. Io sto solo migliorando il guaio.» le sussurrò, lasciandole un dolce bacio sulla fronte.

«D-davvero?»

«Sì, solo che tu vedi la situazione in modo sbagliato. Fidati di me, io so cosa fare.» la convinse.

«Okay Luke. Io mio fido di te.»

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