Capitolo 14

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Premetto che in questo capitolo non sono descritti Luke ed Abby, ma altre persone nel carcere (vale a dire la guardia della colazione, e diciamo il "capo" del carcere). (Ah, e il nome del diciamo "capo" l'ho fatto in onore al mio personaggio preferito di HP, aw)

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L'uomo bussò sulla porta di legno, e aspettò torturandosi le mani, prima di entrare dopo aver ricevuto un' «avanti».

«Signor Thomas, cosa ci fa qui?» chiese l'uomo seduto sulla poltrona di pelle nera mentre scrutava l'uomo dai capelli grigi dinanzi a lui, da sotto gli occhiali a mezzaluna.

«Signor Silente, vorrei parlare di lei della Signorina Green.» si sedette in una delle due sedie davanti alla scrivania dell'uomo.

«Ha fatto qualcosa che non va?» chiese subito allarmato.

«Nono, tutt'altro. Se n'è stata seduta tranquillamente a parlare con...» deglutì, non sapendo bene come continuare. «...Luke.»

«E cosa c'è di male? Ah, e chi sarebbe questo Luke? Ce ne sono parecchi qua.» borbottò l'uomo, prendendo il fascicolo della nuova arrivata tra le mani; era una sua abitudine prendere i dati della persona di cui stavano parlando.

«Be', c'è di male che... Il Luke con cui parla non esiste.» Il signor Silente alzò improvvisamente la testa per guardare attentamente l'uomo davanti a lui.

«Non faccia lo sciocco, Signor Thomas.»

«Signore, glielo giuro. Io le avevo chiesto cosa ci faceva tutta sola, e lei mi ha risposto che c'era Luke accanto a lei, e me lo ha pure indicato; ma accanto a lei non c'era assolutamente niente se non una sedia vuota.» spiegò, la guardia, torturandosi le mani. «Ho studiato psicologia per un paio di anni, Signore, e posso confermarle che la Signorina Green è schizofrenica

L'uomo davanti alla guardia, sospirò, facendole cenno di continuare. «Be', così tornerebbe tutto: questo Luke è sempre stato con lei; lei continua a ripetere che è stato questo Luke ad uccidere i signori Green, Smith e Simpson. Si è creata qualcuno che la amasse e che stesse sempre con lei, non deludendola mai. Signor Silente, la Signorina Green deve essere spostata in un manicomio

L'uomo con gli occhiali a mezzaluna annuì, credendo pienamente alla guardia e finalmente avendo una spiegazione a tutte le cose strane che faceva e diceva la ragazza. «Grazie, Signor Thomas. Può andare, domani mattina la Signorina Green verrà disputata in un'ospedale psichiatrico. Potrebbe andare a spiegarle la situazione, per favore? Ma non usi la parola "manicomio", potrebbe spaventarla, perciò usi l'espressione "ospedale psichiatrico", grazie.»

La guardia di alzò, annuendo. «Arrivederci.» disse chiudendosi la porta di legno alle spalle. Sospirò, prima di incamminarsi verso la cella della ragazza.

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