Capitolo 15

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La ragazza scosse ripetutamente la testa sentendo le parole della guardia, vale a dire il Signor Thomas.

Si mise le mani sulle orecchie e chiuse gli occhi, sperando che fosse tutto solo un brutto sogno. «Non è vero, io non sono pazza!» urlò, «Luke è reale, così come lei. Non potete farmi andare in un manicomio, io non voglio stare tra i pazzi!»

La guardia continuò a dire qualcosa, ma Abby non sentì nulla, dato le mani sulle orecchie e i suoi continui «non sono pazza».

Qualcosa attirò l'attenzione della ragazza, che sorrise raggiante, prima di andare in contro a Luke, per poi abbracciarlo. Poteva sentire dal suo profumo e dalle sue braccia calde che era reale. Era la guardia che faceva finta di non vederlo, ecco la spiegazione.

«Non lo vede? Luke è proprio qui!» Abby agitò le braccia indicando il suo amico, e la guardia scosse la testa, avendo pena della povera ragazza davanti a lui.

Abby scoppiò a piangere e si rannicchiò a terra; era stravolta da tutte le cose che stavano succedendo, non sapeva niente di chiaro, se non che Luke era reale come tutti gli altri. Come poteva non esserlo?

«Signorina, si calmi.» la guardia le si avvicinò, toccandole una spalla per rassicurarla. Non servì a nulla se non ad ottenere uno schiaffo sulla mano per allontanarla.

«Non mi tocchi! Lei è solo un bugiardo!» singhiozzò, mentre stringeva la mano calda di Luke che intanto le accarezzava i capelli e le sorrideva. Così, Abby si rivolse a quest'ultimo. «Lukey, tu sei reale, vero?»

«Certo, piccola Ab. È solo quest'uomo che sta facendo finta di non vedermi.» le sussurrò all'orecchio. «Si merita una punizione, non trovi?»

Abby annuì lentamente, per una volta nell'ultimo periodo si trovava d'accordo con il ragazzo: il Signor Thomas non era stato molto simpatico e gentile ad ignorare Luke e dirle certe assurdità.

Luke andò verso il letto e prese il lenzuolo grigio, mentre si dirigeva verso la guardia che guardava Abby con espressione preoccupata. Velocemente il ragazzo avvolse la gola dell'uomo con la stoffa, iniziando a tirare mentre la guardia si portava le mani al collo tirando il lenzuolo,cercando di toglierlo da lui.

Presto entrarono delle altre guardie nella cella, portando via l'uomo che era completamente rosso e si continuava a tenere le mani alla gola. Chiusero la cella di Abby, che tornò a piangere disperatamente mentre Luke cercava di consolarla, anche se era inutile.

Come aveva fatto la sua vita a prendere una svolta del genere?

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Oggi metto solo questi capitoli, penso.

Cooomunque, fra poco la storia finirà, già. Spero vi stia piacendo.

Passate a leggere le altre mie storie? Grazie se lo farete o se già lo fate.

Fra xx

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