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È passata una settimana.
Una settimana da quando ho avuto il crollo emotivo, una settimana da quando non lo vedo. Un messaggio, una chiamata, niente. È una settimana che mi arrivano messaggi anonimi assurdi. Una settimana di pianti, niente scuola. Niente Christina. Niente Niall. Niente Liam, Zayn o Louis.

Niente Harry.

Ho inventato di stare poco bene, dicendo che avevo preso un raffreddore e che di conseguenza poteva contagiare altre persone. Christina ci ha creduto, dicendo che sarebbe venuta a trovarmi appena passato tutto. Mi dispiace mentire, ma devo per proteggerla.
Mio padre ha capito che c'era qualcosa che non andava ma, da bravo genitore, non mi ha detto nulla.
Assorta nei miei pensieri, non mi accorgo che mi suona il telefono: James. È un ragazzo conosciuto al centro commerciale, quando sono andata in giro con mio padre, la notte dell'accaduto.

Da: James.
Che ne dici se oggi ci vediamo? Oggi alle 18:00? Vorrei cenare con te. Xx

È un tipo davvero carino, molto a dire il vero. È molto alto, moro con gli occhi scuri. È anche molto gentile e sono sicura che mi farebbe sorridere senza esitare su niente.

A: James
Mi farebbe davvero piacere. Alle 18:00 da Starbucks. X

Sono solo le quattro, quindi ho un'ora e mezza per potermi rilassare e scegliere cosa mettere. Poso il cellulare, girandomi tra le mie stesse coperte. In men che non si dica, mi addormento.

[...]

"Meredith, sveglia."

Apro gli occhi al tono autoritario di mio padre, stiracchiandomi un po'. Lo guardo, è ancora sulla porta nel suo abito grigio. Bello come sempre, la vecchiaia non si fa sentire molto.

"Che c'è?" Chiedo continuando a  guardarlo.

"Che c'è?" Alza il tono della voce. "È una dannata settimana che sei chiusa in camera tua, non mangi, non bevi, non vai nemmeno a scuola! Sono stato buono con te, sempre, ma è ora di alzarsi da questo letto. Giù c'è James, entro cinque minuti ti voglio pronta."

Esce, chiudendo la porta.
Cazzo, James!!!
Scendo dal letto, dirigendomi in bagno velocemente per via del pavimento freddo. Apro l'acqua e mi infilo in doccia veloce. Poco dopo esco, lavando i denti e tornando in camera.
Altro che scegliere i vestiti con calma!, prendo dall'armadio un jeans scuro, una maglietta bianca a maniche lunghe e il mio giubbino di pelle nero e le mie converse rosse. Metto l'intimo vestendomi subito, truccandomi leggermente e attaccando i miei capelli in una crocchia.
Tempo record, sono giù.

"Ehi." Sorride James.

"Ehi," ricambio. "Scusami davvero tanto, mi sono addormentata."

Guardo l'orario: sono le sette cazzo.
Sento James parlare con papà, e subito siamo fuori. Spero almeno di non aver rovinato tutto.

"Mi dispiace tanto." Sussurro.

James ride. "Ma di cosa? Tranquilla! Adesso ci aspetta la nostra cena."

-

Camminiamo per le vie di Londra tranquillamente.
La cena è stata davvero magnifica, James è romantico devo dire. Mi ha portata in un ristorante molto carino, vicino al molo. Mi ha fatta sorridere e arrossire parecchie volte e, dicendo la verità, mi ha fatto dimenticare Harry. Oh dio Harry, dove sei? Mi distrugge pensarlo, e se continuo distruggerò anche la fine della serata.
Osservo James, e quando sorride noto di essere stata scoperta.

"Ti sei divertita?" Chiede.

"Sì, molto. Tu?" Chiedo.

"Tanto, davvero tanto." Sorride mostrandomi i suoi denti perfetti.

the bodyguard. |h.s|Where stories live. Discover now