14.

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Viaggiare è sempre stato bello. È sempre stata una cosa che amo fare; lasci tutti i pensieri indietro, ti diverti e sei te stessa. Ma non qui. Non nel mio caso. Viaggio per scappare da qualcuno che tenta di uccidermi, da qualcuno che l'ha con mio padre e se la prende col punto debole: io.

Mi giro verso Harry, sta dormendo con la testa poggiata alla parete dell'aereo. Siamo in volo da due ore e mezzo, spero di arrivare presto almeno. Ho bisogno di restare da sola, lontano da Harry. Spero solo che mi lasci sola.
Spero, in questo momento, di addormentarmi.

Harry's Pov.

Mi sveglio per via dell'hostess che mi chiama, l'aereo sta atterrando. Guardo Meredith, dorme. Osservo l'orologio al mio polso, sono le 8:15. Sveglio Meredith, che mi osserva.

"Attaccati la cintura, stiamo per atterrare." Le dico senza guardarla.

Sento il suo sguardo su di me, ma non mi giro.
Ho fatto una dannata promessa e io devo mantenerla. Ho chiamato Ron, l'ho avvisato di quel che è successo e ci siamo messi d'accordo per l'italia. Sapevo che sarebbe successo, per questo i biglietti erano già pronti. Spero che Niall e Louis capiscano.

[...]

Meredith's Pov.
Stiamo camminando per l'aeroporto di Palermo. Non so come faremo ad orientarci, non so chi parlerà con chi dal momento che non parlo italiano.
Harry si ferma per chiedere informazioni su come noleggiare una macchina e dopo averle ricevute, ci mettiamo in strada. Perché diavolo ha preso Londra - Palermo se poi doveva arrivare in Campania?

"Se dobbiamo stare tutto il giorno in macchina, a viaggiare per arrivare in Campania, perché diavolo abbiamo fatto Londra - Palermo?" Chiedo, nervosa.

Non risponde. Okay, è questo che vuole? E io starò zitta!
Sono brava a farlo, sono brava a tenermi tutte cose dentro.
Prendo il mio telefono, lo accendo. Dopo pochi minuti, vibra un 4 volte.

Da: Chris
Dannazione, che cavolo significa quella lettera?

Da: Chris
Meredith, smettila. Non è modo di affrontare le cose. Non sei la ragazza che conosco io, la mia Meredith non è quella che scappa solo perché mi trasferisco.

Da: Chris
Okay, non.. io non voglio saperne più nulla.

Da: Sconosciuto
Sono Zayn, ho bisogno che quel cazzone mi chiami, e adesso cazzo!!

Okay.

"Zayn ha bisogno che tu lo chiami, è urgente." Dico guardando fuori.

"Cosa vuole?" Chiede.

"Chiamalo." Rispondo fredda.

Mi metto le cuffie, facendo partire Ed Sheeran. Mi manca quando mia mamma mi cantava le sue canzoni che passavano in tv.

Harry's Pov.
Siamo in viaggio da più di due ore. Sono appena le 9:47 che Meredith si lamenta per la fame. Non c'è stato nemmeno tempo di cenare ieri sera, e nemmeno di mangiare nel volo. Era ansiosa e quindi non ha mangiato. C'è ancora qualche km per la prossima pompa di benzina.
Mi vibra il telefono nella tasca, lo afferro e lo porto all'orecchio.

《Pronto?》

《Harry? Ma che cazzo! Dove sei scomparso? Ti cerchiamo dalle otto di stamattina, Christina è voluta tornare e Meredith non si trova! In più, i ragazzi sono tornati e Ron ti cerca!》mi urla Liam.

《Liam, intanto ti calmi. Meredith - appena pronuncio il suo nome, si gira verso di me - è qui con me, siamo dovuti partire perché ci sono stati dei problemi. Christina oggi pomeriggio partirà per l'America e con Ron mi ci sono sentito stamattina, alle 3. Sa tutto. Ora, non rompere i coglioni!》

Stacco il telefono in faccia a Liam, lanciando il telefono sul cruscotto. Meredith al rumore sobbalza, nell'esatto momento in cui entro in una pompa di benzina. Posteggio, senza dire niente scendo. Carico una pompa, inserendola nel top.
Che cazzo, si credono di essere degli dei? So quel che cazzo faccio, so di chi mi prendo cura e so che è la figlia del capo. Cazzo, sparerei in testa a qualcuno in questo momento.

"Harry?"

"Sì?" Mi giro bruscamente verso Meredith.

"Ho fame." Dice.

Esco 15£ dalla tasca, dandoglieli senza guardarla. Li afferra e scompare subito dalla mia visuale. 10 minuti dopo è in macchina, con due caffè. Metto in moto e dopo che siamo di nuovo in strada, me ne offre uno.

"Tieni, penso che ti terrebbe sveglio."

"Grazie." Lo afferro bevendone un sorso.

Il resto del viaggio prosegue tranquillo tra le canzoni di Meredith e il suo leggero russare o il suo leggero sbattere di denti per il freddo. Accendendo il riscaldamento penso che abbia dormito bene e in 13 ore e mezzo siamo a Capua. Affitteremo un motel per questa notte, essendo le 22:39.
Meredith è sveglia: non ha proferito parola dopo la pompa di benzina. Scendiamo appena parcheggiata la macchina nel parcheggio del motel. Afferro il mio borsone e quello di Meredith dal portabagagli. Una volta entrati, ci accoglie una signora sulla sessantina.

"Salve, posso esservi utile?" Chiede.

"Vorremmo una camera matrimoniale per qualche notte, non sappiamo quanto resteremo." Dico gentilmente.

La signora annuisce e dopo averci dato una chiave con un numero scritto sopra, ci mostra dove si trova la camera e quale corridoio prendere. Una volta dentro, mi chiudo in bagno senza degnare Meredith di uno sguardo.

Meredith's Pov.

Ricordatemi che non dovrò mai più fare un viaggio con Harry.
Santo dio non ha parlato per tutto il viaggio, e se parlava era solo per rimproverarmi per qualcosa che nemmeno facevo. Una volta arrivati nella camera del motel, si chiude in bagno senza dire niente.
Mi siedo sul letto, all'apparenza morbido, e tocco i cuscini con una mano. Sono morbidi, molto.
Mi stendo, incrociando le dita sul mio stomaco e incrociando anche i miei piedi.
Sono passati un mese e 12 giorni. Un mese da quando Harry è entrato nella mia vita, un mese da quando questa merda va avanti. Quanto ancora dovrà continuare? Domani è l'uno dicembre, giorno tre faccio il compleanno; sarà un altro compleanno senza la mamma e, stavolta, anche senza papà. Non so nemmeno quanto diavolo resteremo qui in Italia! A questo punto, mi tocca pensare che passerò anche le vacanze di Natale e il Capodanno lontano da mio padre. L'unico genitore che ho, è lontano km e km da me. Mi manca tanto.

Vengo distratta da Harry che esce dal bagno, col sotto di una tuta blu e una maglia grigia. Si avvicina al termostato, azionandolo e facendo in modo che la stanza si riscaldi. Facendoci caso solo adesso, qui dentro fa freddo. Mi avvio nel bagno col mio borsone e ne esco dopo 5 minuti con una tuta grigia: come pigiama andrà più che bene. Harry è coricato, mi da le spalle. Mi corico anche io, guardo l'orario: 23:50. È tardi ma il sonno non è dalla mia parte, perché?

"Meredith?" Sussurra Harry.

"Sì?"

Si gira, guardandomi nel buio. "Sono quasi due mesi che ti sto dietro per lavoro, ma di te non so niente."

"E allora? Non c'è niente da sapere." Risponde fredda.

"Voglio piacerti, ho bisogno di sapere qualcosa su di te."

***
Ecco qua!
Ammetto in primis che come fine capitolo, fa cagare! Ma, ci sarà il capitolo prossimo che riprenderà da qui tipo flashback e vi racconterà tutta la notte. Vi dico solo questo!
Anyway, stellinate e commentate per favore, qui scarseggia tutto ragazze.. io ho bisogno di voi!
Oltre questa "predica", vi ringrazio anche perché la storia ha superato le 1000 visualizzazioni e vorrei tanto che la stessa cosa accadesse con stelline e commenti.. conto su di voi!
Detto questo mi dileguo così potete continuare la vostra serata.. beh..

buona serata :-*

Al prossimo capitolo,
G xx

the bodyguard. |h.s|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora