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Harry's Pov.
Primo giorno...

Sento un forte mal di testa che mi penetra fin dentro e non riesco a capire. Apro gli occhi strizzandoli forte, senza rendermi conto di dove sono però. Vedo tutto nero. Sono legato, imbavagliato e ho una pezza anche sugli occhi. C'è un odore forte, di terreno bagnato e puzza di bruciato. Provo ad avvicinare la bocca alla mia spalla per strofinare la benda in modo che si possa abbassare, ma sento un dolore lancinante alla testa e ricado di nuovo nel sonno.....

Quarto giorno...

Non so che ore sono o che giorno è quando provo ad aprire di nuovo gli occhi. Questa volta qualcuno mi osserva perché il fascio di luce di una lampada attraversa anche la benda nera. Stavolta sento che piano piano piano le forze mi abbandonano, e una spossatezza si impossessa di me....

Nono giorno...

Apro gli occhi, lentamente, felice di non vedere più nero. Inizio a mettere a fuoco le cose che mi circondano, subito capisco di essere in un capannone. La luce è bassa, le pareti di un bianco macchiato e mi maledico quando muovo la testa, perché il solito dolore di sempre prende il sopravvento.
L'unica cosa che sento è "ha già visto troppo, cambiamo"; ma purtroppo non riesco a capire di chi si tratta....

Quattordicesimo giorno...

Sento dolori in tutto il corpo, apro gli occhi lentamente gettando la testa indietro. Un dolore mi percorre le costole, mentre osservo il luogo dove mi trovo. Il posto puzza di vecchio, qualcosa di putrido invade le mie narici. Sento aprire una porta e subito tre uomini entrano.

"Styles." Dice uno di loro.

"Dove mi trovo?" Chiedo con voce roca. Cazzo, non parlare per un po' fa male.

Uno di loro ride. "Non possiamo dirti dove siamo, altrimenti non possiamo giocare."

"Giocare? Sì." Ride un altro. "Vieni."

[...]

"Sei pronto?"

Mi trovo all'aperto, il cielo è grigio, il prato è enorme e ho la sensazione di averlo già visto ma non so dove siamo.

"Cosa volete?" Chiedo mentre uno di loro mi libera e poi mi spinge. Cado sulle ginocchia, strizzando gli occhi. Sono fuoriforma, cazzo.

"Adesso noi, caro Styles, giocheremo. Avrai 30 minuti di vantaggio per scappare da qui; se prenderai la giusta direzione, sarai libero; se non la prenderai, ti troveremo e...morirai." sorride beffardo uno. "Ma sarà un gioco leale."

Uno estrae una pistola, che lancia, e la prendo al volo. La guardo, tolgo la sicura e vedo che è carica. Sospiro, questo è il prezzo della mia libertà?
Alzo lo sguardo, li osservo e poi mi decido a parlare. "Okay, giochiamo."

Sparano un colpo in aria, dando il via e così inizio a correre nella direzione opposta alla loro. Corro, sento il mio cuore in gola e i battiti che rimbombano nelle orecchie. Sono in una foresta, mi guardo intorno quando sento delle urla. Cazzo, quei bastardi hanno chiamato i rinforzi.
Continuo a correre verso nord, facendo attenzione a non prendere qualche ramo o qualche radice fuori dalla terra. Corro ancora quando la foresta si apre in due, dove vado ora? Sento le loro voci, ciò significa che si stanno avvicinando, e quindi giro a sinistra correndo. Dopo non so quanto, inizia a piovere. Mi appoggio ad un albero, mentre l'acqua bagna i miei capelli e i miei vestiti. Non sento voci, così inizio a camminare più lentamente. Giro tra gli alberi, ritrovandomi dopo un po' fuori dal bosco. Guardo l'orizzonte e vedo una città..dove mi trovo? Scendo la collina, non so quanto passa ma appena arrivo il sole è già tramontato e la luna è alta in cielo. Giro per la città, alcuni sguardi si posano su di me. Devo sembrare un pazzo, in pieno inverno a maniche corte, i capelli scombinati e la faccia pallida. Le mie nocche sono spaccate, rosse e piene di sangue. Non ricordo di aver combattuto. Quei figli di puttana mi hanno drogato. Cerco nelle mie tasche quando vedo una cabina telefonica. Vedo un passante e lo fermo.

"Scusi, sa dirmi che ora sono e dove..mi trovo? Uhm..e che giorno è?" Chiedo gentilmente.

L'uomo posa lo sguardo sulle mie mani rosse, poi sul suo orologio. "Sono le 23:15 ragazzo, sei a Bradford. Ed è il 26 marzo."

Lo ringrazio e va via. A Bradford? Come cazzo ci sono arrivato? Quanto è passato? L'ultimo giorno che ricordo è il 27 febbraio...
Mi avvicino alla cabina, inserisco le monete e compongo il numero. Mentre squilla, prego silenziosamente dio che qualcuno risponda; e quando sento la sua voce, il mondo mi crollo addosso.

《Pronto?》

《Lou...》dico in un sussurro.

《Harry? Harry dove cazzo sei?》Urla.《Dio amico che cazzo di spavento!! Come stai? Dove ti trovi? Vengo a prenderti.》Dice tutto ad un fiato.

Rido per il suo modo di fare.《Sto bene, sono a Bradford e non so come ci sia arrivato qui. Dimmi una cosa... come sta?》

《Harry sei appena scappato da un inferno e, se proprio vuoi saperlo, appena tornerai te ne aspetterà un altro.》dice ridendo.《sta una merda quella povera ragazza, non mangia e non parla con nessuno. Ci stava aiutando nella tua ricerca, non dormiva la notte per poterti trovare.》dice sinceramente.

Sospiro. La mia piccola.

《Senti, puoi venirmi a prendere? Ho poco tempo prima che qualcuno mi trovi, appena arrivi ti spiego tutto.》

Sospira anche lui.《Ti ricordi il bar all'entrata di Bradford? Quello dove siamo andati quando mi sono laureato?》

Rispondo con un mugolio e Louis continua.《perfetto, aspettami lì. Un paio di ore e arrivo.》

Stacco senza salutarlo, mettendomi nel freddo della notte e a camminare fino al bar. Quando arrivo, mi siedo fuori a terra e aspetto il mio amico, con l'unica consapevolezza che lei aspetta me.

***
sono una grandissima stronza! :') mi dispiace davvero aver aggiornato così tardi e non aver rispettato la data, ma ho avuto dei problemi e scrivere un capitolo con il Pov di Harry in queste situazioni non è facile. Spero comunque che il capitolo vi piaccia, perché il prossimo aggiornamento sarà LUNEDÌ. È per farmi perdonare e spero ci riesca!


Prossimo aggiornamento: 25 gennaio.





Buona domenica.

Al prossimo capitolo,
G xx

the bodyguard. |h.s|Where stories live. Discover now