30.

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Meredith's Pov.

Stamattina Harry era tremendamente felice. Non so cosa sia successo, ma adesso sembra quasi chiuso in sé.
Non mi parla, fa solamente quello che gli chiedo.

Sospiro, posando la pezza per le mani sul tavolo e imburro la teglia mentre lui mescola con un cucchiaio gli ingredienti per la torta.
Qualche ora fa gli è arrivata una chiamata, può essere che...

"Harry."

"Sì?" Dice alzando lo sguardo su di me.

"Chi era al telefono?"

"Uhm.. nessuno di importante, solo Louis. Perché?" Chiede.

"Cosa ti ha detto? Sembri così.. perso nel tuo mondo." Sussurro continuando il mio lavoro.

"Perso? Io?" Ridacchia. "No, per niente. Stavo solo pensando che stasera non ci sarò."

"Ah..va bene. Ci sarà mio padre."

Mi nasconde qualcosa che mi sta facendo impazzire, siamo solo io e lui e giuro che vorrei scappare da qui dentro. Suonano alla porta, sobbalzo leggermente mentre lavo le mani per andare ad aprire. Harry mi guarda sorridendo, quando va ad aprire lui. Il mio sguardo cade subito sul suo iPhone sul tavolo, così lo prendo e lo sblocco.

Stupido, non ha nemmeno una password, lo deride la mia coscienza.

Assottiglio gli occhi quando noto un messaggio non letto.

Da: Marg
Ci vediamo allora stasera, non pensare a nulla.
Ci divertiremo, amore. Xx

Sospiro cercando di riprendere aria quando sento che Harry sta salutando chiunque sia alla porta, così blocco il telefono e lo rimetto dov'era.
Una volta in cucina, tiene un pacco con sé.

"È di tuo padre, dove lo metto?" Chiede.

"Nel suo studio." Rispondo con voce tremante.

Annuisce e scompare dalla mia vista, così prendo l'impasto della torta e lo verso da sola nella teglia. Quando lui torna in cucina, lo torta è già nel forno.

"Oh,-" annuncia. "Hai già finito?" Finge con tono triste.

Brutto bastardo.

"Sì,-" rispondo. "Vado a fare una doccia."

Sospiro salendo la scale e, una volta chiusa in bagno, mi libero in un pianto silenzioso.

Harry's Pov.

Dopo la doccia Meredith si è chiusa in camera sua, con la scusa di un mal di testa e un po' di raffreddore, lasciandomi da solo quasi tutto il pomeriggio.
Non capisco quale sia il problema, le donne a volte sono strane.
Stamattina, il messaggio di Margareth mi ha lasciato un po' stordito. Non la sentivo dalla...morte di Lucy; era scomparsa così come tutti gli altri dalla mia vita. Lei era amica con mia sorella, sono sempre state inseparabili fin quando lei è morta.
Sono tutte balle quando dicono "se è vero amore, niente e nessuno vi dividerà". Col cazzo! Una volta morto, tutti si dimenticano di te e delle persone che ti stavano accanto. E Margareth ne è la prova.

Sospiro, quando sento aprire il campanello. Mi alzo dal divano, notando che si tratta di Rob.
Sorride aspettandosi sua figlia, ma quando vede solo me, il suo sorriso scompare.

"Dov'è?" Chiede posando la ventiquattro ore e la giacca sul divano.

"Di sopra, mal di testa e raffreddore."

"Okay. Per stasera puoi andare comunque, domani vorrei parlarti."

Annuisco, afferrando la mia felpa e indossandola. Dico a Rob che salgo sopra per salutare Meredith ma, una volta in camera, non la trovo. Alzo le maniche della felpa, guardando anche in bagno ma nulla. Sospiro scendendo velocemente giù e afferro la pistola e le sue pallottole.

"È fottutamente scappata dalla finestra di camera sua, porca troia."

"Cosa? Col buio? Dove è andata?" Dice Rob nel panico. "Chiamo rinforzi."

"No, lascia fare a me. La troverò."

Senza aspettare risposta, esco di casa infiltrandomi nel freddo e nel buio di Londra.

[...]

Meredith's Pov.

Questo bar puzza di alcool e fumo e le persone qua dentro sono poco raccomandabili.
Mi aggiro fino a quando non trovo il bagno, mi chiudo dentro e sospiro.

Cosa diavolo hai fatto eh?

Cosa diavolo ho fatto? E poi tutto questo per chi? Per Harry? Per qualcuno a cui non importa nulla di me? Lui ha Marg, chiunque essa sia, e non ha bisogno di me. Come sono potuta cascare nella sua stupida trappola? Mi ha affascinato con i suoi stupidi occhi verdi stupendo e il suo sorriso smagliante, per poi fare cosa? Andare con la prima che incontra.

E se la conoscesse da prima?

Beh.. non è una scusa. Mi aveva detto che gli piacevo, me l'aveva fatto capire.
Cosa ho concluso scappando?
Lui per ora sarà con lei e mio padre sarà solamente preoccupato.
Guardo l'orologio appeso alla parete, le 23:00. Sono scappata da quasi 2 ore...avrebbero già dovuto capirlo.
Il mio respiro accellera quando un uomo si avvicina, barcollando.

"Ehi.." farfuglia qualche altra parola, per poi sedersi sulla sedia vicino alla mia e crollare sul tavolo.

Mi alzo ed esco velocemente dal bar. Il freddo punge il viso, costringendomi a coprirmi col cappottino e la sciarpa. Indosso il cappellino, coprendondomi il meglio possibile.
Inizio a camminare, osservando le poche case e le poche persone che ci sono qui intorno.
Mi maledico mentalmente per aver messo solo un maglione leggero sotto il cappotto: morirò assiderata.
Arrivo in un parco nel giro di 15 minuti, penso di essermi allontanata troppo ma poco importa. A nessuno tanto importa di me.
Mi siedo su una panchina fredda, aprendo lo zainetto e prendendo il piccolo pezzo di torta che avevo preso di pomeriggio. Mastico lentamente per cercare di riempire il mio stomaco, quando sento dei rumori. Mi guardo intorno, il parco è vuoto e le uniche persone che ci saranno saranno i barboni nascosti tra le aiuole.
Inizio a tremare, quando sento toccarmi la spalla mi alzo e inizio a correre il più veloce possibile. Mi guardo indietro qualche volta, notando una specie di barbone che mi insegue mentre zoppica. Piango e urlo di paura quando, girandomi per l'ennesima volta noto che si ferma, ma io vado a sbattere contro qualcuno.
Alzo lo sguardo mentre cerco di liberarmi dalla presa dello sconosciuto, ma quando vedo chi è piango di gioia.

"Harry." Sussurro.

Mi abbraccia e sento il suo cuore battere forte contro la sua gabbia toracica.

"Styles, ci rivediamo eh." Dice l'uomo.

"Cosa vuoi ancora?" Sputa Harry, rosso di rabbia, la mascella tesa e gli occhi in due fessure.

"Voglio lei. Come ho avuto Lucy. Ricordi no? Dio, cos'era quella ragazza... il suo fisico era quello di una donna da scopare. Forte."

Harry mi stringe forte. "Mi hai rubato una delle persone più importanti della mia vita. Non lo farai di nuovo Richard Leyton."

Sussulto quando sento uno sparo, mi giro e noto l'uomo a terra.

"Che diavolo hai fatto?" Quasi urlo piangendo. "Dio Harry, no!"

Harry non parla, mi lascia sola avvicinandosi all'uomo e dopo torna.
Sento che sto svenendo. Mi manca l'aria, tutto intorno a me gira e l'unica cosa che sento è Harry che mi chiama prima di svenire.

***
Okay, una settimana che non aggiorno.
uccidetemi, vi prego.
Spero che questo capitolo possa essere di vostro gradimento. Come avete notato è tornata una persona che faceva parte della vita di Harry?

Cosa succederà adesso?

Votate e commentate per saperlo :P
Buona lettura. ❤

Al prossimo capitolo,
G xx

the bodyguard. |h.s|Where stories live. Discover now