Capitolo 4

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Sara's pov

Mi diressi verso casa, quella sensazione di conforto quando avevo le mani intrecciate con le sue era bellissima, mi passava per la testa quel momento, il suo sorriso, la sua mano che stringeva la mia come se pensasse a qualcosa, mi toccai più volte la mano che poco prima sembrava essere in paradiso, dio perché sto pensando a tutto questo? Perché penso a lei?
Arrivai a casa e come mi aspettavo, mia madre incominciò a gridare
Mamma: dove diavolo eri?' sbuffai S: mamma ero a scuola'
Mamma: di nuovo in punizione? Tutto questo deve finire hai capito? Perché non me l'hai detto?' sospirai S: perché sapevo che iniziavi a gridare, so che non sono la figlia che vuoi ma non posso cambiare okay? Poi quella vecchia strega ce l'ha con me, quindi non ho colpe' mi prese dal polso stringendolo
S: mi fai male'
Mamma: a me non parli cosi okay? Ora vai subito in camera' sfilai il polso dalla sua presa e andai in camera, mi buttai di peso sul letto, avevo bisogno di qualcuno vicino, che tenesse a me, che mi dica che va tutto bene quando tutto è una merda, volevo lei, la sua mano sulla mia che mi dava conforto, era l'unica che si interessasse almeno un pò a me, quel suo sorriso che mi faceva star bene, volevo rivederla.
Mamma: Sara, vieni a mangiare' urlò
S: non ho fame' urlai di rimando
Mamma: ho esagerato prima, ora scendi'
S: no, voglio stare sola' dopo 400 tentativi si arrese e se ne andò, passai tutto il tempo ad ascoltare la musica oppure a suonare la chitarra, era ormai mezzanotte, lasciai tutto e mi sdraiai sul letto, pensai a quella ragazza, al suo sorriso, perché mi piacesse cosi tanto? Semplice, perché faceva sorridere anche me. Poco dopo mi addormentai con un sorriso stampato in faccia.

*il mattino dopo*

Mi svegliai, mi alzai e andai a fare un doccia, mi vestì e andai al piano di sotto, trovai sul tavolo un cornetto con un biglietto
"mi dispiace per ieri, ti ho preso il cornetto perché so che ti piace, spero vada bene a scuola, ti voglio bene M."
sospirai, presi il cornetto e lo zaino e corsi a scuola, arrivai poco dopo, qualcuno mi spinse facendomi urtare la schiena al muro
"ohh ecco la nuova lesbica" cosa? "già me l'immaginavo"
S: ma cosa volete?' risero
"ohh ha parlato" mi alzai
"com'è andata con la tua ragazza?" S: ragazza? Ma di cosa parlate?' mi arrivò un pugno che mi fece cadere a terra, continuavano a dirmi di tutto, qualche volta mi arrivava qualche calcio perché volevano che ripetessi cose orrende su di me, poco dopo di fermarono grazie al suono della campanella, mi alzai dolorante e andai in classe, passarono diverse ore, l'ultima era con la prof sica
Prof sica: buongiorno ragazzi'
"buongiorno prof" poco dopo entrò una ragazza, la guardai meglio, oh no, non può essere, è francesca
Prof sica: ragazzi, lei è mia figlia' SUA FIGLIA?
F: salve' fece quel sorriso fantastico, si girò verso di me, abbassai lo sguardo e misi la mano sulla guancia sinistra per non far vedere il segno del pugno
Prof sica: Sara, qualcosa non va?'
S: n..no tutto bene' sempre con lo sguardo abbassato, non mi accorsi che l'avevo di fianco, mi prese la mano sinistra e me la tolse dalla guancia
Prof sica: cosa ti è successo?'
S: i..io, ho sbattuto prof, non è niente' annuì non convinta e iniziò la lezione, notai che Francesca certe colte mi guardava, ogni volta che incontravo il suo sguardo, abbassavo la testa, in tutta l'ora mi arrivavano biglietti con insulti o sentivo qualcuno ridere alle spalle, non resistevo più, suonò la campanella della fine delle lezioni e corsi via, andai nella classe in cui ero ormai tutti i giorni in punizione, fortunatamente era vuota, mi chiusi in me stessa e scoppiai a piangere, sentì la porta aprirsi, mi voltai, oh no, non lei, non Francesca.

Francesca's pov

Oggi sono venuta a scuola con mia madre , mi annoiavo e non sapevo cosa fare , da ieri sto pensando a Sara e infondo spero di trovarla per questo sono venuta qui con mia madre.
Siamo arrivati all ultima ora , entriamo in una classe, ci sono una 20 di persone e intravedo... Sara.
Sara? Ma che ci fa qui? Frequenta questa classe? È alunna di mia mamma?
Dopo essermi presentata a tutti vedo la faccia di Sara , ma ha un segno in faccia, le hanno fatto del male
Chi cazzo le ha messo le mani addosso? Si vede che quello è un pugno... Mia madre glielo chiede ma lei dice che non è niente. Si vede da chilometri che l hanno picchiata...
Passo il resto dell ora a guardarla , quando suona la campanella lei scappa.
Mi alzo dalla sedia per correrle dietro ma mia madre mi ferma
"Dove vai? Dobbiamo andare"
F: vai tu io devo andare
" ma dove?"
F: poi ti dico
E esco dalla classe , inizio ad entrare in ogni classe cercandola
Ma non c è... Sono sicura che è ancora a scuola
Vado nella classe dopo a questa e sento singhiozzare, piangere, apro la porta e la vedo in un banco da sola
Entro e mi avvicino a lei
F: cosa ti è successo ? Che ti hanno fatto?
S: ma nulla
Tenta di asciugarsi le lacrime tenendo lo sguardo basso io le alzo il viso con la mano
F: niente? E questo segno? Queste lacrime?
Lei non risponde
Do un pugno nel banco
F: Cazzo Sara chi ti ha picchiato?
Perché ti hanno picchiato?
Lei devia il mio sguardo
F: ma certo perché ti hanno vista con me..
S: mi hanno dato della Lesbica di merda , mi hanno preso a calci , dato pugni
Inizia a piangere come una fontana , non posso crederci che qualcuno l avesse picchiata ho una rabbia dentro..
Mi giro e butto un banco a terra
F: chi è stato?
Forza dimmi chi è stato
S: ma non lo so chi è stato , mi si sono avvicinati stamattina e mi hanno ridotto così
Mi siedo accanto a lei e le accarezzo dolcemente il viso
F: la mia piccoletta... C hai messo qualcosa?
S: no...
F: devi metterci il ghiaccio
S: dove lo prendo?
Io le sorrido e la prendo per mano
S: dove andiamo?
F: a prendere il ghiaccio
La porto in infermeria e prendo il ghiaccio dal mobiletto
E la faccio sedere sul lettino
F: ora è tardi ma possiamo ancora fare qualcosa
Lei mi sorride
F: cosa c è?
S: sei così bella
F: è perchè hai un occhio nero per questo vedi poco
S: sei davvero bella.
F: tu lo sei
Le accarezzo il viso e le do un bacio sulla fronte
Poi restiamo a guardarci negli occhi, e ci sorridiamo
" Ste lesbiche di merda"
Sento una voce da dietro la porta , la apro e trovo un ragazzino imbecille
" non ti sono bastate i pugni di stamattina"
Allora lui l ha picchiata sto stronzo
Mi parte il nervosismo
F: allora sei tu che le hai messo le mani addosso..
Mi scaravento su di lui prendendolo per le spalle e lo metto contro il muro cominciando a dargli pugni
S: Francesca Fermatiii
Sara mi si avvicina e io la allontano dolcemente, sto cretino cade a terra, io continuo a prenderlo a pugni fino a fargli uscire a sangue da tutta la faccia
S: Francesca cazzo Alzatii
Sara mi chiama , sta piangendo
Io mi alzo e mi giro verso lei
" sei solo una lesbica di merda"
Mi rigiro verso lui e gli do un calcio sui fianchi
F: Vaffanculo.
Afferro Sara per un polso e la porto fuori da questa scuola...

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Io e teWhere stories live. Discover now