Capitolo 22

1.7K 87 6
                                    

Sara's pov

Passai una notte tormentata da continue preoccupazioni e domande..e se Francesca prova ancora qualcosa per Alessandra? Mi sta mentendo? Cosa posso fare? O è tutto nella mia testa?
Erano ormai le 7.30, avevo dormito massimo 3 ore e la stanchezza si sentiva un casino. Mi alzai e mi preparati velocemente, salutai mia madre con un bacio sulla guancia e uscì di corsa da casa con lo zaino in spalla, Francesca già mi aspettava fuori..apri la porta della macchina e gli diedi un bacio sulla guancia
F: tutto qui?" sorrisi e gli stampai un bacio
F: cosi va meglio"
S: com'è and..." mi squillò il telefono
F: chi è?"
S: Anto.." sbuffò e risposi
A: ehy sara, oggi vieni a scuola vero?
S: sisi vengo, Francesca mi sta accompagnando" mi girai verso di lei che stringeva il manubrio passandosi le mani fra i capelli
S: siamo quasi arrivate"
A: mm okay, allora ci vediamo fuori scuola...ti amo" urlò l'ultima parola tanto che credo che l'abbia sentita anche francesca, finalmente arrivammo
F: amore.." mi girai verso di lei
F: ci vediamo questa sera sulla spiaggia okay? Alle 20" sorrisi
S: va bene amore" gli stampai un bacio e scesi dalla macchina
A: Saraa" mi abbracciò
S: ehy anto"
A: forza andiamo in classe, siamo in tempo" gli sorrisi e andammo in classe. Le lezioni come sempre erano noiosissime e i prof giustamente mi facevano domande quando ero fra le nuvole, ma fortunatamente c'era anto che mi aiutava facendomi evitare figure di merda. Finì anche l'ultima ora, uscì dalla scuola e mi diressi verso casa
A: sara aspettamii, ti accompagno?"
S: mmh okay" per tutta la strada camminammo a braccetto dato che lei non aveva la minima intenzione di staccarsi
S: arrivate" sorrise
A: ci vediamo domani" mi diede un bacio sulla guancia e se ne andò.
Entrai in casa e feci di tutto aspettando le 20 e finalmente quando arrivarono mi diressi in spiaggia.
Appena arrivai, di Francesca non ce n'era traccia, aspettai ben 45 minuti e iniziai ad infastidirmi, presi il telefono e cercai di chiamarla..ma prima che digitassi il numero la vidi in distanza.

Francesca's pov

La mattina vado a prendere Sara a casa e quando scende ha una faccia strana, sembra che non abbia dormito le chiedo se è tutto okay, lei risponde si e vabbè evitiamo lasciamo stare.
Le arriva una chiamata di Anto e sinceramente faccio finta di non sentire il "ti amo" che le ha detto proprio per non litigare , quando arriviamo a scuola mi saluta e io le dico che stasera staremo insieme in spiaggia lei sorride e se ne va.
C'è anto fuori che la aspetta e se la abbraccia, quella ragazza mi fa salire i nervi.
Faccio partire l'auto e torno a casa.
Apro la porta e sento dei rumori in cucina vado lì ed è Ale.
A: Ma Buongiorno
F: buongiorno a te. Cosa cucini di buono?
Viene verso me mi fa sedere.
A: ora ti metti qui e ti fai colazione per bene.
Io le sorrido
A: allora per lei signorina stamattina abbiamo: il succo a pesca, il suo preferito, un cornetto a cioccolato bianco, come lei preferisce e un cappuccino schiumoso e molto zuccherato.
F: ma è la colazione dei miei sogni.
A: ma lo so, secondo te perché mi ci sono messa d'impegno?
F: ti sei applicata proprio?
A: per la mia Piccoletta tutto.
Io sorrido e abbasso lo sguardo.
F: e tu? Non mangi?
A: nah, non mangio molto.
F: una cosa che ho sempre odiato, su vieni qui e mangiamo insieme
A: ma no dai.
La tiro e la faccio sedere sulle mie gambe e la stringo, spezzo il cornetto
F: allora? Devo pure imboccarti?
Lei ride e prende il cornetto e ridiamo insieme
Dopo aver mangiato puliamo
A: beh allora che si fa?
F: a te ti conviene iniziare a correre
A: perché?
F: perché se ti prendo..
Iniziamo a correre e la rincorro per farle il solletico
La prendo e ridiamo come le stupide mentre lei mi supplica di smetterla io la prendo sulle spalle e saltelliamo per la casa poi mi butto sul divano con lei sulle spalle, lei si alza e si siede sulle mie gambe, ci guardiamo negli occhi e ridiamo col respiro affannato un po' è per la corsa, un po' per la troppa vicinanza.
Lei mi sorride e si avvicina al mio orecchio prima mi morde il lobo e poi mi sussurra " Sembra che il tempo non sia passato" con quella sua voce così sensuale, poi mi sorride e ci guardiamo di nuovo negli occhi, devo reisterle.
F: beh.. ci guardiamo un film?
A: certo, quale?
F: lo chiedi?
A: giusto, che stupida.
F: si lo sei.
A: La vita di adele
F: ovvio.
Ridiamo e facciamo partire il film, prima eravamo distanti una dall altra poi pian piano iniziamo a avvicinarci e fare le stupide e tutto il resto, cosa da me e Ale proprio.
E beh verso la fine del film ci ritroviamo abbracciate, lei tra le mia braccia e io a stringerla, come se realmente il tempo non fosse passato, ma io non pensavo al film, non pensavo a lei, pensavo a Sara, la mia bimba.
F: ale scusami ma devi toglierti.
A: perché?
F: perché.. ehm.. perché.. beh sono quasi le due e dobbiamo cucinare
A: hai ragione, 3 ore guardando la vita di Adele mettono appetito.
F: Già.
Guardo il telefono e Sara non mi ha scritto nemmeno un messaggio allora gliene mando un paio..
Alessandra torna indietro dalla cucina e mi chiama
A: Allora? Non dovevamo cucinare?
F: hai ragione andiamo.
A: di cosa hai voglia?
F: tu vuoi la pasta?
A: no sinceramente
F: io vorrei un secondo
Apro il frigo
F: ti va se mangiamo il petto di pollo con le patatine fritte
A: yeeeeee le patatine fritte * voce da bimba*
F: scema.
A: cogliona.
F: come te. * dico con aria soddisfatta*
Prendo la pentola e mettiamo a scaldare l'olio e friggiamo le patatine, poi facciamo il pollo e iniziamo a mangiare.
F: no vabbè chi ha fatto le patatine.
A: io ovviamente
F: e ovviamente sono senza sale, brava la cretina.
A: ma stai zitta
F: ma sii
A: il sale fa male.
F: ma chissene.
Prendo il sale e lo butto sulle patatine. Dopo aver mangiato e sistemato ci guardiamo
A: e ora?
F: beh sono le tre e mezza...cosa vuoi fare?
A: è casa tua non mia. Anche se io un idea ce l'avrei
Si avvicina con aria provocante e mi stringe a sé
F: ti va di giocare a monopoli ( le dico staccandomi)
A: certo perché no.
Lo prendo e iniziamo a giocare.
A: facciamo così, chi perde deve fare una cosa che dice l'altro.
Annuisco e riprendiamo a giocare, il tempo passa molto in fretta e dopo non so quanto.. perdo...
F: no vabbè.. non valee.
A: oh si che vale.
F:bene cosa devo fare?
Mi tira vero lei, mi mette una mano dietro al collo e una attorno alla vita
F: cosa...?
A: Questo
E mi bacia, un bacio che racchiude tutto il tempo che siamo state lontane, il dolore nel lasciarci, la voglia che avevo di viverci.
Poi si stacca da me e restiamo a guardarci, non riesco a smettere di guardare il labbro che si sta mordendo, afferro il suo viso tra le mani e ci baciamo ancora.
Ferma Francesca è sbagliato... mi stacco da lei.
A: non frenarti Fra lo senti anche tu..
Sento il cellulare squillare..
F: oh cazzo sono le otto e mezza...ho fatto tardi all appuntamento con sara.
Esco velocemente di casa e arrivo in spiaggia, vedo sara che sta per andarsene via
F: Amore ( dico affannata), amore scusa, piccola perdonami.. scusa amore mio... scusami
S: ritorna dove sei stata fin'ora e fammi passare.
F: no no no no, per favore amore, fammi spiegare.
S: sentiamo.
F: ero a casa a giocare con Ale..
S: ovviamente hai preferito stare con lei che con me. Brava francesca, davvero brava.
Se ne va, io le corro dietro e la blocco.
F: amore, amore, sara dai aspetta, non fare così parliamone.
S: ma parare di cosa eh? Che stavi con lei e ti sei dimenticata di me? Preferisco andarmene guarda, non spreco il mio tempo con gente così.
F: sei proprio una bambina
S: ah si? Ma la bambina fino all altro ieri ti piaceva.
Se ne va e mi strattona
F: amore non volevo dire questo dai.
Se ne va e io mi sento crollare il mondo addosso...vado in un locale e inizio a bere, non per ubriacarmi semplicemente per dimenticare un po' e infatti quando sono parzialmente sobria torno a casa e trovo Alessandra ad aspettarmi
F: lasciami stare.
A: francesca io..
F: lasciami stare, mi hai fatto litigare con Sara.
A: scusa..
Vado in stanza e tartasso di telefonate Sara, le lascio messaggi dove si sente chiaramente che piango e poi mi risponde
F: amore ti prego, fammi parlare posso spiegarti
" saraa è quella stupida che ti vuole"
È la voce di Antonietta, sta con quella, si consola bene.
Mi metto a letto nervosamente e ascolto musica ma non riesco a calmarmi, mi avvicino alla finestra e accendo una sigaretta
D'improvviso sento la porta aprirsi e spalancarsi.
A: Mi scuso, SI MI SCUSO DI AMARTI DAL PRIMO GIORNO CHE TI HO VISTO, MI SCUSO PER NON AVERTI MAI DIMENTICATA, MI SCUSO PERCHE' TI DESIDERO ANCORA PIU' DI TUTTO.
Io vado verso lei e la bacio, non so cosa mi prende ma lo faccio, poi lei mi spinge sul letto mi sbottona i jeans ci mette la mano e spostando lo slip mi accarezza l'entrata e poi mi sussurra all'orecchio. " scommetto che lei non sa farti quello che ti faccio io"
Io mi spoglio e lei fa lo stesso e mi allarga le gambe e inizia ad entrare in me forte, sempre più forte
Poi si siede sulle mie gambe e mentre con la mano continua a entrare in me si muove sulle mie gambe e i nostri corpi nudi si scontrano, poi senza che lei si fermi le afferro il seno tra le mani e glielo stringo poi al stringo piu a me mettendole le mani dietro la schiena scendendo poi a prenderle a schiaffi il culo lei geme nelle mie orecchie, più geme più io godo.

Commentate :3

Io e teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora