PROLOGO:

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Caro Diario,
mi ricordo i giorni in cui chiedevo alla mamma se potevo andare a giocare con il nuovo bambino che si era trasferito nella casa di fronte alla nostra. Aveva tre sorelle, e lui era l'unico figlio maschio. Mi chiedevo sempre dove fosse la sua mamma, era sempre così triste, solo. Dalla finestra della mia camera, riuscivo a vedere la sua stanza, e molte volte se ne stava sul suo letto a piangere. Me ne stavo alla finestra a guardarlo finché non si addormentava. Pochi giorni dopo suo padre lo portò all'asilo dove andavo io. Nessuno dei bambini si metteva a giocare con lui, se ne stava solo, sempre con il camioncino rosso nella sua manina paffuta. Stavo giocando con le mie amichette, quando, in mente, mi venne voglia di andare da lui, e cosi feci. Mi sedetti accanto a lui, la sua espressione chiedeva cosa volessi, gli sorrisi e lui tornò a giocare con il suo camioncino. Ci rimasi male,ma non rinunciai a parlare con lui. Si chiamava Zayn, e la sua famiglia era pachistana. Io e Zayn, andando avanti nel tempo, riuscimmo a diventare migliori amici. Stavamo quasi sempre insieme. Lui era bravo a disegnare. Spesso facevamo a gara di chi disegnasse meglio, e lui vinceva sempre. Quando uno di noi due era in castigo, l'altro si arrampicava dalla finestra e stavamo insieme. Arrivati a 15 anni, Zayn iniziò a cambiare nei miei confronti. Mi chiedo spesso il perché. Lui è sempre stato la mia ancora,ed io la sua, ma da quando abbiamo iniziato le superiori era diverso, era lontano da me. Lui era due anni più grande, era stato bocciato due volte, e me lo ritrovai in classe. Era come se non mi conoscesse, non era il mio Zayn.
Mi manca il mio Zayn bambino.
Mi fa male vederlo così distante, e poi ritornare ciò che era, quando siamo soli.
Non riesco a capirlo, ma sono ben certa, che mai lo abbandonerò.

Psychotic love//Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora