Capitolo 4

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Sospirai.
Ripensavo alle parole che aveva detto Zayn questa mattina. Al suo gesto. Era cambiato molto, e questo mi preoccupava, perché, molte volte, la sera quando non avevo voglia di dormiva, sentivo sempre rumori a casa sua. Rumori di cose che si frantumano a terra, urla, e una voce era quella di suo padre. Poi saliva in camera sua, mi guardava e chiudeva immediatamente le sue tende. Mi faceva male, perché quando succedeva cosi, lui veniva da me.
"Tutto bene?" Mi chiese Milly, vedendomi in silenzio.
Mi voltai verso di lei, accenando un sorriso. Non gli avrei più raccontato nulla di me e Zayn.
"Si, sto bene grazie" gli sorrisi, mettendo la matita fra le labbra.
"Sai" disse dopo un po, interrompendo di nuovo i miei pensieri. "Ieri sera sono uscita con Zayn"
Mi bloccai. Cosa aveva fatto lei?
"Come?" Chiesi, facendo finta di non aver capito.
"Sono uscita con Zayn. Pensavo te lo avesse detto, siete migliori amici" rise.
Trattenni la voglia di urlargli contro, anzi, di urlare. Non capivo il motivo di questa mia reazione,alla fine non doveva importarmi di quello che facesse Zayn.
"Sono contenta per te." Riuscì a dire alla fine.

Alla terza ora chiesi al prof se potevo uscire. Andai a sedermi fuori, dove sostavamo per l'intervallo. Tirava un venticello abbastanza fresco. Mi strinsi a me stessa, quando mi sentì poggiare una felpa addosso.
Quel profumo.
Zayn.
Mi voltai,guardandolo. Stava fumando, come tutte le volte che lo vedevo. Guardava davanti a sé.
"Fa abbastanza freddo" buttò fuori il fumo, abbassando lo sguardo su di me "dovresti coprirti per bene, non leggermente"
Non gli risposi, abbassando lo sguardo nelle mie converse. Si sedette nel gradino sopra dov'ero io.
"Non dovresti essere in classe?" Mi domandò dopo che il silenzio iniziava a farsi pensante. Per entrambi.
"Ho mal di testa, Zayn" gli dissi stringendomi alla sua felpa.
"Ah" disse.
"Dai, adesso rientro" mi alzai, e gli porsi la sua felpa.
"Tienila, sei infreddolita"
Non rifiutai. La indossai e mi avviai in classe, lasciandolo li,solo.

"Mamma, sono a casa"
Come al solito buttai la mia tracolla sul divano, e andai in cucina. Mi bloccai vedendolo seduto al tavolo insieme a mia madre.
"Che ci fai qui?" Gli chiesi, ignorando mia madre.
"Tua madre mi ha invitato a pranzo qui" sorrise.
"Alena, perché sei cosi strana con Zayn?" Mi chiese mia madre, accarezzando la spalla di Zayn.
Guardai quella scena, e scossi la testa. Anche mia madre si ci metteva. Mi sedetti a tavola insieme a loro, e iniziai a giocherellare con il cibo. Sopirando.
"Sei strana, è da quasta mattina" sbuffò mia madre.
Mi voltai verso Zayn, e lui mi fissò, quasi scrutandomi.
"Non mi sento molto bene" mi alzai e tolsi i piatti dalla tavola, mettendoli nella lavastoviglie, dopo aver buttato i residui del pranzo. Mia madre lavorava di pomeriggio, quindi in casa ero sola, o..non proprio sola.
"Ci sei rimasta male per stamattina?" Mi domandò Zayn, di punto in bianco.
"No" risposi secca.
Si, in realtà c'ero rimasta male, ma non era solo per quello, ma anche il fatto che fosse uscito con Milly,e che fosse venuto a casa mia, in piena notte, ed aver dormito nel mio letto.
"Allora cosa ti prende?" Mi chiese, mettendosi a sedere sul divano.
Io gli davo le spalle, non gli rispondevo subito, e questo a lui dava fastidio, riuscivo a percepirlo.
Continuai a starmene di spalle a Zayn, quando mi sentì afferrare e voltare. Mi ritrovai con le spalle al muro,e il suo viso a pochi centimetri dal mio. Aveva quello sguardo di chi la sapeva lunga, di un cattivo ragazzo, ma lui non lo era.
"Quando ti parlo, voglio che tu mi guardi" mi disse quasi digrignando i denti.
"E se non voglio?" Risposi sfidandolo.
Mi guardò inclinando il capo, e sorrise spavaldo.
Si avvicinò ancora di più, il cuore mi esplodeva in petto.
"Lo vorrai" si avvicinava sempre di più.
Riuscivo a sentire il suo respiro fra le mie labbra, mi mandava su di giri. Chiusi gli occhi istintivamente, illudendomi che stava per accadere, invece scoppiò in una risata fragorosa. Aprì gli occhi di scatto, lui rideva, si prendeva gioco di me.
"Pensavi che ti stessi per baciare sul serio?" Disse ridendomi in faccia, scuotendo la testa.
Strinsi i pugni, non dovevo farmi prendere in giro da lui, e questa era già la seconda volta.
Gli tirai uno schiaffo. Lui rimase stupito dalla mia reazione. Mi afferrò le mani, bloccando i miei polsi, e con l'altra mano libera, mi costrinse a guardarlo negli occhi.
Era arrabbiato, si vedeva.
Respirai velocemente, senza staccare i miei occhi da lui.
Ecco che arrivò il bacio.
Un bacio casto.
Un bacio che sarebbe stato il nostro dilemma.
Il gioco era appena iniziato.
Se ne andò, sbattendo la porta. Portai le mani sulle mie labbra. Sentivo ancora il sapore delle sue.
Ma io non sarei mai ceduta a lui, mai avrei voluto uno che mi farebbe solo stare male.
Ma Zayn, lui mi confondeva con quei modi bruschi. Lui era come un libro pieno di misteri,ed io avevo l'opportunità di poterlo scoprire, e soprattutto, vivere.

*Nota autrice *
Ecco il 4 capitolo, preparatevi, ci saranno tanti colpi di scena adesso.
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Psychotic love//Zayn MalikTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon