Capitolo 5

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"No,Zayn" gli urlai,spingendolo.
Lui si avvicinò nuovamente, prendendomi fra le sue braccia. Mi accarezzò il viso.
"Non voglio innamorarmi di te" gli sussurrai.
Lui mi strinse ancora di più. "Lo farai" disse sicuro di sé.
Si allontanò ridendo. "Ma io non mi innamorerei di te, guardati"
Iniziò a ridere. Come per magia, ci ritrovammo a scuola, e tutti ridevano di me.
Mi svegliai di sovrassalto, guardandomi intorno.
"Ma è possibile che tutti i sogni strani li debba fare io?" Guardai l'ora, erano solo le 3:30.
Misi il cuscino sul viso "Aaah" urlai contro "Vaffanculo Zayn".
Mi riaddormentai poco dopo.

Finalmente il fine settimana era arrivato. Amavo il sabato mattina, mia madre stava fuori per lavoro tutto il giorno ed io potevo starmene a letto tutto il tempo che volevo. Mi svegliai verso le 10:30. Mi strofinai gli occhi e vidi Zayn. Pensai che stessi ancora domendo, ma poi mi accorsi che era li sul serio.
"Zayn?!" Dissi esasperata.
Ultimamente era sempre fra i piedi.
"Vestiti" mi tirò addosso i miei jeans e una t-shirt a caso.
"Ma sei matto?" Mi alzai dal letto "Chi sei per darmi ordini?"
Si avvicinò, di nuovo. "Se non ti vesti tu, lo faccio io"
Spalancai gli occhi, e lui rise vittorioso a vedere quella mia espressione. Uscì dalla mia camera chiudendo la porta. Gli feci una smorfia, e poi mi vestì, sbuffando.
Lo raggiunsi in salotto, era all'impiedi, con le mani in tasca.
"Perché mi sono dovuta vestire? Cioè, cosa vuoi Zayn?" Gli chiesi, guardandolo.
"Ti porto con me oggi" mi disse prendendo le chiavi della macchina che aveva posato sul mobiletto.
"E perché dovrei venire?"
"Smettila di fare domande, e vieni" disse avvicinandosi.
"Ma.." non mi fece parlare, andò ai fatti.
Mi prese sulle spalle, portandomi in macchina. Mi venne da ridere, era una cosa buffa.
Mi allacciò la cintura. Quando alzò il viso, me lo ritrovai a pochi centimetri dal mio. Amavo i suoi occhi, erano un castano che tendeva al verde.
Si allontanò, chiudendo la portiera, e salendo sul lato del guidatore.
Mise in moto, e partimmo. Non gli chiesi dove stessimo andando, avremmo finito per litigare.
Oggi sembrava di buon umore, ogni tanto il suo sguardo si posava su di me.
Oh Zayn, cosa darei per capire cosa ti succede..

Arrivammo in una piccola campagna. Mi guardai intorno, ed era la nostra campagna, quella dove i suoi genitori ci portavano quando eravamo piccoli. Lo guardai sorridendo, e iniziai a camminare per vedere se c'era ancora la nostra altalena.
"Zayn, vieni" lo chiamai.
Mi sedetti sulla l'altalena, e ancora c'era il mio nome inciso.
Zayn era davanti a me, con la sigaretta fra le dita. "Non ti spingo" mi disse, facendo un tiro, e poi buttando fuori il fumo.
"Siediti" gli sorrisi dolcemente.
Lui senza protestare, si sedette e iniziò a darsi piccole spinte.
"Mi mancava venire qui" chiudi gli occhi iniziando a spingermi pure io.
Il silenzio si fece parte tra noi. Amavo quel fresco che c'era in quella campagna. Eravamo soli, io e lui, come i vecchi tempi.
Dopo un po, mi voltai verso di lui, e notai che mi fissava.
"Perché mi fissi?" Gli domandai, fermando la mia altalena.
"Cosi." Alzò lo sguardo verso il cielo "Mi sono venuti in mente i ricordi di quando eravamo piccoli" sorrise.
Sorrisi anch'io. Stavamo pensando alla stessa cosa.
Si alzò, porgendomi la mano. "Andiamo dentro"
L'afferrai, e lui la strinse. Camminammo mano nella mano fino alla casa.
Prese le chiavi, e aprì. Entrai prima di lui. Chiuse la porta, e mi voltai a guardarlo.
"Che facciamo ora? Cioè,perché siamo venuti?" Lo guardai.
"Ne avevo voglia" mi disse per poi andarsi a sedere sul divano vicino al camino. Lo raggiunsi, e mi sedetti anch'io accanto a lui.
Mi prese fra le braccia, inaspettatamente.
"Zayn.."
"Sta zitta" mi strinse.
Mi appoggiai al suo petto. Ma perché stava facendo cosi?
Magari stava cambiando, aveva capito che mi faceva solo del male in quel modo. Mi addormentai, senza rendermene conto.

Al mio risveglio, mi trovai distesa, con la coperta di Zayn. Mi misi a sedere, guardandomi intorno per cercare Zayn. Non era in salotto.
Mi diressi verso la cucina, ed era li che aveva preparato il pranzo.
Lui si accorse della mia presenza. "Hai il sonno facile" ridacchiò.
"E che..aspetta, ma che ore sono?" Chiesi pensando a mia madre. Lei non sapeva nulla.
"L'ho detto io a tua madre che eri con me" mi disse. Era come se mi avesse letto nella mente. "Sono le 3 comunque"
Mi iniziai a mordere le unghie. Lui si alzò, avvicinandosi. Lo guardai.
"Non morderti le unghie" disse togliendo le mie dita dalle labbra.
Con il pollice mi accarezzò il labbro inferiore. Iniziò a baciarmi, stringendomi con una mano, la vita, e l'altra l'aveva messa fra i miei capelli.
"No, Zayn.." dissi fra le sue labbra, continuando a baciarlo.
Mi fece andare contro il muro,stringendo il suo corpo di più col mio. Poi mi prese in braccio, portandomi in quella che consideravamo la <<"nostra camera matrimoniale">>. Si, perché Zayn diceva sempre che mi avrebbe sposata. Eravamo solo bambini, adesso è tutto diverso.
Mi sdraiò sul letto, e lui si sdraiò su di me. Allacciai le gambe alla sua vita. Ero consapevole di quello che stavo facendo, ma allo stesso tempo non volevo.
Si staccò un attimo per guardarmi. Mi accarezzò i capelli, e riprese a baciarmi. Senza rendermi più conto della situazione,mi lasciai andare.
"È la tua prima volta, lo so" mi sussurrò, stringendomi mentre si muoveva dolcemente.
Respirai.
Strinse le mie mani, mettendole sopra mia testa.
Non riuscì a dire nulla.
Stavo sbagliando?
Stavo facendo la cosa giusta?
Avevo bisogno di una risposta.
Zayn si addormentò. Mi alzai andando in bagno, mi guardai allo specchio, iniziai a piangere.
La sera tornammo a casa, e Zayn mi salutò baciandomi.
Mia madre non era ancora tornata, andai a farmi una doccia calda per rilassarmi. Ne avevo bisogno.

Erano passati già 3 giorni, da quel sabato. Zayn non si era visto, ed ero preoccupata per lui.
Andai a scuola, e lo trovai li. Sorrisi, avvicinandomi. Era insieme ai suoi amici.
"Hey" dissi a Zayn.
Tutti mi guardarono, tranne lui.
"Zayn?" Lo richiamai.
"Cosa vuoi?" Mi rispose secco.
Adesso che gli prendeva?
"Non ti ho più visto, mi chiedevo come mai" non mi importava dei suoi amici che ridessero di me, volevo solo capire.
Scese dal muretto, avvicinandosi "Non sei nulla per me, hai capito?"
Quella sua freddezza mi fece cadere il mondo a pezzi.
"Ah.." Riuscì a dire solo questo.
Mi allontanai seguita dalle risate delle persone presenti li, in quel momento.
Lo odio, non avrei dovuto stare con lui quella volta.
Mi odio.

*Nota autrice*
Ecco qui, cosa ne pensate? Non disperate, nel prossimo capitolo ci sarà di più.
Un bacio.

Andare a leggere la Fanfiction "Rivali" sempre su Zayn.
È stupenda ❤

Psychotic love//Zayn MalikWhere stories live. Discover now