Capitolo 1

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Mi chiedo spesso come abbia fatto a diventare così importante e indispensabile per me. Odio vederlo star male, odio quando cerco di aiutarlo e lui mi respinge. Non capisce che io sono qui per lui.
Non capisce che in tutti questi anni è diventato metà della mia vita.
Da quando siamo entrati alle superiori il suo comportamento è cambiato. I primi giorni era sempre insieme a me, non mi lasciava un attimo, ma poi, un giorno, ha iniziato a trattarmi male, urlarmi contro davanti a tutti. Ero rimasta pietrificata davanti a tale comportamento.
Sospirai al ricordo, quasi vidi la scena ripetersi.
Chiusi i libri, non riuscivo a studiare. Mi trovavo in camera mia, accesi la radio per scacciare via quei pensieri, per cacciare via lui.
Mi misi accanto alla finestra, ed ecco che davanti alla mia visuale, c'era la sua camera. Rimasi a guardare, però poi apparve lui. Era a petto nudo, il suo corpo era pieno di tatuaggi, aveva la sigaretta fra le labbra, come sempre. Lo guardai, lui si sedette sul davanzale della finestra, e si voltò verso di me. Prese la sigaretta fra le dita, mi sorrise salutandomi.
Ricambiai il sorriso e tornai dentro.
Lui era strano, troppo strano.

Il mattino dopo fu un trauma alzarmi, ecco che la giornata sarebbe stata come quella di ogni giorno.
"Alena"sentì mia madre chiamarmi.
Infilai le mie corverse, e scesi giù
"Eccomi" mi annunciai prendendo il tost che c'era sul tavolo, nel mio piatto.
Mia madre non era in cucina,quindi immaginai che fosse in salotto ad aspettarmi. Andai e mi bloccai con il tost a mezz'aria quando vidi Zayn che aspettava davanti alla porta.
"E tu qui che ci fai?" gli chiesi con un tono che nemmeno io immaginavo di assumere.
Lui mi guardò, esitando prima di rispondermi, ma mia madre lo precedette.
"Oggi vi accompagno io"
La guardai e poi guardai Zayn, che alzò le spallucce.
Scossi la testa e andai a prendere il mio zaino in camera.
Sistemai i libri all'interno, silenziosamente. Mi sentì afferrare i fianchi. Le sue mani.
Zayn.
Mi voltai verso di lui,allontanandolo.
"Che ti serve,Zayn?"
"Nulla"
Mi guardò, e poi andò via senza più dire una parola.
Durante il tragitto verso scuola nessuno parlò.
Mia madre considerava Zayn come il figlio maschio che desiderava, infatti gli diceva sempre che poteva stare da noi quanto voleva. Pensava che fra me e Zayn fosse tutto come quando eravamo bambini, ma se solo sapesse cosa succede fra noi.
"Tornate a piedi? Zayn ti va di pranzare da noi?"
Lo guardai dallo specchietto, e lui fece lo stesso.
"No, la ringrazio. Sarà per un'altra volta" rispose prendendo il suo zaino sulle spalle.
"D'accordo tesoro" gli sorrise mia madre.
"Ciao Mamma" Aprì la portiera e scesi.
Io e Zayn ci diressimo verso il cancello, in silenzio.
Poi ognuno per la sua strada.
L'ultimo sguardo.
E cosi diamo inizio alla giornata.
Quando arrivai in classe, andai subito a sedermi accanto alla mia compagna di banco, Milly.
"Buongiorno tesoro" mi sorrise, abbracciandomi.
Lei sapeva ogni singola cosa di me, ed era l'unica che mi capiva, e soprattutto, che mi aiutava. La strinsi e gli diedi un bacio in guancia.
Iniziò la lezione. Non avevo voglia di ascoltare quella mattina, avevo altro per la testa.
"Pensi a Zayn?" mi chiese ad un tratto Milly.
La guardai. "Si" risposi infine, sospirando.
Iniziai a raccontare a Milly ciò che era successo con Zayn, quasi il professore ci buttava fuori.
"Stagli lontano" mi disse.
Zayn era cambiato da quando aveva iniziato a uscire spesso la sera con dei ragazzi che erano come lui. Non volevo che si mettesse nei guai.
Rivoglio il mio Zayn.

Psychotic love//Zayn MalikWhere stories live. Discover now