Capitolo 10

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Mi svegliai passando la mano sul lato del letto in cui doveva esserci Zayn. Quando non sentì la sua pelle sotto il mio tocco mi resi conto che non era qui.
Mi misi a sedere, strofinando gli occhi. Dopo essermi resa conto di ciò che era successo, mi morsi il labbro, sorridendo. Il modo in cui Zayn mi stringeva, come mi accarezzava, riuscivo a capire che questa volta era diverso per entrambi.
Mi alzai e feci una doccia. Il suo profumo rimase sulla mia pelle, come se fosse indelebile. Andai verso la finestra, sperando che lui fosse in camera sua. Lo vidi che guardava la sua mano.
"Zayn?" Lo chiamai quasi urlando.
Lui mi vide, ma non si avvicinò. Ci rimasi male.
Lo immaginavo, lui non cambierà mai.
Sbuffai, tornando dentro.
"Vaffanculo,Vaffanculo, Vaffanculo" dissi ad alta voce trattenendo le lacrime.
Mia madre in queste settimane era fuori città per lavoro, e parecchie volte restavo sola a casa.
Stavo preparando la cena, quando il mio cellule squillò. Lo presi senza badare a vedere il nome.
"Pronto?" Dissi leccandomi le dita.
"Sono Clara, mi dispiace per quello che è successo con Marco, io non ne sapevo nulla" disse allarmata.
"Tranquilla" dissi mettendo la torta nel forno. "Non presentarmi più i tuoi cugini" risi.
Lei scoppiò a ridere anche.
"Ho fatto l'amore con Zayn" dissi sospirando.
Dall'altro capo sentì un bicchiere rompersi.
"Tu cosa?" Urlò Clara.
"Si, è stato diverso" mi passai la mano fra i capelli. "Non so come spiegarti"
"Sei sicura? "
"Sisi"
Restai un'altro po a parlare con Clara, e poi tolsi la torta dal forno, e preparai la vera e propria cena.
Verso le 23:30 andai a dormire.

Continuavo a voltarmi sul letto, piena di sudore. Un incubo.
Non riuscivo a capire di cosa si trattasse, ma sembrava tutto cosi strano. Sembrava tutto cosi vero.
Mi svegliai di botto,mettendomi a sedere sul letto. Cercai di regolarizzare il respiro. Sentivo la gola secca. Andai a prendermi un bicchiere d'acqua, cercando di calmarmi, era solo un brutto sogno.
"Sapevo che saresti scesa" sussultai, facendo cadere il bicchiere per terra.
"Tua madre è fuori" proseguì "Lo so, non c'è la sua auto, e tu non puoi inventarmi balle"
Mi voltai, e Zayn aveva la camicia sbottonata. Si avvicinò a me, deglutì.
"Zayn" la mia voce era diventata un sussurro. "Cosa ci fai qui?"
Continuò ad avvicinarsi a me, senza dire una parola. Mi faceva paura. Indietreggiai.
Quando fu quasi vicino a me, dalla poca luce che filtrava dalla finestra,potei notare il suo viso rigato dalle lacrime.
"Oh, Zayn.." mi avvicinai con decisione.
Si tuffò nelle mie braccia, e riprese a piangere.
Odorava di fumo e alcool. Accarezzai i suoi capelli. Erano morbidi e lisci. Lui mi strinse di più a sé.
Andammo a sederci sul divano, e aspettai che si calmasse. Continuai a tenerlo fra le mie braccia.
"Mio padre è uscito dal carcere" disse improvvisamente.
Sentì il suo corpo irrigidirsi, non dissi nulla, lo lasciai parlare.
"È tornato a minacciare mia madre ed io non posso permettermi che lui faccia del male a lei o alle mie sorelle" strinse i pugni.
Notai le sue nocche piene di graffi. La presi fra le mie, accarezzandogliela. Lui mi guardò.
"Non sei solo, io sono con te" dissi guardandolo negli occhi "Non devi farti del male tu, non ne hai motivo" gli accarezzai la guancia.
Si avvicinò alle mie labbra, iniziando a baciarmi dolcemente. Le mie mani finirobi entrambe sul suo viso.
Con un braccio, afferrandomi per la vita, mi mise su di sé. Mi baciò il collo, non mi ritrassi, gli feci spazio. Accarezzai il suo torace, mentre le sue mani andarono a posarsi sui miei fianchi.
Iniziò a muovermi, cercando di far entrare in contatto le nostre intimità.
D'istinto gli sbottonai i jeans, facendoli scivolare. Rimase in boxer.
"Zayn io.." respirai fra le sue labbra.
"Non riesco a capire perché penso sempre a te" mi sussurrò spostando i miei ricci dietro le spalle.
Sorrisi iniziando a baciarlo. Riprese a muovermi sopra la sua intimità. Iniziò lentamente,per poi aumentare di volta in volta.
"Fermati.." lo supplicai.
Ma lui mi zittì baciandomi. Sentì la stoffa dei miei slip inumidirsi. Mi morsi il labbro, e dopo un po raggiunsi il culmine.
Zayn mi raggiunse poco dopo. Non eravamo nudi, eppure era stato cosi bello, dolce.
Lui mi sorrise, accarezzandomi i capelli.
I nostri addomi facevano su e giù velocemente. Gli diedi un bacio.

Zayn's pov.

Eravamo sul suo letto. Se ne stava fra le mie braccia. Le accarezzavo i capelli. Si voltò verso di me.
"Non farai cavolate, vero?" Mi disse con un tono quasi supplicatorio.
La fissai per un attimo.
"No" risposi "non lo so.."
"Zayn lui è pericoloso" disse alzandosi, ma la risdraiai, mettendomi su di lei.
"Non aver paura per me, piccola" sorrisi dandogli piccoli baci sulle labbra.
"Invece mi preoccupo" riuscì a togliersi, e si sedette, dandomi le spalle.
"Mi ricordo come ti picchiava quando eri piccolo..e.." capì che gli si mozzarono le parole in gola "..come abusava di te"
Solo al ricordo, mi venne da vomitare. Come poteva un padre fare questo al proprio figlio?
Notai Alena che aveva iniziato a piangere. Mi avvicinai,stringendola a me.
"Non pensarci.." gli sussurrai.
Lei annuì, rimettendosi fra le mie braccia.
"Resta con me" mi sussurrò, nascondendosi fra l'incavo del mio collo. Accarezzai la sua schiena, baciandole la fronte.
Dopo poco, entrambi ci addormentammo.

La mattina seguente, quando mi svegliai erano già le 10:00.
Mi guardai intorno e poi mi accorsi che un braccio stringeva la mia vita. Mi voltai e notai Alena che ancora dormiva. Spostai il suo braccio lentamente, facendo attenzione a non svegliarla. Mi alzai e andai a vestirmi. Gli lasciai la colazione sul tavolo e un biglietto.
Andai a casa, mi feci la doccia.
"Buongiorno tesoro" mi disse mia madre, che si trovava in cucina.
"Ciao Mamma" mi avvicinai lasciandole un bacio sulla guancia. "Ti ha chiamata?" Gli domandai.
"Si.." sospirò guardandomi.
Leggevo la paura nei suoi occhi. La abbracciai forte.
Odiavo questa situazione. Ma ne saremmo usciti presto, al costo di finire nei guai.
Uscì nuovamente, andano a casa di Walter e aggiornarlo della situazione.
"Dovremmo agire subito" propose lui alzandosi.
"No, lasciamo che sia lui a fare il primo passo" protestai, fumando la mia sigaretta.
Walter mi guardò, per poi annuire.
"Sta attento Zayn" mi disse dopo essersi seduto.
"Sta tranquillo" risposi.
In mente mi ritornarono le parole di Alena. Sorrisi al pensiero della notte che avevo passato con lei.
Però poi pensai che con me era in pericolo.
Da una parte volevo allontanarla, dall'altra volevo che stesse con me.

*Nota autrice *
Volevo ringraziarvi ancora per seguire la mia ff,non sapete quanto io ci tenga.
Ancora un grande.
Ps leggete la mia ff su Liam "Stanza 205"
Un bacio

Psychotic love//Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora