Capitolo 12

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Il mattino dopo, quando mi alzai, Alena stava ancora dormendo. Le sue gote erano arrossate per il pianto della sera precedente.
Accarezzai i suoi capelli.
"Piccola.." sussurrai baciandola dolcemente.
Lei aprì gli occhi, sbattendo le palpebre, ed io la guardai sorridendo.
"Buongiorno" disse con la voce piena di sonno.
La baciai.
Non mi sarei mai aspettato di essere cosi con una ragazza. Beh, Alena è sempre stata più di una semplice amica per me.
"Facciamo colazione?" Proposi mettendo una ciocca dei suoi capelli dietro l'orecchio.
Lei annuì.
Andammo a fare colazione. Ripensai a quello che mi disse la sera prima. Con quale coraggio mio padre si era presentato qui?
Strinsi i pugni.
"Che succede?" Mi chiese Alena.
Senza pensarci, buttai tutto per terra e tirai un pugno al tavolo.
"Zayn" urlò lei alzandosi.
"Scusami" la guardai.
"Sei impazzito?"
In quel momento avevo solo la rabbia addosso.
"Non parlarmi cosi" sbottai alzandomi.
"Vattene" mi urlò contro.
La presi bloccandola al muro.
"Lasciami" cercò di divincolarsi.
"Vaffanculo" gli urlai contro, lasciandola.
Presi il cappotto e andai via.
Fu istintivo il mio comportamento, in mente mi era ritornato tutto il male che mio padre aveva fatto a me e alla mia famiglia.

Alena pov.

"Vaffanculo" urlò andandosene via.
Mi lasciò sbalordita. Non mi aspettavo che potesse essere cosi violento.
Era diventato nervoso di colpo.
Abbassai lo sguardo sulla colazione che aveva gettato per terra, e i pezzi di vetro della sua tazza.
Pulì il tutto, trattenendo le lacrime.
Stavo pensando a tutto questo.
Ora che avevo avuto Zayn,iniziavo a chiedermi se era quello che alla fine volevo sul serio.
Per anni ho sopportato le sue paranoie, restandogli accanto, ma lui si è sempre comportato da persona lunatica con me.
Non credo di voler continuare a star male.

Erano le tre del pomeriggio quando sentì il campanello suonare.
Andai ad aprire e davanti a me c'era Zayn.
"Posso entrare?" Mi chiese.
Mi spostai e lui entrò
"Io.."
"Zayn ho bisogno di una pausa" dissi non riuscendo a guardare i suoi occhi.
"Cosa?" La sua voce era quasi un sussurro.
"Hai capito. Ho bisogno di una pausa, non riesco più a sopportare questo tuo sbalzo d'umore"
Lui non disse nulla.
"Mi tratti male, sono stanca di soffrire per te"
"Dimmi che stai scherzando"
"No, non sto scherzando"
Lo guardai.
Stringeva i pugni, le sue nocche erano ingiallite.
"Era tutta una bugia" urlò.
"No"
"Invece si" sbottò
"Ti ho sempre amato"
"Bugiarda, se tu mi amavi non mi avresti lasciato"
Mi guardò avvicinandosi.
"Non è mai iniziato nulla fra di noi" dissi acida.
Mi tirò uno schiaffo.
Rimasi senza parole. Le lacrime rigavano il mio viso.
Non poteva averlo fatto sul serio.

I giorni passavano, e Zayn non era più lo stesso. Era aggressivo con tutti. Si era isolato.
Una sera lo sentì urlare perfino contro sua madre.
Lui era come suo padre.
Avevo conosciuto un ragazzo, si chiamava Logan. Era stato gentile fin dal primo giorno in cui ci siamo incontrati.
Dovevo uscire con lui, lo stavo aspettando davanti alla porta, quando incrociai lo sguardo di Zayn.
"Hei Alena" Logan era arrivato e mi lasciò un bacio in guancia.
Zayn si avvicinò.
"Quindi ora mi hai sostituito?" Urlò contro di me.
"Che ti prende amico?" Intervenne Logan.
"Tu fatti gli affari tuoi" disse Zayn.
"Zayn smettila"
"Fortuna eri innamorata di me" rise "sei una bugiarda"
" Tu sei come tuo padre"
Spalancò gli occhi.
"Cosa hai detto?"
"Che sei come tuo padre" sbottai nuovamente.
Mi tirò uno schiaffo.
Logan si mise fra di noi, e spintonò Zayn.
Lo stesso fece lui.
"Vattene via" urlai contro di lui, spingendolo.
Stavo piangendo.
Ed era colpa sua, come sempre.

Zayn's pov.

Rientrai in casa.
Ma cosa stavo facendo?
Chi ero diventato?
In una settimana era uscito il peggio di me.
Avevo una brutta sensazione, e questo mi portava ad essere violento.
Sentì dei piatti rompersi di sotto, magari era stata mia madre a farli cadere.
Si sentirono pure dei tonfi.
Decisi di scendere e vedere cosa stesse succedendo.
Vidi mio padre che stava picchiando mia madre. Dentro si me esplose il fuoco.
Lo presi e iniziai a riempirlo di pugni.
"Zayn basta" urlava mia madre fra le lacrime.
"Zayn" urlò.
Non riuscivo a trattenere il controllo. Lo uccisi.
La porta si spalancò. Entrarono due poliziotti che mi presero e mi spinsero contro il muro.
Mi portarono via.
Mia madre piangeva.
"Scusa mamma" sussurrai.
Una volta fuori, tutti i nostri vicini di casa erano fuori per vedere cosa stesse succedendo.
Quando mi voltai, incontrai gli occhi di Alena per l'ultima volta.
Lei mi aveva distrutto.
Tutti mi avevavo distrutto, e adesso ne stavo pagando le conseguenze.

*Nota autrice*
Ecco l'ultimo capitolo. Molto confusionale? Secondo voi?
Capirete tutto nel sequel.
Vi è piaciuta la storia? Spero di si.
Presto inizierò a scrivere il sequel.
Pronte a sapere cosa succederà nella nuova vita di Zayn senza Alena?
Leggete la mia nuova ff su Liam Payne- Stanza 205.
Un bacio ❤

Psychotic love//Zayn MalikWhere stories live. Discover now