Capitolo 2.

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La mattina dopo Harry e i suoi amici si avviavano curiosi verso la lezione del nuovo professore, e no, non erano diretti verso l'aula di difesa contro le arti oscure ma in quella di pozioni. Silente a fine cena aveva annunciato che Piton aveva finalmente ottenuto il posto tanto ambito, un bene pensò Harry, unicamente per il fatto che se la maledizione alla cattedra alla materia fosse reale si sarebbe finalmente liberato di Piton il prossimo anno, forse era una cosa tremenda da pensare se non fosse che Harry era estremamente certo che il professore attentasse alla sua vita.

Dunque il professore Lumacorno era il professore di pozioni, Harry si sbagliò ancora pensando che non avesse partecipato alle sue lezioni dato che Piton non gli aveva dato i G.U.F.O sufficienti per passare, ma quelli che aveva al nuovo professore bastavano. Hermione e Ron sapevano di dover partire abbastanza prevenuti con il nuovo insegnate dato che Harry aveva raccontato loro tutto ciò che fin ora era riuscito a capire da quel tipo dal loro primo incontro e dalla riunione con Ginny e gli altri sull'Hogwarts Express. Hermione sperava però di entrare nelle sue grazie dato che, come ormai era risaputo Lumacorno amava circondarsi dagli alunni migliori del suo corso, e se lei ci fosse riuscita sarebbe stata una gran dimostrazione in più del suo valore. Ron e Harry invece si limitarono a sperare che non avrebbero raccolto solo disfatte nella materia come negli anni passati, infondo erano sollevati di non avere Piton con il fiato sul collo mentre cercavano di eseguire passaggi estremamente delicati per una non esplosione del calderone e perchè no, di tutta la classe.

Harry inoltre durante il lungo tragitto per la classe di pozioni raccontò cosa udì nell'hogwarts express stando ben attento ad eventuali orecchie impiccione.

«Ma è chiaro che si fa bello davanti alla Parkinson, no?» commentò Ron dopo aver ascoltato nervoso tutto il racconto di Harry.

Harry avrebbe voluto buttar giù qualche battuta sul dubbio dei gusti di Malfoy ma quelli gli morirono in gola ripensando all'eventualità di doversi spiegare.

« Bé » fece Hermione interrompendo il corso dei pensieri di Harry «non so...sarebbe da Malfoy fingersi più importante di quello che è...ma è una bugia bella grossa..»

«Ecco» tossicchiò Harry tentando di rischiarirsi la gola «Appunto» non aggiunse altro dato che varcarono la porta dell'aula appena in tempo per l'inizio della lezione.

Lumacorno si trovava al centro dell'aula, con un sorriso che andava da un'orecchio all'altro e le mani poggiate sul grasso pancione in attesa che tutti prendessero posto. L'aula non sembrava molto differente rispetto a quando era Piton ad utilizzarla, sempre gli stessi calderoni ribollenti e fumanti, sempre i stessi banchi consumati, l'unica differenza sembrava nell'aria che sembrava meno pesante e tesa.

«Bene ragazzi, fuori le bilance e gli ingredienti e non dimenticate la vostra copia di pozioni avanzate»

«Signore» disse Harry alzando la mano. «Io non ho il libri nè la bilancia ne niente...e Nemmeno Ron..sa..» Ma Harry fu interrotto da Lumacorno che scuoteva la mano davanti a se.

«Oh sisi,la professoressa McGranitt mi ha detto tutto, non preoccuparti ragazzo mio, per oggi potrete usare gli ingredienti in dispensa e prendere uno dei vecchi libri che teniamo in riserva finché non avrete comprato il vostro al Ghiririgoro» disse e con la mano che stava scuotendo poco prima indicò loro lo scaffale impolverato infondo all'aula.

Harry e Ron andarono immediatamente a prendere il necessario passando tra i tavoli dei compagni, quando passarono di fianco a quello di Malfoy quest'ultimo rivolse un ghigno divertito ma pieno di disprezzo ad Harry sbuffando poi sonoramente, il destinatario che non si lasciò intimorire e che preso da un'lampo di pazzia o furbizia si fermò proprio davanti alla sua figura, portò sorridente due dita sulle proprie labbra e poi le staccò indicando con le stesse un gesto circolare tutta la classe, il messaggio era chiaro "provocami e quello che hai fatto lo sapranno tutti in men che non si dica, non vorrai che tuo padre lo venga a sapere vero?", Draco che pareva aver ricevuto a pieno il messaggio sbiancò, poi ripreso quasi immediatamente rivolse tutta la sua attenzione a Ron «Rosso Malpelo, vedo che non ti sei tolto il vizio di scroccare roba di seconda mano agli altri» sputò cambiando colore velocemente, dal bianco latte al rosso acceso di rabbia, non si sentì meglio neppure dopo aver udito i suoi tirapiedi sghignazzare alla sua battuta e provocarne di altre. Ron del suo canto sembrava talmente abituato che ne sembrava indifferente, anche se non lo era affatto e ciò si notava dalla punta delle sue orecchie diventate rosso vivo come il viso di Malfoy.

Amortentia. - Italian Drarry Fanfiction.Where stories live. Discover now